NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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E la notte va

di Federico Murzio
f.murzio@libero.it

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Lavori notturni

Movida
"Gestire un locale notturno è prima di tutto una grande passione. Facciamo divertire gli altri divertendoci anche noi". Così Fabio Facchini, il 31enne gestore del Victory (d'inverno) e di Villa Bonin (d'estate), cioè le due discoteche più famose e frequentate di Vicenza e dintorni. "Pochi immaginano cosa comporti gestire una discoteca –spiega Facchini- Il lavoro non consiste solo nel seguire il locale nelle serate in cui esso è aperto in un arco di tempo che va dal tardo pomeriggio alle sei di mattina del giorno dopo. Oggi questo tipo d'attività o si gestisce in modo professionale puntando sulla qualità artistica (suoni e immagini), sui servizi e sul rispetto delle norme, o si chiude". Il Victory da lavoro a circa 60-70 persone tra cuochi, addetti alla sicurezza, camerieri, baristi e addetti alla pulizia. "Il mondo delle discoteche, e del divertimento in generale, è in continua evoluzione –racconta Facchini- Oggi l'offerta è ampia e non si limita al ballo: si va dall'aperitivo alla cena al momento musicale. In questo senso il divertimento sano e le emozioni che noi cerchiamo di dare hanno una funzione sociale: se non altro perché la presenza di un locale del genere tiene i ragazzi a Vicenza invece di dirottarli a Jesolo piuttosto che a Padova o a Verona con tutto che ne consegue".
Discoteche a Vicenza in realtà ce ne sono cinque (sono 26 in tutta la provincia). Molto di moda ora sono i disco bar: i veri concorrenti delle discoteche nonostante gli uni e gli altri sottolineano le differenze che sono però sempre più sottili; e soprattutto i circoli privati "Che approfittano di una deregulation amministrativa che, di fatto, li sgrava di molti obblighi" dice Lorenzo Rizzi, presidente della FIPE Ascom Vicenza. "In più mancano i controlli e non di rado in questi locali ci sono conclamati problemi d'ordine pubblico".
La mappa del divertimento cittadino non si concentra più solo sulle discoteche (la SIAE fa però sapere che le discoteche nel vicentino sono leggermente in crescita) ma si è spostata in tutti quei bar che potendo offrono spettacoli o musica dal vivo e altri intrattenimenti. "La dinamica è questa: ormai ogni locale ha un proprio sito web o un profilo nei vari social network –spiega Rizzi- I ragazzi si concordano appuntamento prima di tutto lì, poi secondo l'offerta decidono".
Come per la ristorazione anche a Vicenza esiste l'imprenditoria straniera del divertimento. Dei cinque locali gestiti da stranieri tre fanno capo ad una cordata di albanesi-rumeni, due solo da rumeni, e l'ultimo da africano. E sono solo circoli privati.
Gestori e tipologia dei a parte, crisi o non crisi, a girare per la città durante il weekend le strade solo illuminate a giorno, ristoranti e locali sono pieni per un giro d'affari settimanale calcolato per difetto a un paio di centina di migliaia di euro.  "Le persone sentono il bisogno di divertirsi e di socializzare –conclude Facchini- d'incontrarsi faccia a faccia, è una cosa normale. Solo oggi rispetto al passato, c'è molta più offerta e le persone selezionano i divertimenti".      

Tra internet e tv
Tra tutti quelli che tirano mattino è emersa di recente un'altra categoria oltre a quelle di chi lavora, di chi si diverte e di chi lavora divertendosi. Sono i così detti insonni mediatici, cioè una fascia di popolazione che da mezzanotte alle sei del mattino trascorre il tempo o davanti alla tv, o davanti allo schermo del pc navigando su internet. In particolare sono i giovani tra i 18 e i 34 anni gli internauti notturni più assidui.
Sono stimati in circa otto milioni gli utenti mensili notturni di internet in Italia. E qualsiasi vicentino iscritto a Myspace o a Facebook (i due social network più diffusi) può confermare come nella nostra provincia internet sia diventata una delle piazze in cui si scambiano informazioni sui locali, appuntamenti e giudizi.
Il fenomeno è solo parzialmente quantificabile. Basta però collegarsi di notte in uno dei qualsiasi siti di chiaro richiamo territoriale per constatare come i social network siano diventati un alternativo strumento di socializzazione. Grazie alle chat (istant messaging) e in ragione che sul web ci sono forum aperti su tutto a tutte le ore.
Mancano pochi minuti alle due di mattina quando "parlo" via chat con Angela, una 27enne dell'Alto Vicentino laureanda in lingue. Angela passa davanti al pc molte ore diurne ma molte di più notturne. "Mi capita di andare a letto anche alle quattro di mattina ogni tanto –ammette Angela- Tra Facebook e Skype trovo sempre qualche amico con cui chiacchierare". "Chissà perché tutte le discussioni più interessanti sono di notte –dice lei- In realtà credo che internet non possa sostituire la socializzazione fisica, ma può integrarla. Io ho mille altri interessi al di fuori di questo mondo virtuale. Tutto sta nel trovare la giusta misura". Angela nel suo profilo Facebook ha più di 400 contatti. "Non li conosco tutti personalmente –ci dice- Ma con alcuni di quelli che ho conosciuto virtualmente poi ci siamo incontrati anche di persona". Come sia andata a finire Angela non lo dice, ma non deve essere andata così male se è un comportamento che lei fa con certa frequenza. Ecco, Vicenza di notte è anche questo.         

230 mila MWh di consumo energetico da mezzanotte alle 6 di mattina
75% è riservato all'industria
15% al terziario
10% domestico
11,6% i lavoratori notturni abituali o occasionali

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