NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Le grandi ville dell’Astichello

Un libro ripercorre la storia di una zona che fornì splendide residenze alle nobili famiglie vicentine e venete

di Gianni Giolo
giolo.giovanni@tiscali.it

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Le ville dell’Astichello

 

Alla Biblioteca Internazionale "La Vigna" il 2 febbraio è stato presentato il libro "Astichello e dintorni. Le ville dell'Astichello" (Editrice Veneta), curato con testi e mappe da Galliano Rosset e corredato di  foto di Danilo Pellegrin. La zona a nord di Vicenza è caratterizzata da una grande ricchezza di corsi d'acqua come fiumi, rogge, rii e fossi, alimentati dalla straordinaria zona delle Risorgive Vicentine, rifornite dalle acque che scendono dalle Prealpi Vicentine attraverso la Val Leogra, Val Posina, Val d'Astico, Val Brenta e dall'acqua piovana che, attraversando il tessuto ghiaioso della fascia pedemontata, ricarica le falde sotterranee. Purtroppo quest'ultimo aspetto è ora compromesso gravemente dalla dissennata urbanizzazione e cementificazione.


La "Depressione dell'Astichello"

Questo libro si occupa in particolare di quella singolare situazione che è la "Depressione dell'Astichello". L'Astichello è un fiume, formato dalle rogge di risorgiva di Dueville, Vivaro, Povolaro, che scorre nell'alveo più basso, limitato dal Tesina e dal Bacchiglione. Scorrendo riceve nella sua depressione, che parte dall'argine sinistro del Bacchiglione e arriva alla sponda sinistra dell'Astichello, sul gradino alto di Cavazzale. L'Astichello riceve tutte le numerose rogge che scorrono, naturalmente, verso la quota più bassa. Mentre il Bacchiglione e il Tesina hanno forti arginature, l'Astichello percorre il suo corso tranquillo, "cheto" lo definisce Giacomo Zanella, senza argini e con percorso assai tortuoso: in cinque chilometri per dieci circa in linea d'aria, ne percorre il doppio.  Nello spazio di dieci chilometri per dieci, dal Bacciglione al Tesina e all'Astico a nord, abbiamo al centro la "Depressione dell'Astichello" che misura sei chilometri in lunghezza e in larghezza.


Forte presenza umana

Questa zona assai ricca un tempo d'acque risorgive e di verde, richiamò sempre una forte presenza umana già dall'età del bronzo. La "Depressione dell'Astichello", già centuriata dai romani per avere un sicuro transito verso il nord e sfruttare le risorse di un territorio ricco d'acqua risorgiva, nonostante le alluvioni, che ogni tanto nei secoli la percorrevano, fu sempre interessata dall'opera dell'uomo. Terminata la lunga vicenda dell'impero romano, la storia vedeva  più tardi arrivare i Longobardi (seconda metà del 500 d. C.) con uno stabile e importante insediamento su tutta l'area, e un centro a Dueville. Il Medioevo dell'Età Comunale sorgeva con le prime notevoli costruzioni gotiche e la Serenissima qui sfogliò l'epopea delle ville palladiane e venete. I vari castelli servirono da cave per materiali lapidei o laterizi e sorsero numerose cave; calcare e fornaci per rifornivano le fabbriche del territorio.

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