NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Lui sta con la Fornero

di Mario Giulianati
28 febbraio 2015

facebookStampa la pagina invia la pagina

Interventi

elsa-fornero (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Tempo addietro, qualche settimana fa, mi è capitato di leggere un articolo di Claudio Donini, titolato “Io sto con la Fornero” e pubblicato da Lettera 43 all’interno di una rubrica destinata ai lettori. Il sottotitolo è già una proclamazione di guerra a un numero notevole di cittadini italiani. Infatti recita Basta pensionati sessantenni. Il referendum di Salvini voleva ristabilire privilegi che il Paese non si può permettere” Non mi è stato possibile comprendere se l’attività dello scrittore è proprio quella del giornalista oppure si occupa di ben altro. Quello però che mi ha sollecitato ad occuparmi di questo articolo sono alcune frasi che riporto. L’inizio “: il sistema pensionistico Italiano è stato il più grande saccheggio della Cosa pubblica che la storia ricordi”. A questo punto mi sono subito chiesto se si riferiva alle pensioni di un qualsiasi lavoratore, dall’operaio all’impiegato pubblico o privato, oppure ai grandi così detti servitori dello Stato e, perché no, grandi dirigenti privati. In effetti andrebbe fatto un distinguo in relazione alle dirigenze private e limitarsi a indicare quelle pubbliche ma, in qualche misura rientrano nel ragionamento complessivi “tutte” le pensioni. Prosegue il lettore/scrittore scrivendo che vi è chi “…..è andato in pensione non si è guadagnato quell’assegno ma vive alle spalle di chi lavora. E senza contare chi non ha versato proprio nulla ma percepisce comunque la pensione sociale”.

SALVINI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Ecco chiarito di chi sta dissertando: delle pensioni modeste di dipendenti, pubblici e privati, di livello medio-basso e addirittura di coloro ch percepiscono la pensione sociale. Questi sarebbero i distruttori della nostra economia. Il linguaggio adottato per spiegare il suo pensiero è piuttosto robusto. Si passa da “scandalosi privilegi” a “abominio” per definire chi se ne è andato in pensione a sessanta anni (magari lavorando in miniera oppure anche nelle aule scolastiche ch e non sono per niente quel paradiso che alcuni inesperti, di scuola, tentano di descrivere) come un “esercito di baldanzosi sessantenni che il Paese ha sul groppone mangia, va in vacanza, gioca a tennis, si veste, e tutto con la pensione”. - Viene da chiederci se il pensionato immaginato dal signor Donini dovrebbe magari andare in giro nudo. Ma il punto è un altro. Questo signore dice che fortunatamente ci hanno pensato prima Amato e poi la Fornero a mettere fine a questa brutta situazione ma eccoti che arriva un certo Salvini che tenta di proporre un referendum per abolire la Legge Fornero. Fortunatamente la Consulta boccia la proposta. Ma in ogni caso Salvini entra nel libro nero del signor Donini perché colpevole di voler “riprendere il saccheggio a piene mani”. Personalmente ritengo che la proposta referendaria di Matteo Salvini avrebbe dovuto essere accolta. Alla nascita del Governo Renzi e ancor più all’epoca della campagna elettorale per il Parlamento Europeo non pochi leader di partito avevano promesso che questa legge sarebbe stata cancellato o per lo meno modificata sostanzialmente. Così’ non è stato e, con ogni probabilità, così non sarà nemmeno in futuro. Che vi siano pensioni d’oro e magari anche di platino non vi è dubbio. Che i detentori di questo genere di pensioni facciano quadrato per difenderle, non vi è nemmeno qui alcun dubbio. Che i detentori di tali privilegi non accettino, se non marginalmente, di coniugare il termine “solidarietà” e pur vero. Ma definire privilegiate le pensioni medio basse, frutto di tanto lavoro e con queste pure quelle sociali mi sembra proprio un tentativo di scaricare sul “popolo” il peso e la responsabilità dei grandi privilegi. Un paese che si definisce civile non può esimersi da questa solidarietà, da un lato, e dall’altro di garantire che il lavoratore riceva la sua giusta pensione. In queste ultime settimane, in netto contrasto con quanto mi dicono moltissime persone quando esprimono il loro pensiero, del tutto negativo sulla Legge Fornero, due volte mi è capitato di leggere parole a favore. Quanto ha scritto, su Lettera 43, il signor Claudio Donini e quanto ha dichiarato, in una intervista al Corriere della Sera il Senatore a Vita, prof. Mario Monti che, ben si sa ha avuto nel suo governo la Prof.ssa Fornero. Più che comprensibile il comportamento del sen. Mario Monti. Molto meno, per non dire per nulla, comprensibile quello del signor Donini.

 

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar