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Il sentimento della vigilia è stato confermato: alla chiusura di questa edizione post-pandemia di VicenzaOro Settembre i dati dicono che il giro d'affari scambiato in fiera è tornato sui livelli che si erano registrati nel 2019, quando si stava apprezzando la ripresa dopo l'onda lunga della crisi economica.
Le difficoltà non sono state poche: a cominciare dal fatto che certo a Vicenza sono arrivati i compratori dall'Europa, in parte quelli degli Stati uniti e certo dalla Russia e dai paesi del Medio Oriente. Sono invece mancati, ma si sapeva dall'inizio, Cina, India, Hong Kong e Thailandia che sono fra i maggiori estimatori del made in Italy.
Malgrado tutto, però, gli oltre 800 espositori di gioielli, orologi e macchinari per l'oreficeria escono da questo appuntamento con un carnet di vendite e ordini di tutto rispetto e che fanno già ben sperare per l'edizione del prossimo gennaio.
Nel frattempo la Fiera è già pronta ad accompagnare il sistema paese verso un importante appuntamento all'estero che si terrà dal 22 al 24 febbraio prossimi a Dubai. Si tratta in pratica di una porta aperta su un mercato da 4 miliardi di consumatori del far est ma che si trovano a solo sette ore di volo da Dubai: si tratta di Nord Africa, Medio Oriente, India e Russia.
nr. 34 anno XXVI del 18 settembre 2021