NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Con Vicenza Jazz XV edizione
il ritorno del grande Galliano

di Mario Bagnara
mario.bagnara@fastwebnet.it

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Incognito

Foto di Giampaolo SolitroIl ritorno a Vicenza del fisarmonicista Richard Galliano mi ravviva il ricordo di una, per me esaltante e coraggiosa per quei tempi all'Olimpico, sperimentazione jazzistica del 13 maggio 2005, precedente quindi l'avvio, nel 1996, del festival. Che significato assume per te?

«Richard Galliano è da molti anni un amico della nostra città e, in generale, delle nostre terre. Cominciò a venire in città e nel Vicentino quando ancora non era quasi nessuno, mentre ora è una star autentica. Quegli anni che tu ricordi, furono autenticamente degli anni di laboratorio. Fra il '94 e il '95 (gli anni a Vicenza del Totem di Paolo Turetta) cominciammo a far tornare il jazz nel tempio della classicità, da dove mancava dai tempi dello storico concerto del Modern Jazz Quartet di trent'anni prima. Ed era giusto perché da tempo anche il jazz è una musica classica, certamente colta anche se non accademica nel senso occidentale. E tuttavia ci si doveva scontrare con dei tabù che in verità non sono totalmente dissolti neanche a tutt'oggi. Ma anche Euripide, a suo tempo, era uno spericolato sperimentatore e adesso lo mettiamo in scena come un classico da museo».

Come allora, anche quest'anno sarà l'Orchestra del Teatro Olimpico nella serata inaugurale del 7 maggio, nell'ambito de "Il Suono dell'Olimpico", ad accompagnare il grande fisarmonicista francese. Una semplice coincidenza o la programmazione rientra in una specifica strategia di coinvolgimento di altre istituzioni musicali cittadine?

«Anche questa, del coinvolgimento e della collaborazione con le altre realtà musicali e culturali della città, è sempre stata una peculiarità di questo festival. Quest'anno, oltre che con l'Oto, collaboreremo con il Conservatorio Pedrollo, la Società del Quartetto, il Museo di Palazzo Leoni Montanari, il Museo Diocesano, la Fondazione Teatro Comunale, il Cineforum Odeon, la Confcommercio, il Coro e Orchestra di Giuliano Fracasso, l'Alliance Française... e di sicuro qualcuna me la starò dimenticando. Questo festival appartiene da anni a tutta la città. E questa resta la sua vera forza».

L'Oto festeggia così al Teatro Olimpico il suo ventennale, tornando al jazz, sperimentato con successo la prima volta già nel 1994 (il 15 di giugno), quando insieme al Quartetto Enrico Rava, nella prima esecuzione nazionale di Rava, l'opera va, affrontò la rivisitazione jazzistica di brani operistici di Puccini, Bizet e addirittura Pergolesi. Un'esperienza poi ripetutasi in varie edizioni, grazie alla tua sensibilità artistica. Qualche ricordo personale?

«L'incontro fra grandi esperienze musicali, come quella fra il jazz e la grande musica colta europea, è da sempre una delle caratteristiche delle mie scelte. E quel concerto del giugno '94 resta nel mio cuore, anche perché fu realizzato assieme a Massimo De Bernart, allora direttore artistico dell'Orchestra del Teatro Olimpico, una persona per me indimenticabile che mi ha insegnato tanto».

Concludiamo con qualche indicazione sulle novità di questa edizione del New Conversations - Vicenza Jazz.

«Se guardiamo all'andamento delle prevendite vien subito da dire che i personaggi sono prima di tutto i nomi noti: Galliano, Bred Mehldau, Joshua Redman, McCoy Tyner, senza poi dimenticare gli Incognito che si esibiranno in Piazza dei signori, gratuitamente. Ma ci sono delle vere e proprie chicche, anche se apparentemente meno eclatanti: gli omaggi francesi a Charles Trenet (con Barbara Casini e Bosso) e al cinema di Truffaut (con Rita Marcotulli); i due appuntamenti nei musei cittadini, con Garcia-Fons a Leoni Montanari e Maalouf al Diocesano; Elio nel suo strano "Pierino e il lupo" con l'orchestra jazz dei conservatori del Veneto. Senza dire, poi, di tutte le notti del Panic al Teatro Astra. Insomma, novità ce ne saranno tante e sarà assai difficile non perderne nemmeno una».

Ai nostri "navigatori internet" un arrivederci quindi al grande coinvolgimento jazzistico del 7-15 maggio (www.vicenzajazz.org).

 

nr. 14 anno XV del 17 aprile 2010

 

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