NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Campo Marzo? È una Casbah del crimine!

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Campo Marzo? È una Casbah del crimine!

A suo parere un servizio come quello svolto in passato dalle Pantere sono davvero un costo inutile?

Dal Lago: «Il costo è utile o inutile a seconda che il Comune se lo posso permettere e a seconda della reale funzionalità; ripeto anche che le Pantere possono aggiungere sicurezza nel senso che altri occhi si sommano e altre segnalazioni si rendono possibili. In quest'ottica, di aumentare cioè il controllo e la vigilanza sull'aerea, deve essere vista la volontà della Lega Nord di far riferimento in via aggiuntiva anche ai cittadini volontari per la sicurezza».

Franzina: «Le pantere costavano molto poco e facevano molto. Possono esservi anche altre soluzioni, l'importante è che l'area ritorni sicura ed a disposizione dei cittadini, bambini, anziani, donne, in primis».

Filippi: «Ripeto che il servizio delle Pantere era professionale e competitivo quindi non inutile; va anche detto che poi le indicazioni di come svolgere il servizio arrivavano dall'assessore competente, quindi occorre valutare il tutto tenendo conto anche delle indicazioni date a suo tempo».

Guaiti: «Sicuramente "le Pantere" hanno sortito l'effetto mediatico del fare solo per fare vedere all'opinione pubblica che la precedente Amministrazione aveva trovato la soluzione al problema. Sicuramente la convenzione ha tolto risorse dal bilancio e quindi fondi per incentivare i turni di lavoro degli operatori di polizia locale a servizio della nostra città».

Sorrentino: «La responsabilità della Giunta Variati di non aver procrastinato il servizio delle Pantere è gravissima. Durante la passata Amministrazione, era stato garantito ai Vicentini l'uso del parco, grazie ad un controllo attento e continuo dei privati che aveva incontrato il plauso incondizionato di tutti. Oltre tutto, la sinergia con la Polizia locale aveva funzionato in modo perfetto. Viene da sorridere a pensare come questa Giunta gestirebbe un domani il cosiddetto Parco della Pace!».

E che ne pensa della volontà della Lega Nord di presidiare con cittadini (o ronde) l'area?

Franzina: «È una extrema ratio. Ma quando il pubblico non funziona, il cittadino si sente motivato ad agire personalmente. Se vi sarà la necessità, il PdL non si sottrarrà ad una azione forte volta a intervenire in difesa degli inermi cittadini di Vicenza. Ci metteremo la camicia azzurra ed andremo a pretendere il rispetto della legalità».

Filippi: «Quanto alle ronde, esse rappresentano una legittima e lodevole iniziativa "dal basso" nata per manifestare con i fatti un disagio popolare circa la necessità di maggiore sicurezza, necessità spesso assecondata dalle chiacchiere e poi mai concretizzata nemmeno in parte con i fatti. La Lega ha deciso di dare voce attraverso i fatti ai cittadini. Se il concetto ancora non è chiaro a qualcuno lo ripeteremo fino alla nausea e torneranno le ronde». 

Guaiti: «Le attività di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali sono e devono rimanere d'esclusiva competenza delle forze di polizia, statali e locali. La vigilanza può anche essere effettuata da persone volontarie che hanno a cuore la città ed i suoi cittadini. Comunque il personale per l'eventuale vigilanza del territorio, a mio avviso, andrebbe ricercato ed implementato fra coloro che hanno fatto parte e/o fanno parte delle forze dell'ordine, e pertanto graditi anche dalle autorità di Pubblica Sicurezza preposte al controllo, prevenzione e repressione, in ragione del fatto che come mentalità conoscono già gli ambiti di intervento e quindi possono gestire la normalità allertando le forze dell'ordine solo nei casi di effettiva necessità. L'amministrazione dovrebbe studiare come gestire il servizio (polizza assicurativa) e quante risorse a loro dedicare, privilegiando la forma di mero volontariato».

È un'area che attraverso la rivitalizzazione pensata dalla giunta di centrosinistra può "gestire" se stessa o serve anche un controllo più attivo delle forze dell'ordine?

Franzina: «La rivitalizzazione "culturale" è fallita non perché non fosse giusta, ma perché se non accompagnata da una severa azione di repressione della delinquenza non raggiunge lo scopo. Parafrasando un broccardo del monetarismo "le persone cattive scacciano quelle buone"».

Filippi: «Io sono per una presenza delle forze dell'ordine o private o pubbliche, ma che ci sia una presenza!».

Sorrentino: «Non si può e non si deve mai confondere l'aspetto culturale e quello di ordine pubblico. Il primo può affermarsi e deve essere valorizzato quando esistono le condizioni per una fruizione del servizio. Ma Variati è il re dell'effimero. E quindi pensa solo a gettare un po' di fumo negli occhi. I problemi intanto restano».

Guaiti: «Le manifestazioni che si svolgeranno aiuteranno la cittadinanza a riappropriarsi del parco cittadino rendendolo di per sé patrimonio comune e quindi intrinsecamente più sicuro. Affiancato a ciò serve senz'altro una puntuale vigilanza perché solo con una costante presenza sul territorio si potrà garantire sia un'efficace azione preventiva volta a prevenire atti criminosi che una maggior tutela del Parco stesso. Ricordo a tutti che Campo Marzo si trova alla vista di tutti i turisti che al loro arrivo alla stazione ferroviaria si fanno una prima impressione della città».

Dal Lago: «Difficile che un'area possa per così dire gestire se stessa, anche quando si tratta di un'area così scoperta e relativamente bene esposta ad una visuale tutto sommato libera da parte di chi ha l'incarico di sorveglianza; le iniziative di promozione nel parco possono ovviamente contribuire a bonificare, ma certo non possono risolvere il problema delle ore in cui non sono previste attività; per quanto riguarda la forze dell'ordine, compatibilmente con i compiti di istituto, si può dire che il loro controllo è già attivo».

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