NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Sì, la sala prove serve sul serio

Chi fa musica a Vicenza si deve destreggiare tra molti ostacoli il più problematico è quello degli spazi dove poter esesrcitarsi

di Pietro Omerini Zanella
pedro-zanna@libero.it

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Sì, la sala prove serve sul serio

It's all about dreams, dicono gli americani quando chi vuole seguire le proprie aspirazioni si scontra con i molti nodi della vita. Come a dire che la quantità di compromessi e difficoltà che una persona è disposta a sopportare dipende dalla portata dei suoi sogni. Per chi nel vicentino vuole fare musica, gli ostacoli sono molteplici.

«La madre dei problemi- spiega Giovanni Piedimonti, chitarrista dei Devotion- è la sala prove». Anche il suo gruppo, come molti altri, ha trovato ospitalità nello scantinato del multi center di Creazzo. Ossia una quarantina di Garage (come già raccontato la settimana scorsa) divenuti un vero e proprio viatico per le band emergenti della città» .

Per loro, il sogno di fare musica vale la fatica ed il rischio di trovarsi tre volte a settimana in un garage freddo in inverno e maleodorante in estate.

«Noi qui ci troviamo bene, proviamo quando vogliamo e l'affitto non è altissimo, non tornerei indietro. Quando si è all'inizio, da ragazzi, va bene trovarsi in sale prove a tempo, ma ora non riuscirei a suonare con qualcuno dietro che aspetta il suo turno con il cronometro in mano».

Dello stesso avviso Gimmy Gennari, dei Good for one day: «Prima di provare al Multi Center sono stato anche nelle sale prove a pagamento. I prezzi sono alti e qui è decisamente più comodo. Sarebbe bello avere delle strutture pubbliche in città anche se difficilmente avremmo la stessa libertà che abbiamo qui».

I costi, alti, ma soprattutto la mancanza di libertà in termini di orari per suonare, sono compromessi difficilmente accettabili per i giovani rockers, problemi che, almeno in parte, la creazione di sale prove comunali potrebbe risolvere.

In questo senso, le proposte non mancano. All'esistente esperienza del centro Tecchio, viale San Lazzaro 112, dove tra le altre attività trova posto anche una sala prove, in futuro dovrebbero affiancarsi alcune nuove strutture all'oggi in progettazione.

Alcune sale prova sono, infatti, già parte del progetto per il recupero dell'ex bocciodromo di via Rossi. Il futuro dello stabile, oggi fatiscente, è però incerto. Da un punto di vista economico, infatti, si stanno ancora raccogliendo i fondi necessari per l'attuazione del progetto, mentre da un punto di vista politico, non si sono ancora del tutto calmate le polemiche che hanno avvolto le quattro associazioni vincitrici del bando comunale e tacciate d'essere il viso presentabile dei centri sociali.

Per i giovani musicisti è meglio, dunque, puntare ad altri progetti.

Il Vicesindaco Moretti spiega: «L'amministrazione comunale vuole creare un centro giovanile che ospiti anche delle sale prova nella scuola Burci. Per la progettazione vogliamo chiedere la collaborazione dei giovani vicentini e delle associazioni passando per Vi lab, ma anche tramite questionari o altri mezzi di comunicazione. Non so ancora quante sale prova e come verranno gestite all'interno dell'ex Burci. Certamente però metteremo a disposizione delle strutture attrezzate che vengano in contro alle esigenze dei giovani».

 

nr. 15 anno XV del 24 aprile 2010

 

 

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