NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La biblioteca della Riviera Berica

di Mario Giulianati
13 settembre 2014

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Interventi

FERRARIN (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Molti anni or sono, qualcuno della Amministrazione del tempo, primi anni 2000, volle mettere ordine, si fa per dire, nella circoscrizione n. 2, quella che interessava tutta la zona della Riviera Berica. La soluzione trovata, e accanitamente difesa dalle rappresentanze di maggioranza, presidente in testa, della Circoscrizione stessa, fu quella di espellere la Biblioteca decentrata della Bertoliana dalla sede della Circoscrizione, riservando l’edifico a questa attività, e portare la Biblioteca nella ex scuola elementare, posta al di la della strada provinciale in una situazione di traffico enorme e pericoloso. Esattamente come giustamente fa rilevare ora il Consigliere comunale Daniele Ferrarin Portavoce del M5S di Vicenza, in una sua mozione (interrogazione?). Riporto la motivazione del Consigliere Ferrarin che condivido in pieno ma che già sostenevo all’epoca, nella mia veste di presidente della Bertoliana, trovandomi, per l’appunto un muro di gomma invalicabile proprio nelle Rappresentanze istituzionali della Riviera stessa. Dice Ferrarin “La struttura è fatiscente, è lontana dalle scuole della zona ed è posta in un luogo molto pericoloso per i bambini e i ragazzi che la devono raggiungere e che avrebbero, invece, tutto il diritto di poterne usufruire nella zona interna dove ci sono le loro scuole. Ciò sarebbe possibile utilizzando i locali della vicina sede della ex Circoscrizione 2, che è insediata proprio di fronte all'Istituto Comprensivo 3 all'interno di un bellissimo parco con panchine. Tale edificio è sottoutilizzato e di pomeriggio gli uffici sono chiusi al pubblico. Visto e considerato che le biblioteche invece funzionano sempre di pomeriggio perché non far traslocare la Biblioteca in questi locali che sono sicuramente più comodi e più dignitosi per i ragazzi del nostro quartiere?».

All’epoca non mi è riuscito di comprendere il perché di una scelta così evidentemente errata, ma come già accennato, strenuamente difesa dall’ambiente politico-amministrativo locale, fino anche a pretendere che vi fosse una specie di condominio con un’aula fornita di computer ma gestita da soggetti terzi, il che collocava in una dimensione di difficoltà di controllo la biblioteca stessa. L’unica cosa che mi è stata allora concessa è quella riguardante un cancelletto d’ingresso, e d’uscita con qualche elemento di sicurezza. Chissà che in questa circostanza questo piccolo mistero venga svelato e si troni a comprendere come una biblioteca, piccola o grande che sia, ha da essere considerata una priorità per la comunità. Mi auguro anche che il Consigliere Ferrarin abbia più fortuna di quanta non ne abbia avuto io a quel tempo e riesca a portare a buon fine la sua richiesta che va assolutamente apprezzata.



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