NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Ma questi musei
vanno aiutati o no?

La polemica scatenata dopo la presa di posizione di Schio pone la Rete Alto Vicentino di fronte ad una svolta. Forse determinante il ruolo della Provincia

facebookStampa la pagina invia la pagina

Ma questi musei vanno aiutati o no?

(g. ar. ) - Tra botta e risposta non si sa come andrà veramente a finire la questione della richiesta di Schio di rivedere i termini dell'accordo per la collaborazione nella Rete Museale dell'Alto Vicentino. Stabilito e riconosciuto che la situazione economica continua a peggiorare appesantendo sempre più le capacità di spesa delle amministrazioni, rimane sul terreno la considerazione del resto emersa nell'ultimo direttivo della Rete e che esprime una domanda molto interessante, vista l'eterogeneità dei "soci" di questa impresa. La domanda è: ma non bisogna mettere in campo anche la solidarietà? Teoricamente sì, nella pratica non sembra un'esigenza così sentita. Fatto sta che l'associazione rischia di naufragare. Molto opportuna e di raro tempismo l'apertura di un dossier da parte della Provincia che ha ordinato una vera e propria anagrafe dei musei. Come ci ha spiegato l'assessore Bonotto, lo scopo è quello di mettere in fila per tutto il territorio vicentino, eccezion fatta solo per Vicenza e Bassano, tutti i musei esistenti, quello che contengono, cosa gestiscono ed il patrimonio che li caratterizza. Il che serve sicuramente a chiarire moltissimo di un settore -tema della Rete a parte- che con la benedizione dei contributi regionali mette assieme molto colpevolmente autentiche perle di originalità e valore culturale con doppioni di tutti i generi e sedi fittizie. Una chiarificazione necessaria. Lavoro di statistica e ripulitura che però indirettamente coinvolge anche la Rete. E la presenza della Provincia come elemento finalmente coordinatore e di indirizzo sarà sicuramente utile.

CAMBIA IL PANORAMA

La Rete Museale Alto Vicentino, ufficialmente costituita nel marzo del 2001, è espressione della volontà di 14 amministrazioni comunali - Lusiana, Malo, Marostica, Monte di Malo, Nove, Recoaro Terme, Roana, Santorso, S. Vito di Leguzzano, Schio, Tonezza del Cimone, Valdagno, Valli del Pasubio e Valstagna - che hanno voluto dare il via ad un progetto culturale unitario in grado di favorire l'attivazione e lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi volti alla valorizzazione dei musei e del patrimonio culturale del proprio territorio, in un'ottica di collaborazione e di integrazione. Questo è il manifesto costitutivo che quasi ideologicamente le amministrazioni aderenti all'iniziativa hanno compilato accuratamente facendone del resto il testo di apertura del sito che descrive i come e i perché della Rete, mettendoci dentro anche le iniziative e i progetti. Ma, come abbiamo visto nelle due precedenti puntate, non tutto è più come prima e anzi ci sono spinte peraltro abbastanza diversificate che tendono a chiedere una revisione meditativa degli accordi conclusi appena qualche mese fa. La ragione dominante è quella della sempre più marcata scarsezza di risorse a disposizione dei Comuni. Piccoli o grandi, l'equazione tutto sommato è la stessa perché di soldi non ce n'è e lo Stato, alla faccia dell'autonomia locale nel prevedere le proprie spese, rende sempre più difficile arrivare a capo di questa situazione.

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar