NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il più antico Teatro coperto è il capolavoro del Palladio

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Il più antico Teatro coperto è il capolavoro del P

Il Teatro Olimpico, vero e proprio gioiello incastonato nel cuore del centro storico di Vicenza è il più antico Teatro coperto al mondo, si affaccia su piazza Matteotti e costituisce, di fatto, l'ultima opera dell'architetto Andrea Palladio ed è considerato uno tra i suoi più grandi capolavori, assieme alla Rotonda, alla Basilica Palladiana e al vicino Palazzo Chiericati. Il celebre architetto veneto, rientrato da Venezia nel 1579, riportò in quest'opera gli esiti dei suoi lunghi studi sul tema del teatro classico, basati sull'interpretazione del trattato De architettura di Vitruvio e sull'indagine diretta dei ruderi dei teatri romani, ancora visibili all'epoca (in particolare del Teatro Berga di Vicenza).

Il teatro venne commissionato a Palladio dall'Accademia Olimpica di Vicenza, nata nel 1555 con finalità culturali e scientifiche, tra le quali la promozione dell'attività teatrale. Tra i membri fondatori dell'Accademia vi era lo stesso Andrea Palladio, che per essa progettò numerosi allestimenti scenici provvisori in vari luoghi della città, com'era d'uso all'epoca, fino a che nel 1579 l'Accademia ottenne dalla municipalità la concessione di un luogo adatto ove poter realizzare stabilmente un proprio spazio scenico, all'interno delle prigioni vecchie del Castello del Territorio. Il contesto era una vecchia fortezza di impianto medioevale, più volte rimaneggiata ed utilizzata nel tempo anche come prigione e polveriera prima del suo abbandono.

La costruzione del teatro iniziò nel 1580, lo stesso anno in cui Palladio morì, ma i lavori furono perseguiti sulla base dei suoi appunti dal figlio Silla e si conclusero nel 1584, limitatamente alla cavea completa di loggia e al proscenio.

Si pose dunque il problema di realizzare la scena a prospettive, che era stata prevista fin dal principio dall'Accademia ma di cui Palladio non aveva lasciato un vero progetto. Venne quindi chiamato Vincenzo Scamozzi, il più importante architetto vicentino dopo la morte del maestro. Scamozzi disegnò le scene lignee, di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio, costruite appositamente per lo spettacolo inaugurale, apportando inoltre alcuni adattamenti e i necessari completamenti al progetto di Palladio. A Scamozzi vengono inoltre attribuite le contigue sale dell'Odèo e dell'Antiodèo, oltre che il portale d'ingresso originale.

Il teatro venne inaugurato il 3 marzo 1585 con la rappresentazione dell'Edipo re di Sofocle ed i cori di Andrea Gabrieli.

 

nr. 22 anno XV del 12 giugno 2010

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