NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Festa un po’ bagnata ma fortunata per “Viva Verdi” in piazza dei Signori

di Mario Bagnara
mario.bagnara@fastwebnet.it

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Festa un po’ bagnata ma fortunata per “Viva Verdi”

Molto avvincente il programma elaborato da De Lorenzo in pieno accordo con il committente Cegalin di Videomedia: in linea con la più qualificata tradizione e ben giocato fra arie e sinfonie tradizionali, sicuramente di grande impatto popolare e tali da valorizzare adeguatamente le diverse componenti musicali schierate sul palcoscenico. In primo piano ovviamente Verdi con brani tratti dal Nabucco, Ouverture e "Va' pensiero" per coro, dal Trovatore, "Tacea la notte placida" per soprano) e la drammatica aria per soprano "Stride la vampa", dal Rigoletto "Questa o quella per me pari sono" per tenore, "Tutte le feste al tempio" per soprano insieme con "Zitti, zitti" per coro, e da Oberto, conte di Sanbonifacio, "Oh, chi torna l'ardente pensiero" per mezzosoprano

 

Anche Mozart con Verdi, Bellini e Puccini

Una novità di quest'anno è stato l'intermezzo dedicato a Mozart, grande protagonista del melodramma settecentesco e l'autore più presente nella programmazione ventennale dell'OTO: da Le Nozze di Figaro" l'Ouverture e "Non so più cosa son, cosa faccio" per mezzosoprano, e da Il Ratto dal serraglio il coro dei giannizzeri "Bassa Selim lebe lange".

Nell'ultima parte anzitutto una ripresa della grande lirica del primo Ottocento con la Norma di Bellini (Ouverture e il duetto per soprano e mezzosoprano "Mira, o Norma"), in ricordo dell'"Omaggio a Verdi e Bellini" dell'8 luglio 2001, allora diretto da Giancarlo Andretta. Il gran finale è stato riservato a Puccini con "Recondita armonia" per tenore, "Vissi d'arte" per soprano e ancora per tenore "Lucean le stelle" (un tentativo di invocarle contro la pioggia?).

 

Pubblico entusiasta

Ottima la performance dell'Orchestra del Teatro Olimpico che ha brillato dall'inizio alla fine per la compattezza e l'intensità del suono, non solo nell'esecuzione delle tre grandiose Sinfonie-Ouvertures, ma anche nel dialogo sempre armonico con i Pueri Cantores nei brani corali e con i tre solisti, accolti dal pubblico con entusiasmo crescente e applauditi con particolare calore nelle arie pucciniane (la soprano Di Filippo in "Vissi d'arte" e il tenore Formaggia in "Lucean le stelle" e "Recondita armonia") e in quella verdiana della mezzosoprano Lyamina "Stride la vampa". E la standing ovation che alla fine ha ampiamente gratificato organizzatori e interpreti, si è felicemente conclusa con il canto corale dell'inno Fratelli d'Italia nel quale sono stati coinvolti anche gli spettatori, in vista delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

Sempre affascinante, come per le passate edizioni, la conduttrice Sara Pinna che della serata, sapendo gestire anche i "capricci" del tempo, ha ricamato il tessuto connettivo con essenziali note introduttive e puntuali commenti. Applaudito anche il suo "Arrivederci al VIVA VERDI 2011".

 

nr. 26 anno XV del 10 luglio 2010

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