Agli sportelli dedicati al lavoro domestico è un via vai di persone, e i telefoni non smettono di squillare. L'obbligo del green pass, che dal 15 ottobre verrà esteso anche ai luoghi di lavoro, ha messo in allarme colf e badanti e anche le famiglie che usufruiscono di questi servizi. La preoccupazione maggiore è che se la badante dovesse decidere di non vaccinarsi, l'anziano potrebbe ritrovarsi improvvisamente da solo.
«Sicuramente siamo in una situazione di allerta – ha detto Georgia Nicolini, Responsabile dell'ufficio Lavoro domestico della Cisl di Vicenza -. Dopo la notizia dell'entrata in vigore del nuovo decreto, le famiglie hanno iniziato a chiedere informazioni in merito. Il loro timore è di ritrovarsi, all'improvviso, senza assistente familiare. Sappiamo bene che sarebbe un problema».
Sono già numerosi i casi di badanti che hanno detto di non voler ricevere la dose di siero anti covid.
«L'alternativa al vaccino è il tampone, che a questo punto è necessario per garantire la sicurezza dell'anziano - le parole di Grazia De Marinis, della Fisascats Cisl Vicenza -. Stiamo parlando di persone fragili che vanno protette e tutelate in ogni modo possibile».
Spetterà alle famiglie il controllo del passaporto verde.
nr. 35 anno XXVI del 25 settembre 2021