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Il Giornale di Vicenza ha dedicato un bel servizio alle vicissitudini della Seriola che da anni, pare dal 2008 fa parlare, purtroppo, negativamente, di se. Eppure non si trova in capo al mondo. È li, appena fuori porta, sotto gli occhi di tutti, vicentini e foresti, viandanti frettolosi e turisti curiosi. Lambisce un giardino che, almeno un tempo, era considerato un gioiello, frequentato da giovani e meno giovani, da famiglie e da bambini. Ora pare che le cose non stiano così e questo giardino, il Salvi, viva stentatamente come fanno gli altri giardini vicentini. Eppure si continua a proclamare che Vicenza è, e lo sarà ancor di più in un futuro ancora non del tutto noto, la città del verde. Potrà anche avvenire un giorno o l’altro, ma è sperabile che si tratti di verde facilmente, e in piena sicurezza e senza alcuna preoccupazione, frequentabile dai vicentini e dagli ospiti di Vicenza.
Tornando alla Seriola, il Giornale di Vicenza mette una cifra accanto all‘altra e ci fa sapere che per tenerla in ordine, senza per altro riuscirci minimamente, in questi ultimi anni, la amministrazione comunale, ci ha speso un mini tesoro. Sempre secondo il Giornale di Vicenza la bellezza di 340.000 euro per ritrovarci con ”Una discarica a cielo aperto nascosta dalle alghe”. Non riporto quanto scrive il nostro quotidiano circa lo stato di fatto del fondale. Quindi anche un problema di salute e di sicurezza(si parla della presenza di metalli pesanti). Eppure, se la memoria non mi inganna, il precedente assessore responsabile del settore, arc.tto Ennio Tosetto, aveva avviato una operazione, fallimentare, decantando metodi nuovi e straordinari che ci avrebbero restituito una Seriola idilliaca, romantica e attraente. Viene da chiedersi che mai aveva proposto quella soluzione e, le altre ancora, che si sono dimostrate tutte sbagliate?
È stata richiesta qualche consulenza esterna? Oppure il tutto è stato confezionato all’interno della municipalità? Non dovrebbe essere difficile trovare una risposta a simili domande e non dovrebbe essere difficile darne conoscenza alla cittadinanza, visto che i soldi usati per queste poco produttive operazioni sono denaro pubblico. Sempre che l’attuale esecutivo sia rispettoso della tanto conclamata trasparenza che, a onor del vero, se non la fornisse i mas media, mica verrebbe minimamente alla nostra conoscenza. Tanto per memoria riporto un brandello di un testo pubblicato da Vicenza Più che recita “Variati, sindaco che mantiene le promesse: alla Roggia Seriola famiglie di…..«L'obiettivo è che anche le famiglie si riapproprino del parco» disse facendo il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e aggiunse: «Un progetto fortemente voluto per restituire alla città il suo grande parco da vivere». In verità si trattava del tratto che la Seriola costeggia Campo marzo, ma sempre della Seriola si tratta, e sempre della possibilità ch ei nostri giardini siano frequentabili dalle famiglie dei vicentini. Per la precisione l’articolo è datato sabato 3 settembre 2011. Campa cavallo ecc…
