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"Conservare il contemporaneo": l'opera d'arte come manifestazione di un vissuto, diventa opera globale. Questo 2010 promette d'essere particolare per il museo Casabianca, poiché il suo curatore, nonché proprietario, Giobatta Meneguzzo, sta creando un nuovo progetto che mira a trasformare il museo da laboratorio d'arte ad archivio, con lo scopo di dare spazio alla conservazione degli apparati da fotografia, video, materiale cartaceo come riviste, cataloghi, lettere e cartoline di corrispondenza, raccolti dal collezionista, e che sono rappresentativi di un'epoca, che inizia dagli anni Sessanta e continua tuttora, raccogliendo tutte le manifestazioni di specifici costumi dell'arte vissuti in prima persona.Questo progetto, è stato pensato -dice Meneguzzo- affinché «tutti possano usufruire del materiale archiviato con fini di ricerca e approfittando della vastità del patrimonio, si possano recepire sempre diversi stimoli per una ricerca dinamica, creativa e in continua evoluzione».
Questo perché il materiale è un materiale ancora vivo, fa parte della quotidianità di Meneguzzo e della sua esperienza a contatto con gli artisti e i movimenti, permette dunque di essere rivisitato preso da qualsiasi angolazione. Questo programma di valorizzazione è dunque volto alla fruizione pubblica, aspetto del quale il museo si fa portavoce; nel senso che la peculiarità di questa struttura, pur essendo privata, è fin dalla sua creazione quella di rivolgersi anche al pubblico.
Il materiale raccolto in questi cinquant'anni di attività, non è materiale di massa, anzi, la collezione è una raccolta di opere grafiche di artisti internazionali degli anni '60-'90, e comprende disegno, stampa, oggetto multiplo, fotografia ed esperienza video, percorrendo i momenti più significativi dell'arte d'avanguardia del Novecento: dall'Informale alla Transavanguardia, la Pop Art, l'Optical Art, l'Arte Cinetica e Programmata, il Nuveau Realisme, l'Arte Concettuale, l'Arte Povera, la Body Art e la Nuova Pittura, gli Anacronisti e i Graffittisti americani, il Neoespressinismo tedesco; in totale 1200 opere di 700 artisti.