NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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“Non fidatevi dei chirurghi improvvisati”

“La chirurgia estetica è una scienza medica e come tale va trattata”, bisogna rivolgersi ai professionisti e non seguire le mode. Parla il primario dell’ospedale di Vicenza Maurizio Pegoraro

di Federico Murzio
F.Murzio@libero.it

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“Non fidatevi dei chirurghi improvvisati”

Era la metà degli anni'80, il 1984 per la precisione, quando il gruppo pop Alphaville scalava le classifiche con la canzone "Forever Young", Giovani per sempre. La seconda strofa recita così «fateci morire giovani o lasciateci vivere per sempre». Accantonata la prima ipotesi (tragica) e archiviata la seconda (impraticabile), per chi ricerca la perfezione fisica o vuole ritardare l'invecchiamento, la soluzione sembra essere qualche ritocco di tanto in tanto o, in altri casi, cambiamenti radicali. Il filo che separa la reale esigenza di correggere dei difetti e la moda è qui molto sottile. Fatto sta che ciò che non ha fatto madre natura quindi lo possono fare la medicina e la chirurgia. E il fenomeno riguarda anche i minori, ragazzi e ragazze indistintamente, anche qui a Vicenza.

Indicativo è che solo a guardare i numeri della prima indagine su scala nazionale di Datanalisys in Veneto il 70% delle donne intervistate tra i 18 e i 40 anni se potesse non disdegnerebbe un'aggiustatina al seno. Per farlo, però, solo il 22% ricorrerebbe alla chirurgia. E gli uomini? Si aggiustano anche loro.

 

Estetica: tra medicina e chirurgia

Tralasciando gli aspetti psicologici e di autostima, e separando gli interventi "necessari" (quelli che risolvono disagi e malformazioni derivanti da altre patologie), i medici a mo' di premessa fanno subito una prima distinzione. Una cosa è la medicina estetica, altro è la chirurgia estetica, dicono. «La differenza è sostanziale- spiega una dottoressa vicentina, medico estetico- La chirurgia è un'operazione invasiva. Di tutt'altro genere è, ad esempio, il trattamento ambulatoriale al botulino, che è usato "contro" le rughe e avviene attraverso iniezioni della tossina botulinica di tipo A purificata (producendo così il blocco dell'impulso nervoso dei muscoli, ndr)». «In altre parole, la medicina estetica permette in modo soft di rallentare i segni del tempo senza stravolgere l'aspetto. Certo, tra i medici c'è chi per interventi che non la impongono, ma avendo l'opportunità di usarla, li compie in sala operatoria. Con gran spavento dei pazienti che dalla sala operatoria sono terrorizzati».

Botox a parte, la medicina estetica spazia su un'ampia gamma di possibilità. Si va dalla depilazione definitiva permanente ai fillers temporanei al collagene (usati per il trattamento delle rughe e le correzioni di piccole cicatrici), dalla mesoterapia (per ridurre la cellulite) al gorotex (per riempire le labbra). Di contro la chirurgia estetica si occupa, come detto, di mastoplastica additiva (aumento del seno), ma anche riduttiva (diminuzione e modellamento) e di mastopessi (sollevamento del seno e modellamento); e ancora: lifting viso e collo, lipoaspirazione e modellamento del naso tanto per dirne qualcuna. «Ritengo che in ragione della sua invasività attualmente e nel prossimo futuro le persone preferiranno la medicina estetica più che la chirurgia. Il trend è quello dei piccoli accorgimenti, credo infatti che la chirurgia abbia già avuto il suo apice di diffusione, con tutto quello che nel bene e nel male ne consegue».

 

Precauzioni

Escludendo gli ospedali e le cliniche private, si contano a Vicenza diciassette ambulatori specifici di medicina e chirurgia estetica. Il che, se da un lato dimostra che la domanda è in crescita, dall'altro dovrebbe spingere le persone ad una scelta attenta senza affidarsi al primo che capita. Alcuni recenti fatti di cronaca dimostrano che non sempre è così.

