«Il primo passo - spiega Variati - sarà incontrare i rappresentanti dei familiari per raccogliere in modo puntuale le loro segnalazioni e richieste. Il mio modo di agire ha una sola funzione: il rispetto della dignità del cittadino non autosufficiente, principio per il quale i benefattori dell'Ipab hanno elargito le loro donazioni. Non intendo accusare l'Ipab, ma semplicemente fare chiarezza».
Oltre a queste segnalazioni Variati affronterà con il commissario anche il tema delle rette e la richiesta dei consiglieri comunali di allinearle alla media regionale. Sul tappeto anche le altre questioni che il sindaco vorrebbe chiudere prima della scadenza del mandato del commissario: il protocollo d'intesa per l'accordo di programma con l'Ulss e le variazioni dello statuto.
«L'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - annuncia Variati - su mio mandato sta per raggiungere un'intesa sull'accordo di programma tra Comune, Ulss e Ipab. Si tratta di definire con il commissario quali sono le azioni strutturali che l'Ipab può realisticamente intraprendere nei prossimi 3 anni, in linea con le indicazioni del Pat, per costruire nuove strutture e ridimensionare il polo Salvi Trento, dove oggi c'è la maggior concentrazione di ospiti».
«Quanto alle variazioni dello statuto dell'Ipab, da portare in consiglio comunale - conclude Variati - la mia proposta al commissario è di ridurre gli amministratori da 9 a 5 e che il loro mandato duri tanto quanto quello del sindaco. È auspicabile, inoltre, che l'Ipab predisponga una relazione annuale da sottoporre al consiglio comunale».