Altrettanto grave il quadro relativo all'inquinamento acustico. Tre giorni su tre decibel oltre la norma, a cui si aggiunge il dato particolare per la città di Vicenza che mantiene livelli che superano il limite di guardia senza eccessive differenze tra i valori registrati di giorno e quelli rilevati durante la notte. Un dato collegato indubbiamente alla presenza di mezzi misti che transitano in una strada a costantemente interessata dal traffico. In tutti e tre i giorni di monitoraggio i valori negativi hanno mantenuto una discreta costanza: la rumorosità diurna fa registrare uno sforamento lieve che va dai 6,1 agli 8,7 dB rispetto al limite consentito dalla legge, che diventa molto grave nelle ore notturne in cui l'intervallo degli sforamenti si mantiene tra i 14,4 ai 16,1 dB al di sopra della A rendere ancora più pesante il quadro dell'inquinamento acustico, punte di rumorosità sbalorditive, come i 75,2 dB della fascia oraria 12-13 di domenica 21 marzo . Eppure, secondo quanto previsto dal piano di zonizzazione della città di Vicenza, la zona delle misurazioni Viale del Sole, angolo via Brigata Regina, ricade nella "Classe IV - zona ad intensa attività umana" i cui limiti acustici corrispondono a 65 dB diurni e 55 dB notturni.
È Vittorio Valentini, responsabile del Laboratorio Mobile di RFI a commentare i risultati delle indagini sull'inquinamento acustico a Vicenza. «Nell'arco delle tre giornate di misurazione, la componente principale che ha contribuito ad aumentare i livelli di rumore è stato un traffico veicolare, composto da mezzi leggeri con regolari passaggi di mezzi pesanti, che causano frequenti congestioni. Al comune di Vicenza, che pure si è preoccupato di dotare la città di un piano di zonizzazione acustica, il nostro monito non può che riguardare l'attuazione di interventi volti alla risoluzione di una situazione preoccupante, che mostra tutta la sua gravità in punte davvero elevate di rumore di cui non possono essere sottovalutati i relativi danni sulla salute dei cittadini».