NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Ex Centrale, intervento calibrato o colata di cemento?

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Ex Centrale, intervento calibrato o colata di ceme

Non boicottare quest'opera

Respinge le critiche al mittente il capogruppo del Partito Democratico Federico Formisano:

«L'area della Centrale del latte è una di quella strategiche per la città del domani. Condivido chiaramente la scelta di lasciare a verde una parte significativa dell'area. E condivido anche l'idea di utilizzare una parte dei vecchi edifici ora abbandonati per metterli a disposizione del quartiere, sotto forma di spazi sociali e di aggregazione. C'è la volontà dell'Amministrazione di far rientrare questa importante opera nel primo piano degli interventi, ammesso che le minoranze non continuino a boicottare in maniera assolutamente irresponsabile il PAT e cerchino di bloccare non tanto la maggioranza, quanto una città che vuole crescere soprattutto nelle aree a verde, negli spazi sociali, ecc. Stiamo cercando in tutti i modi di far sì che la città recuperi quegli standard sociali e a servizio della popolazione che nell'ultimo periodo erano stati invece esclusi dalla visione complessiva della città, sacrificati sugli altari di altri interessi».


Il Comitato vigila, pronti per una assemblea

«Abbiamo fatto una assemblea recentemente, non condividiamo il progetto donato dalla Centrale del latte, per via della possibilità edificatoria - afferma il responsabile del Comitato cittadini di San Bortolo Giancarlo Albera - ma contiamo che le parole di chi ora governa la città siano mantenute. Il dato oggettivo dal quale partiamo è molto semplice: la nostra è una zona difficile per vari motivi e quell'area si presta a essere trasformata a parco e va riqualificata; c'è una parrocchia, un centro anziani, scuole, e così via. Inoltre, il parco ex centrale potrebbe trovare connessione con il parco Astichello. Ci sono problemi di mobilità. Non va bene il discorso della possibile edificazione. Deve diventare un luogo a disposizione della popolazione. Lì ci vanno una sala polifunzionale a servizio del quartiere, e visto che la vendita della Centrale ha fruttato 46 miliardi investiti sul teatro, almeno come compensazione, è giusto che qualcosa arrivi anche a noi».

I residenti sono in fermento, pronti ad accelerare i tempi e a richiedere la realizzazione di alcune priorità. «Cosa si può fare in quella zona? Tanto, ci serve anche uno spazio per lo sport e per il tempo libero. Vi sono 8 mila persone in quartiere e l'unico luogo di ritrovo è un campetto di cemento vicino alla parrocchia. Vi pare possibile?».

Residenze ed uffici? «No assolutamente -sbotta Albera- noi possiamo convocare i residenti per ribellarci se ciò dovesse accadere. Ci sono delle promesse già fatte. Abbiamo registrato quello che è stato detto e ne terremo conto. Nelle note tecniche del PAT è precisato che saranno realizzate strutture a servizio della parrocchia. Il rischio è che non si dia respiro al quartiere. L'assessore al patrimonio Cangini ci ha detto che già ci sono soldi per iniziare a fare qualcosa. Ci stiamo mobilitando per fare una sorta di lista della spesa. Biblioteca e ludoteca e centro polivalente in primis. Non dovesse muoversi nulla, ci faremo sentire con una protesta molto sonora!».

nr. 07 anno XV del 27 febbraio 2010

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