 |
 |
|
  |
||
 |
 |
|
Per memoria ricordiamoci che “Il Sindaco di Vicenza, Achille Variati richiamato il proprio decreto in data 1 giugno 2013 P.G.N.42098/2013 emana un proprio decreto che ha per oggetto: Attribuzione di funzioni delegate ai signori assessori comunali. Un documento che riporta esattamente: al signor ROTONDI DARIO la funzione di “assessore alla Sicurezza urbana. La delega legittima l’esercizio di funzioni nell’area della sicurezza e protezione civile, con particolare riferimento al Corpo di Polizia Locale.” E siamo al 5 giugno 2013. Come ben sappiamo il dott. Rotondi Vicenza la conosce bene. Vi è stato in passato, anche abbastanza recente, in veste di questore e pure in momenti caldi. La sua presenza nella Amministrazione legittima la speranza che con una professionalità di tal genere i vicentini potevano sentirsi garantiti che la loro tranquillità, il poter circolare per Vicenza, passeggiare per le strade e godersi i nostri parchi era cosa da dare per scontata. Invece le cose non vanno proprio in questo verso.
Da tempo, da troppo tempo le nostre strade sono, almeno in certe ore, poco sicure, specie per persone sole e magari anziane. I nostri parchi sono assai male frequentati e cercare di trascorrere qualche tempo, ad esempio, in Campo Marzo(fatto salvo i momenti in cui vi sono delle iniziative organizzate più con buona volontà che con reali effetti positivi), lo si fa a proprio rischio e pericolo. Dalla droga agli scippi, ai pestaggi, tutto può accadere ed è accaduto. Anche il balenar di lame di coltello per qualche presunto regolamento di conti tra “addetti ai lavori (sporchi)”.
Ci si inventa che il trasferimento degli uffici dell’assessorato alla sicurezza dalle parti della ex Domenichelli sarà un potente deterrente per una zona che non conosce pace, ma di risultati concreti non se ne notano. Addirittura vi sono componenti della polizia urbana vengono assaliti e picchiati mentre svolgono le loro funzioni. Ne appare che le miriadi di sanzioni amministrative (un tempo le chiamavamo multe) erogate per la lotta alla prostituzione abbiano portato qualche risultato se non quello di scrivere pacchi di verbali senza quasi alcun riscontro positivo. Nemmeno di denaro perché quasi nessuna di queste multe viene pagata. Non entriamo in merito alla presenza dei gruppi, che si dice siano anche organizzati in bande, di mendicanti che ti accompagnano con la loro insistenza per tutto il corso Palladio, ma non solo li. Furti e furtarelli ovunque e comunque. Scritte e geroglifici sui muri di case e di palazzi che deturpano la bellezza della città e nessuno mai individua gli autori di tanto scempio. E infine anche signore che in pieno giorno e in pieno centro storico vengono scippate, con destrezza e violenza, oppure addirittura vengono rapinate mentre compiono gesti di umana pietà visitando le tombe dei loro cari. Un rapido ritratto della Vicenza città bellissima affidata alla protezione della Pubblica Amministrazione che di gesti eclatanti - vedi le iniziative in Campo Marzo, vedi i traslochi degli uffici, vedi i proclami vigorosi e rumorosi – riempiono l’aria vicentina di altra aria ma che di risultati effettivi ben poco riescono a realizzare. Naturalmente le responsabilità le dovremo andare a cercare distante. Forse a Venezia o meglio ancora a Roma. Ma visto che abbiamo onorevoli rappresentanze presso l’Unione Europea potremmo anche mettere di mezzo quel Parlamento. Paghi di ciò continueremo a essere circospetti nel camminare per la nostra città, ma sempre più convinti che qualche santo provvederà. La domanda che viene spontanea è questa: se la grande professionalità dell’Assessore, se le “grida” dell’Amministrazione, se le iniziative per Campo Marzo e altro, non servono a gran che, se l’impegno – con i rischi collegati – della Polizia Municipale non sortiscono gli effetti sperati, allora dove sta il problema e la sua possibile soluzione?
