NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Due pesi e due misure e un unico linguaggio

di Mario Giulianati
14 febbraio 2015

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Interventi

GIANNINI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Succede sempre la stessa cosa quando avviene che dei parlamentari transitino da un gruppo all’altro. Scrive il Sole 24 Ore “Auspicato solo ieri sera dal premier Renzi, l’«approdo comune» dei parlamentari di Scelta civica al Pd diventa realtà. ichino (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)In una nota, cinque senatori e due deputati eletti in Parlamento nelle liste di Mario Monti hanno annunciato l’adesione ai gruppi parlamentari del Partito democratico: si tratta dei senatori Gianluca Susta, Stefania Giannini (ministro dell’Istruzione), Alessandro Maran, Linda Lanzillotta, Pietro Ichino, Ilaria Borletti Buitoni e Irene Tinagli.
Passa con il partito di Matteo Renzi anche il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, non parlamentare”. Dopo il successo di Matteo Renzi con la presidenza della repubblica e quindi con la quasi certezza di arrivare a fine mandato e, magari, anche oltre evidentemente maturano anche le posizioni ideali e, permettetemelo, le prospettive. Molto interessante la dichiarazione finale di questi onorevoli che recita “l’impegno a portare nei gruppi parlamentari del nuovo Pd i nostri valori liberaldemocratici, le nostre idee, i nostri progetti, le nostre competenze e il nostro spirito di servizio”.Parole nobili e senso del dovere altissimo. Rimane un mistero da scoprire quello che ha spinto questi signori a definire “nuovo” il PD. Quando avveniva l’inverso, e qualcuno si spostava verso le file berlusconiane, a dir poco veniva giù una tempesta di improperi e nulla di nobile e altruistico veniva concesso ai transfughi. Al tempo in cui Berlusconi accoglieva i transfughi li definiva “responsabili” e i suoi avversari li chiamavano traditori, invitandoli a dimettersi dal Parlamento per un fatto di dignità e di onestà politica. parzialita (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)
Questo, delle dimissioni è stato proprio un messaggio inviato al mondo da Renzi. Oggi è Renzi che definisce quelli di Scelta Civica giunti alla sua casa,i “responsabili”. Per memoria cito un passo di una intervista del’on Pietro Ichino su IntelligoNews “È necessario costruire un robusto polo liberal-democratico, capace di unire tutta la galassia delle associazioni, movimenti, gruppi che si collocano in quest’area. Poiché anche Fare per Fermare il Declino e Centro Democratico si propongono questo obiettivo, è giusto superare i patriottismi di partito e unirsi sotto un unico simbolo elettorale». E il patriottismo di partito in Scelta civica è stato allegramente superato.



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