Che all'Ipab si stia vivendo un momento di passaggio importante e delicato «mi è stato confermato dai numerosi disagi segnalati da utenti e dipendenti dell'ente di assistenza più importante della nostra Provincia. Ed è per questa ragione che mi sarei aspettato di leggere un intervento più deciso e incisivo da chi fino a poco tempo fa ha saputo solo criticare ed attaccare l'amministrazione di Ipab targata centro-destra -spiega ancora Rucco attaccando l'attuale maggioranza in Comune- senza mai cercare un vero dialogo costruttivo. Oggi le stesse persone chiedono silenzio sull'argomento domandando le responsabilità al Commissario Zenere. Ciò dimostra che l'obiettivo principale era riprendere in mano il controllo di Ipab. Vedremo con quali risultati».
Un esempio di tale condotta? «La gara per l'assegnazione dell'appalto della consegna dei pasti a domicilio, dove l'Amministrazione Comunale ha messo l'Ipab nelle condizioni di non potervi partecipare, togliendo di fatto possibilità di lavoro a numerose persone che si occupavano del servizio a domicilio».
È pur vero, afferma ancora Rucco, che Ipab di Vicenza necessita di una riorganizzazione aziendale, non solo in tema di personale, che porti alla razionalizzazione della spesa: «Ma debbo dissentire da quanto sostenuto da Puggioni, sindacalista della CGIL, quando dichiara che non esiste alcun esubero nel personale dipendente. Allora mi chiedo se conosca la normativa regionale sul punto e, in particolare, gli standard regionali in materia di personale delle Ipab, con i quali ogni amministratore dovrà fare i conti. L'incontro tenutosi presso la Prefettura l'estate scorsa doveva servire anche ad avviare una procedura concordata tra Sindacati e Amministrazione per valutare gli esuberi presenti. In ogni caso ritengo che il miglioramento dei servizi non passi dal numero dei dipendenti, bensì da una loro migliore organizzazione, seppur complessa dato che in Ipab ormai vi sono per la maggior parte utenti non autosufficienti».
Questa la dura presa di posizione di Rucco, ma sulla vicenda specifica denunciata da La Domenica di Vicenza, sono intervenute molte altre personalità della politica vicentina.