Le impressioni ci indicano che l'80% dei pazienti sono donne, mentre gli uomini si fermano al 20% , ma sono in crescita. E mentre le prime si dedicano a tutto il corpo, i secondi sono preoccupati prevalentemente dalle zampe di gallina intorno agli occhi e dalle rughe. Il background culturale ed economico e il livello di studi sono medio-alti, e l'età va dai 18 anni in su. La medicina e la chirurgia estetica, poi, funzionano tutto l'anno. Durante l'inverno, però, ci si dedica maggiormente alla "cura" del corpo; d'estate, ci si concentra più sul viso.

I dubbi però su chi affidarsi e quali consigli seguire rimangono. «Un primo elemento di affidabilità del medico potrebbe essere l'esibizione del diploma di medicina e chirurgia estetica (rilasciato dalla Scuola Post Universitaria di Medicina e Chirurgia Estetica di Bologna, ndr) -spiega la nostra dottoressa- Ma sono in pochi ad averla frequentata. Poi, fondamentale, è che il medico faccia prendere visione e firmare il consenso informato su quale tipo di intervento andrà a compiere. E ancora: che il medico dia il tagliando e la certificazione dei prodotti. Il che ci porta ad un'altra discriminante: la qualità del prodotto offerto. Questi prodotti sono notoriamente costosi. Penso che un prezzo dell'intervento proposto estremamente basso dovrebbe già di per sé far nascere qualche dubbio al paziente».

Infine anche le modalità di approccio possono essere variabili che determinano il legame di fiducia o meno tra paziente e medico. «Alla prima visita dedico un'ora a parlare con la persona che vuole sottoporsi all'intervento. La prima visita è gratuita: sono sessanta minuti in cui non guadagno ma è tempo prezioso per ragionare con l'interlocutore, capire le motivazioni che lo spingono ad un trattamento estetico, ascoltare quali sono le sue aspettative e le sue esigenze. Più volte, alla fine del colloquio, mi è capitato di non accettare l'incarico perché avevo dei dubbi sullo stato psicologico del paziente, per così dire». E i minori? «Altro tema delicato. Per quanto mi riguarda li prendo in cura solo se sono affetti da acne e solo nei casi più gravi. Naturalmente tutta la procedura e il trattamento, dall'inizio alla fine, avviene in presenza dei genitori o di almeno uno dei due genitori del minore».

 

Piacersi costa

Un trattamento di medicina estetica costa molto di più di una vasetto di crema idratante o antirughe. Un intervento di chirurgia estetica, di soldi ne costa molti di più. Piacere agli altri, e piacere prima di tutti a se stessi sono le motivazioni che spingono molte donne e uomini a sottoporsi a questi trattamenti. E per questo, tutto sommato, sono disposti a spendere. Anche il mercato della bellezza, tuttavia, ha subito una leggera flessione d'introiti. Non molto in verità, ed è una flessione legata più alla chirurgia estetica che alla medicina. In un caso o nell'altro un elemento è fuori dubbio: chi poteva investire nel proprio corpo prima della crisi economica, in gran parte lo fa ancora.

I minimali e i massimali degli interventi sono stabiliti e pubblicati dalla SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica). Ad esempio, per un trattamento al botulino, la cui durata può variare caso per caso, si possono spendere da 150 a 600 euro per un'infiltrazione a seduta. Rimanendo nella medicina estetica per un peeling medio profondo del viso e del collo (finalizzato al ringiovanimento della cute) si va dai 600 ai 1000 euro per un trattamento al fenolo. Per una depilazione definitiva permanente sulle gambe e sulle cosce si parte dai 400 euro per passaggio, agli 800.

Diverse le cifre in merito alla chirurgia estetica. Per una lipoaspirazione (chirurgia della cellulite) la forbice dei prezzi va dai 2500 ai 5000 euro; per un lifting viso e collo dai tremila ai 6000 euro; per modellarsi il naso dai 2500 ai 4000 euro; per un'addominoplastica completa si parte dai 3500 e si arriva ai 7000. Infine, per una mastoplastica additiva (aumento del seno) si va dai 4500 ai 6500 euro. I prezzi sono così, se si passa da una prima ad una quarta non ha poi molta importanza. I medici, poi, fanno notare che con le nuove tecniche e nuove attrezzature gli interventi saranno quasi impossibile da riconoscere. I puristi del genere, uomini e donne, sono avvertiti.

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