NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Klimt, Sisi e Sachertorte la Vienna della cultura

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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viaggio a vienna

Nella nostra visita a Vienna, però, noi abbiamo deciso di privilegiare i musei. In due edifici gemelli affacciati sul Ring, la strada che circonda la Innere Stadt, la città più interna, trovano spazio il Naturhistorisches Museum e il Kunsthistorisches Museum: si tratta del museo di storia naturale e di quello di storia dell'arte.

Il primo, e per fortuna, fa la felicità di mio figlio minore, Niccolò. Lui ama tutto ciò che in un museo fa riferimento alle scienze e alla tecnica, adora le sezioni di mineralogia e adora la ricostruzione degli ambienti naturali e finisce per sopportare anche le collezioni di animali impagliati. Ma questo museo conserva un pezzo straordinario, che da solo varrebbe il prezzo del biglietto: si tratta della "Venere di Willendorf", una delle prime rappresentazioni che l'uomo diede di se stesso. Una minuscola statuetta femminile dalle proporzioni rotonde e abbondanti, un inno alla fertilità femminile che risale addirittura a 25 mila anni fa.

Sale dedicate all'arte egizia, sorrette da due colonne a fascio di papiro, originali, danno il benvenuto ai visitatori del Kunst Historisches Museum. Poi è tutto un susseguirsi di reperti di epoca romana e greca, con pezzi di assoluta bellezza. La pinacoteca spazia su ogni epoca, ma il quadro che non va perso per nessuna ragione al mondo è quello di Bruegel. Qui è conservata la rappresentazione della "Torre di Babele". Si tratta di un dipinto straordinario che, al di là del racconto biblico, è servito a generazioni di studenti per capire come funzionassero le tecniche costruttive dell'epoca: bellissime per esempio le gru mosse da grandi ruote all'interno delle quali i manovali dell'epoca camminavano come i criceti nelle gabbiette moderne. Era il loro movimento a spostare pesi enormi. I musei costano in genere 9 euro e 50 per gli adulti e sono gratis per i ragazzi.

Non ce ne siamo andati senza aver mangiato un pezzo di torta Sacher con la panna, e aver fatto un giro sulla PraterRad, la torre panoramica che domina il parco più grande della città. Non abbiamo nemmeno rinunciato ad una Wiener Schnitzel, la cotoletta viennese, molto più sottile e croccante di una Milanese e tantomeno ad una birra. Ma il "bier pretzel" pane intrecciato, salato e ripieno di burro che accompagna la tradizionale birra chiara è assolutamente il tocco che non va trascurato.

nr. 06 anno XV del 20 febbraio 2010

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