NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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“Villaggio Giuliano, ora la Regione risponda!”

Il primo progetto di edilizia sostenibile del vicentino è fermo in Regione Veneto da oltre un anno. Servono 11 milioni di euro di finanziamenti per questa rivoluzione verde dell'architettura locale. Gianni Rolando, presto una interrogazione

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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“Villaggio Giuliano, ora la Regione risponda!”

«Siamo un po' stanchi delle non risposte della Regione, pare che abbiano problemi ultimamente ad approvare ogni singola delibera, figurarsi quella che riguarda il finanziamento del Villaggio Giuliano». L'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto fa spallucce, ma non demorde e mette alla frusta l'amministrazione regionale. «Ci muoveremo in modo deciso per far sentire la nostra voce. Ci erano stati promessi dei finanziamenti per l'edilizia residenziale pubblica sostenibile ed è arrivato il tempo di concretizzare le promesse. Subito dopo l'estate chiederemo formalmente a che punto è l'iter sul Villaggio Giuliano di cui abbiamo presentato ancora un anno fa l'intervento di riqualificazione». L'azione dunque, sopra a tutto. Anche perché la giunta Variati ha voglia di concretizzare quanto definito in questi due anni e mezzo di governo cittadino. «Il progetto prevedeva una variante urbanistica. Ci siamo mossi io e Giuliari, l'assessore al sociale, ma è intervenuto personalmente anche il sindaco Achille Variati per spronare la Regione a finanziare il progetto. Siamo stati rassicurati da Elena Donazzan, allora unica rappresentante vicentina in giunta regionale. Ma poi non ne abbiamo saputo più niente. Ora torneremo all'attacco con il nuovo assessore sperando che si velocizzino i passaggi e di dare il via ai lavori entro l'anno».

Tra l'altro a bilancio la giunta Variati ha già messo per il 2010 più di due milioni di euro per l'inizio dei lavori di ristrutturazione.

Il quartiere di via Bertolo, in Riviera Berica, ha una storia che risale agli anni Cinquanta. È stato realizzato negli anni 50 per ospitare gli esuli giuliano- dalmati giunti numerosi a Vicenza.

Il Villaggio Giuliano è caratterizzato da una serie di fabbricati in linea alti quattro piani e organizzati attorno ad un'unica corte centrale per un totale di 104 appartamenti.

Vi abitano 136 persone, con la previsione che diventino 196 quando anche i 22 alloggi attualmente liberi saranno assegnati dopo la riqualificazione.

«Con questo progetto - commentava l'assessore Tosetto - inauguriamo finalmente una nuova stagione di interventi pensati con un'ottica diversa: il recupero delle proprietà comunali non s'intende più come azione fine a se stessa dove spesso prevalgono materiali derivati dal petrolio, ma come occasioni per introdurre nel concreto e con competenza importanti elementi di edilizia sostenibile, nel segno del risparmio energetico e ambientale e dell'attenzione verso temi come l'inquinamento ambientale, acustico e di tutte le risorse».

Il costo dell'intervento è stato stimato in 11 milioni e 630 mila euro che il Comune come detto ha chiesto alla Regione nell'ambito di un Bando per la realizzazione di programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile.

Ma in cosa consiste l'opera di ristrutturazione? Sono previsti un recupero funzionale ed energetico dei fabbricati e un recupero degli spazi circostanti, con la realizzazione di una piazzetta sopraelevata verde a copertura dei nuovi garage ricavati sfruttando l'attuale dislivello del terreno e l'inserimento di nuovi elementi di arredo. Senza alterare lo stato dei luoghi, giocando sui diversi livelli, l'intervento favorirà il recupero e l'organizzazione di percorsi facilitati per anziani e disabili.

Ci saranno spazi ad uso collettivo, pensati in particolare per favorire il ritrovo dei ragazzi.

Per il recupero degli edifici verranno adottati criteri in grado di limitare il fabbisogno annuo di energia per riscaldamento, illuminazione e produzione di acqua calda sanitaria, con un risparmio del rendimento energetico degli alloggi che raggiunge il 41% in più rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale.

Sul tetto a sud saranno installati impianti fotovoltaici e solare termico, i serramenti saranno in triplo vetro, un cappotto termico isolerà tutti gli edifici, ci sarà un collettore geotermico con pompa di calore, saranno utilizzati materiali tipici della bio-edilizia, come la fibra di legno e il sughero; nemmeno l'acqua sarà sprecata, grazie a un sistema di recupero idrico.

Il progetto è dei tecnici comunali e di Amcps, con il contributo di due consulenti per gli aspetti di tipo energetico.

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