NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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La pausa sabbatica di Meneguzzo

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La pausa sabbatica di Meneguzzo

Messaggi provocatori

In generale questi movimenti artistici vogliono essere portatori di messaggi  provocatori, non sempre di facile comprensione poiché l'arte espressa è sentita personalmente dall'artista; è anche per questa ragione che oggi c'è la necessità di far riemergere tutti gli apparati e affiliati che possano in qualche modo essere un mezzo per capire l'opera e il contesto nella quale è stata creata, ma anche per darle valore aggiuntivo. E questo indirizzo giustifica quello che Fuchs, curatore nel 1984 del nuovo museo del Castello di Rivoli, diceva a proposito delle mostre: non possono essere fatte se non si ha una collezione che ne giustifichi la presenza e ne garantisca il valore.

Al riguardo, è importante sottolineare che la collezione è nata proprio perché chi l'ha fatta al momento dell'acquisto, trovatosi di fronte all'opera, non la capiva, e allo stesso tempo la voglia di comprendere, lo stimolo che gli suscitava creava in lui ancora di più la necessità di possedere l'opera, non solo per conoscere l'arte, ma anche come strumento per comprendere quegli impeti d'animo che essa creava in lui, e quindi un modo altro per conoscere se stessi.


Le opere di Raymond Hains

Il museo Casabianca dunque è sia promotore di divulgazione culturale, sia struttura costruita, e comprende le sfere privata e pubblica, e questo è il suo vantaggio. La realtà allestita deve essere approfondita, e questa è un'esigenza personale del collezionista.

Gli apparati di supporto che si mira a fare riemergere e sui quali si può lavorare sono numerosi e si suddividono in presenze artistiche, attività svolte, produzione di materiale, Archivio Meneghello e Giò Ponti, documentazione sulla casa progettata da Giò Ponti con la collaborazione di Nanda Vigo, mobilio, attrezzature video e audio, emeroteca, biblioteca con tanto di riviste, cataloghi manuali enciclopedie, fondo Clementi, manifesti, locandine, lettere epistolari, cartoline personali, raccolta foto.

Un primo esperimento ha visto esporre nello spazio riservato alla mostre temporanee dell'ex-granaio del museo due opere di Raymond Hains, artista appartenente al movimento Nouveau Realisme, "Sottoportego della Bissa", "Biennale de Venise", create a Venezia e già presenti al Premio Marzotto del 1966.

Con l'occasione del restauro, si è voluto dare una panoramica generale sul movimento del Nuovo Realismo, nato nell'Aprile del 1960 e con l'occasione celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita del movimento teorizzato da Pierre Restany e per il quale è stata allestita una mostra tutt'ora in corso a Brescia, curata da Dominique Stella, critica d'arte, e dalla quale si potranno trarre degli spunti interessanti e fare dei collegamenti.

Questo è uno degli esempi di museo-archivio che nell'anno venturo si vuole creare: accostare all'opera d'arte ciò che le ha permesso di venire creata.

nr. 10 anno XV del 20 marzo 2010

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