NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Ammissione di irresponsabilità

di Mario Giulianati
19 aprile 2014

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Interventi

La seconda mostra in Basilica Palladiana “Verso Monet” pare stia andando bene, come partecipazione almeno, anche se vi sono in città settori di attività che non considerano del tutto positive le presenze di quadro nifee (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)numerosissime scolaresche, di varie età, che rappresentano certamente una alta percentuale sul totale dei visitatori, ma che consumano praticamente nulla salvo quello che si portano in saccoccia. Evidentemente non sono dei visitatori con grande disponibilità economica. È noto che una gita scolastica, pur avendo dimensione giornaliera, pesa sulle famiglie in discreta misura, quindi pagato il viaggio, l’ingresso alla mostra, la guida, che ormai diviene indispensabile, nel limitato budget nella disponibilità della maggior parte degli studenti, non rimane lo spazio per molto altro e di conseguenza i commercianti, delle diverse tipologie, non rimangono soddisfatti. Ma tralasciando le questioni commerciali, e in questo momento anche quelle culturali mi ha colpito un titolo del Giornale di Vicenza che recita “Mostra in Basilica-Disabile resta sola in attesa del ticket”. Il fatto: la accompagnatrice della persona disabile, in carrozzella, ha dovuto abbandonare la sua assistita per il tempo necessario a ritirare i biglietti di ingresso alla mostra, fortunatamente agevolata da quanti erano in fila, visto che per l’ingresso alla mostra non vi era una corsia preferenziale per le disabilità e tanto meno una gratuità per il disabile medesimo. Un ultimo particolare, prima di trarre una conclusione. Il BASILICA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)giornale virgoletta questa frase: “il Comune risponde (il che fa presumere che il giornalista abbia interpellato qualcuno della Amministrazione) sostenendo che “L’intera mostra è curata da Linea d’ombra (la società organizzatrice che gestisce il tutto- ndr) compresi i regolamenti interni”. Anzitutto è da considerare alquanto discutibile che nell’allestimento di queste mostre non sia stato mai considerato il fatto che potevano accadere episodi come quello narrato dal Giornale di Vicenza e che era moralmente e soprattutto per uno stile di civiltà garantito un corridoio speciale riservato alle disabilità. Non solo, ma proprio per l’altissima affluenza registrata nella prima mostra e, pare, anche nella attuale, un gesto di civile solidarietà verso la disabilità sarebbe stato quello di rendere gratuito l’ingresso. Ma se non ci pensa l’azienda che organizza e gestisce a questo avrebbe dovuto pensarci l’Amministrazione comunale, visto che ha rinunciato ad ogni utile assumendosene non poche spese, e inserirlo nel corposo accordo. Linea d’ombra potrà anche essere rimproverata per questa scarsa sensibilità, ma la maggior responsabilità risiede nell’ente pubblico e, nello specifico, nel soggetto che è delegato al rapporto con Linea d’ombra. E ancora una volta il soggetto altri non è che l’Assessore e Vicesindaco Jacopo Bulgarini D’Elci la cui delega lo “…legittima (al) l'esercizio di funzioni nell'area della cultura, turismo, creatività…”. Tornando un attimo alla sopra citata dichiarazione comunale va anche registrato il fatto che l’Amministrazione, secondo la dichiarazione riportata(L’intera mostra è curata da Linea d’ombra compresi i regolamenti interni), ha totalmente rinunciato ad essere anche minimamente attrice nell’utilizzo della Basilica, delegando quindi ogni “potere e ogni controllo” ad un organismo privato. Il tutto assolutamente gratuito. Non mi sembra un atteggiamento rispettoso dell’intera comunità vicentina e contemporaneamente è una chiara dimostrazione di irresponsabile insensibilità della Amministrazione comunale.



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