NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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L’intelligenza artificiale
per dare la caccia ai tumori

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L’intelligenza artificiale<br>
per dare la caccia

Il reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza avrà ora a disposizione un “occhio elettronico” in aiuto agli occhi e alla professionalità dei Medici che eseguiranno le colonscopie, facilitando così le diagnosi e la prevenzione dei tumori del colon. Grazie alla generosità della Fondazione San Bortolo, infatti, sono stati acquisiti due moduli di intelligenza artificiale CAD-EYE della Fujifilm già installati nelle due sale endoscopiche.

L’intelligenza artificiale permetterà di supportare i medici durante l’esame endoscopico del colon nell’individuare lesioni quali micro-polipi, che se molto piccoli possono essere di difficile rilevazione e suggerirà per questo tipo di lesioni, anche se di piccole dimensioni, il rischio di evoluzione in tumore del colon. Permetterà, in altre parole, la rilevazione di lesioni polipoidi che altrimenti potrebbero sfuggire e contemporaneamente permetterà la caratterizzazione di tutte le lesioni osservate esprimendo un rischio di evoluzione verso il tumore.

“L’acquisizione della intelligenza artificiale CAD-EYE porta l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza all’avanguardia nella prevenzione e nella lotta contro il tumore del colon sia nel Veneto che in Italia e siamo davvero orgogliosi di aver potuto sostenere l’acquisto di due moduli con un investimento di quasi 80.000 euro. -  dichiara Franco Scanagatta Presidente della Fondazione San Bortolo -  Oltre a quella di Vicenza, infatti, ci sono solo altre due Unità di Gastroenterologia nel Veneto che possono vantare di utilizzare questo stesso tipo di tecnologia innovativa: Padova e Feltre, al pari di Milano Humanitas, del Campus Biomedico Roma e dell’Arcisopedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La Fondazione è sempre molto attenta a ciò che può migliorare l’assistenza medica e quindi aiutare il paziente, questa tecnologia permetterà anche di effettuare l’analisi della lesione e se a basso rischio potrà essere asportata, ma non sarà necessario inviarla in Anatomia Patologica, con una minore sovraccarico di lavoro per questa Unità, alla quale solo dalla Gastroenterologia vengono inviati oltre 20.000 frammenti istologici di tutto il tratto digestivo da analizzare ogni anno. Non servirà poi personale aggiuntivo, i medici e gli infermieri  sono già stati formati con un training specifico.

È stato grazie alla generosità della Fondazione San Bortolo e alla lungimiranza della Direzione Strategica dell’Azienda ULSS n.8 BERICA che sono stati acquisiti in tempi rapidi i due moduli di Intelligenza artificiale, su proposta del Dr Paolo Pallini Direttore UOC di Gastroenterologia Ospedale san Bortolo Vicenza.

“La Gastroenterologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza è attivamente coinvolta dal 2009 nello screening Regionale per la prevenzione dei tumori del colon-retto: il 23% di tutte le colonscopie annualmente eseguite è dedicato allo screening, oltre 1100 ogni anno. – spiega il Dr. Pallini - L’attività di screening per la prevenzione del tumore del colon-retto ha ottenuto nel Veneto risultati eccezionali come la riduzione della incidenza del tumore del colon-retto per la precoce rilevazione e asportazione di lesioni ancora benigne ma a rischio di evoluzione maligna, con riduzione della mortalità e la riduzione consistente del numero degli interventi chirurgici demolitivi di resezione del colon-retto. Grandi risultati che ora, grazie a questo nuovo strumento, potranno essere ulteriormente migliorati, contribuendo in modo ancor più significativo alle attività di prevenzione per i pazienti della Azienda ULSS 8 Berica, perché di fatto il sistema CAD-EYE (intelligenza Artificiale) osserva e analizza in tempo reale le immagini, cioè nel momento stesso in cui il medico gastroenterologo le sta vedendo, aiutando con il suo sofisticato algoritmo a valutarne il rischio di evoluzione, anche se piccole (1-2 mm), verso la neoplasia”.

Proprio sull’importanza della prevenzione e sull’impegno dell’ULSS 8 Berica su questo fronte richiama l’attenzione il Direttore Generale dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina: «Negli ultimi vent’anni sono stati compiuti grandi progressi in ambito oncologico e sicuramente un ruolo decisivo in questo ha avuto l’attivazione dei programmi di screening su tutta la popolazione a rischio e in generale l’affermarsi dell’importanza di una diagnosi il più possibile precoce. Questa è fondamentale non solo per migliorare la prognosi e dunque il tasso di sopravvivenza, ma anche per assicurare al paziente una qualità di vita migliore dopo la terapia, grazie a procedure meno invasive e interventi più conservativi. Ecco dunque che questa nuova tecnologia rappresenta un’ulteriore risorsa in questa direzione, per garantire ai pazienti del San Bortolo una presa in carico sempre più tempestiva. Per questo motivo ringrazio la Fondazione San Bortolo e quanti hanno contribuito a questa nuova importante acquisizione».

L’analisi dell’immagine realizzata da CAD-EYE dà informazioni essenziali e immediatamente utilizzabili come per esempio la necessità di togliere la lesione e farla analizzare in Anatomia Patologica, oppure l’asportazione, che comunque viene sempre fatta, senza necessità di successiva analisi istologica perché non a rischio o rischio molto basso di evoluzione in tumore. Attualmente vengono analizzare tutte le lesioni asportate con notevole sovraccarico di lavoro del Servizio di Anatomia Patologica dell’Ospedale San Bortolo.

Questo sistema, che possiamo pensare come il terzo occhio elettronico dell’Endoscopista Gastroenterologo, offre perciò almeno due grandi vantaggi: la maggiore completezza dell’esplorazione delle pareti del colon con maggiore efficacia nell’individuare assolutamente tutte le lesioni a rischio anche quelle che potrebbero non essere facilmente rilevabili dall’occhio naturale dell’endoscopista. Inoltre, l’aggiunta dell’analisi dell’intelligenza artificiale su lesioni a rischio molto basso di trasformazione neoplastica eviterà di “sovraccaricare” l’attività dei medici dell’Anatomia Patologica con esami non indispensabili – ad oggi vengono effettuate oltre 5000 colonscopie all’anno che producono, solo per il colon, oltre 15.000 frammenti bioptici da analizzare - in quanto la valutazione del rischio di trasformazione in tumore anziché con metodo istologico è stata preventivamente eseguita con questa innovativa tecnologia. 

 

nr. 18 anno XXVII dell'8 ottobre 2022

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