NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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I giovani alla Burci: e l'ex bocciodromo?

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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I giovani alla Burci: e l'ex bocciodromo?

Intanto dalla minoranza si alza la voce del consigliere del PdL Arrigo Abalti, che vuole fare chiarezza su di una vicenda che ha avuto nel tempo varie sfumature e che nelle intenzione della giunta dovrà trovare ora una piena definizione nel progetto Burci.

«Apprendiamo l'intenzione dell'Amministrazione comunale di trasferire la scuola materna di Contrà Burci -afferma Abalti- all'interno della scuola elementare Vittorino Da Feltre per trasformare l'edificio oggi destinato alla seconda infanzia in centro giovanile. La scelta appare fin da subito difficilmente spiegabile con le ragioni del buon senso e sta già suscitando numerose proteste da parte delle famiglie che utilizzano la Burci per i loro figli».

Fatta questa premessa Abalti vorrebbe sapere: «Quali siano le ragioni che hanno determinato la decisione di trasferire la scuola e se la scelta è già stata concertata con le rappresentanze dei genitori e degli insegnanti».

Ma non è tutto. «Quali risorse sono state destinate all'adeguamento della scuola Vittorino Da Feltre che dovrebbe ospitare la materna -si chiede Abalti- E se la scuola Vittorino Da Feltre sia stata adeguata alle normative sulla sicurezza nelle scuole (certificato prevenzione incendi e direttive della Regione Veneto sulla sicurezza) e quali risorse siano state definite nel Bilancio di previsione per realizzare il centro giovanile».

Vi è anche una questione legata al progetto che il rappresentante del PdL vuole mettere in luce.

«Esiste un progetto di fattibilità del centro giovanile ed un progetto di gestione - finora si è parlato genericamente di centro per la musica. Se esiste cosa si aspetta a metterli a disposizione della commissione competente e del consiglio comunale? Quali provvedimenti sono stati deliberati dalla giunta o dai dirigenti comunali per sancire la volontà di questo trasloco?».

Infine l'affondo di Abalti tocca più ampiamente la questione del centro giovanile, cosa di cui si discute ormai da anni in città.

«Vorrei sapere che relazione c'è tra il centro giovanile che si doveva realizzare nell'area Ex Domenichelli, quello dell'ex Bocciodromo e questo, o se è sempre lo stesso che sta facendo il giro della città giusto per convincere qualcuno che si sta facendo qualcosa». Infine: «A quanto corrisponde esattamente la popolazione scolastica della Vittorino Da Feltre e quella della materna Burci e che tipo di comunicazioni vi siano state tra l'Amministrazione comunale ed il personale scolastico, il dirigente e le rappresentanze dei genitori circa il prospettato trasferimento».

Insomma, il centrodestra vuole vederci chiaro e soprattutto chiarire i termini di quello che possa significare per la città un centro giovanile. Il timore del centrodestra è vedere realizzato un progetto che possa essere condiviso e fruito solo dai giovani di una certa area politica di centrosinistra e non da tutti i giovani, al di là del colore politico.

«Sono due cose complementari, e quindi non si escludono a vicenda -commenta l'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza- È tempo di far capire che si tratta di cose diverse, chi ha mai detto che all'ex bocciodromo verrà realizzato un centro giovanile o ancora, addirittura un centro sociale? Assolutamente no. In questa città non esiste ancora un centro giovanile e troverà spazio alla Burci. Poi esiste un bando con l'assegnazione di spazi a delle associazioni giovanili. Tutto qui. Come già ve ne sono molte altre in giro per la città. È tempo di fare chiarezza su questo aspetto e di evitare strumentalizzazioni al riguardo».

È vero anche che i residenti avevano palesato più di qualche preoccupazione una volta assegnato l'edificio dell'ex bocciodromo a gruppi riconducibili, secondo alcuni, ai vecchi yabastini. Sul tema qualche tempo fa si erano spese riunioni fiume tra residenti che contestavano la possibilità di veder trasformato uno spazio associativo in un vero e proprio centro sociale.

«Il sindaco si è fatto garante di questo tipo di associazione e non credo proprio che vi saranno trasformazioni di alcun genere. È ovvio che ci sia chi vuole gettare benzina sul fuoco, ma non dimentichiamo che si tratta di associazioni e non di centri giovanili o sociali. È troppo facile lanciare sempre accuse al vento senza avere nulla per poi poterle motivare queste accuse. I fatti parlano chiaro. Tutto il resto sono solo chiacchiere da bar».

nr. 12 anno XV del 3 aprile 2010

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