NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

“Villaggio Giuliano, ora la Regione risponda!”

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

“Villaggio Giuliano, ora la Regione risponda!”

Un intervento per fare del Villaggio Giuliano un modello avanzato di edilizia residenziale pubblica sostenibile: è la strada giusta da intraprendere per dare risposte urbanistiche "diverse" alla città?

Ciro Asproso, Verdi: «L'operazione di recupero urbanistico che interesserà il quartiere di Via Bertolo in Riviera Berica, così come la ristrutturazione dell'ex immobile IPAB in Viale S. Lazzaro, trovano il mio pieno sostegno e apprezzamento, la ragione è facilmente intuibile. A Vicenza, il patrimonio immobiliare privato, se consideriamo le nuove costruzioni e gli alloggi sfitti, è in grado ampiamente di far fronte alla domanda di mercato. Quello di cui si sente il bisogno, è una maggiore accessibilità al credito per le giovani coppie (che potrebbero essere assistite dall'Ente Locale con "prestiti d'onore") e di alloggi per le famiglie meno abbienti, che necessitano di un più forte investimento nell'edilizia residenziale pubblica. Se poi consideriamo che la scarsità di suolo e di risorse naturali, ci impongono di ripensare radicalmente i metodi tradizionali della progettazione urbanistica, mi pare evidente che la bio-edilizia e le implementazioni per il risparmio energetico andrebbero sostenute con ogni mezzo».

Stefano Soprana: «È un dovere amministrativo qualificare la residenzialità ed è una opportunità di nuova economia sostenibile».

Il costo dell'intervento è stato stimato in 11 milioni e 630 mila euro che il Comune ha chiesto alla Regione nell'ambito di un Bando per la realizzazione di programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. È una risposta concreta alle esigenze abitative dei più giovani?

Asproso: «Ovviamente, si tratta di un intervento parziale, ma non v'è dubbio che questo tipo di risposta sia, oggi, la sola praticabile. Credo, anzi, che iniziative analoghe andrebbero attuate anche in altre zone del territorio comunale. Per inciso, ricordo che Cariverona (che ha concesso il finanziamento per l'immobile di Viale S. Lazzaro) ha recentemente stanziato 15 milioni di euro per i Comuni della Provincia di Vicenza, ma non riesce ad assegnarli per mancanza di progetti urbanistici, che rispondano ai requisiti di recupero del patrimonio esistente e di sostenibilità ambientale. Segno di grave arretratezza, innanzitutto, della classe politica. L'impatto delle attività umane sul riscaldamento globale e gli effetti dell'eccessiva dispersione degli insediamenti (sprawl town, città sdraiata, come la chiamano gli anglosassoni), vanno contrastati con una decisa svolta tecnologica e attraverso il riutilizzo delle aree dismesse e degli edifici fatiscenti».

Soprana: «La casa è un bene primario sociale che dà sicurezza e stabilità a tutto il sistema sociale, incluso i giovani».

Sul tetto a sud saranno installati impianti fotovoltaici e solare termico, i serramenti saranno in triplo vetro, un cappotto termico isolerà tutti gli edifici, ci sarà un collettore geotermico con pompa di calore, saranno utilizzati materiali tipici della bioedilizia, come la fibra di legno e il sughero; nemmeno l'acqua sarà sprecata, grazie a un sistema di recupero idrico. Tutto molto bello, ma i finanziamenti dalla Regione ancora non arrivano. Non rischia di rimanere un sogno nel cassetto?

Asproso: «Il rischio esiste, ma in tal caso, mi auguro che i cittadini si ribellino di fronte all'ottusità di certe forze politiche, che si dimostrano incapaci di governare le trasformazioni che contano. La green economy, le fonti di energia alternativa, il risparmio energetico, sono una nuova frontiera per lo sviluppo economico e per la riconversione industriale, ma costituiscono anche una grande sfida per il vivere quotidiano. Se fino ad oggi, il nostro rapporto con la natura e l'ambiente circostante si è basato sullo spreco e lo sfruttamento illimitato di risorse, gli anni a venire saranno contrassegnati da un nuovo modo di abitare, muoversi, vestire, disporre del tempo libero. Sarà una grande rivoluzione culturale e in alcuni Paesi, anche in Europa, essa è già cominciata, solo l'Italia sembra non accorgersene. La pratica di costruire interi quartieri autosufficienti e con le tecniche della bio-edilizia è molto diffusa in Germania e nel Nord Europa, ma anche Francia e Spagna ci sopravanzano nel campo del solare termico e del fotovoltaico. Il ruolo dei Comuni è fondamentale, nel fornire il buon esempio e per indirizzare il mercato immobiliare. Sono anni che si parla di riscrivere il regolamento edilizio, incentivando quanti investono nelle rinnovabili e nella riduzione degli sprechi; purtroppo siamo ancora in attesa di conoscere queste modifiche. Non meno importante, il ruolo che potrebbe svolgere un'adeguata pianificazione urbanistica. Attraverso il PAT, gli Accordi di Programma e le pratiche perequative, il Comune ha la possibilità di imporre le più moderne tecniche costruttive e la realizzazione di alloggi in regime di convenzione - per calmierare il mercato ed ampliare la platea di accesso ad abitazioni decorose - concedendo, quale contro partita, aumenti di cubatura e cambi di destinazione d'uso».

Soprana: «Non credo che i finanziamenti non arrivino perché si finanziano edifici di lusso, ma purtroppo per esigenze di cassa che i noti problemi generati dal cambiamento epocale economico ci sta travolgendo. Finanziare un progetto di recupero per residenza pubblica con edilizia sostenibile rimane una delle priorità, meglio aspettare che abbandonare il progetto alle solite povere speculazioni che sanno solo aumentare i costi per la collettività. Un soggetto amministrativo, di qualsiasi colore sia, ha come primo compito l'interesse pubblico e non certo quello speculativo. Abbiamo avuto troppi esempi di speculazione per non capire che la qualità è un guadagno».

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar