Il rinascimento. Il Cinquecento. Il secolo d’oro di Vicenza. Il secolo della fioritura della città, diventata culla privilegiata d’Europa nella produzione e commercializzazione della seta e capitale della cultura e dell’arte.
“La fabbrica del Rinascimento” spalanca le porte della Basilica. Delle grandi mostre.
Dopo “Ritratto di donna”, bruscamente interrotta causa covid, da dicembre 2021 ad aprile 2022, approderà in città la mostra che parlerà di Vicenza, del suo periodo d’oro, il periodo che ha dato i natali a tanti giovani artisti, primo fra tutti Andrea Palladio, e che ha portato il nome di Vicenza in tutto il mondo.
90 opere provenienti da tutto il mondo. Un viaggio affascinante tra dipinti, disegni e sculture, ripercorrendo i momenti della nascita dell’opera.
Una mostra itinerante, che uscirà dal cuore della città, per condurre gli spettatori tra le opere più belle di questi artisti. Tra i meravigliosi soffitti di Palazzo Thiene, opera di Alessandro Vittoria; la magnifica Cena di Paolo Veronese nel santuario di Monte Berico o la sua Adorazione dei Magi nella chiesa di Santa Corona; la cappella Valmarana nella cripta di Santa Corona, un gioiello nascosto di Palladio; e naturalmente il Teatro Olimpico e gli altri palazzi cittadini.
“La fabbrica del rinascimento” è la mostra della città. La mostra che racconta il suo momento migliore, per far rinascere Vicenza, ferita dal covid, traghettandola alla candidatura a capitale della cultura nel 2024.
Una mostra che nasce dalla convenzione rinnovata tra comune, Cisa Palladio e Fondazione Teatro Comunale.
Il rinascimento farà così rivivere la città. Fondamentale il dialogo tra amministrazione, turismo e commercio. Il comune ha aperto così anche un bando per la ricerca di sponsor. Oltre 1 milione di euro il costo della mostra.
nr. 29 anno XXVI del 18 luglio 2021