Il comandamento principale del Pum sarà la sostenibilità ambientale, per ottenere in contemporanea sia un miglioramento della mobilità dentro Vicenza sia una limitazione degli effetti inquinanti del traffico. Una linea che condivide e realmente attuabile?
Maurizio Franzina, capogruppo PdL: «Si, la linea è condivisibile. Solo che le contraddizioni del Pum porteranno ad un aumento dell'inquinamento ed a un peggioramento della mobilità. Per il centro storico le scelte contenute nel Pum sono devastanti».
Claudio Cicero, ex assessore alla Mobilità e consigliere della lista Cicero 360 gradi: «Sulla sostenibilità ambientale nulla da dire anche perché nei miei 8 anni da assessore l'ho attuata regolarmente mettendo in atto una serie di iniziative per migliorare la viabilità e concentrandomi da subito sui nodi congestionati del traffico, fluidificando il traffico da tutti ritenuto, qualche volta a torto, fonte esclusiva di inquinamento. Chi non conosce il funzionamento dei veicoli a combustione interna, di fatto ignora che un veicolo inquina molto di più quando sta fermo che quando è in movimento. Basta questa considerazione per capire che i veicoli devono star fermi il meno possibile. Certo bisogna fare i conti con la "portata" delle strade e il numero dei veicoli che le percorrono, senza che questo voglia dire necessariamente stop alle auto. Parallelamente vanno implementate le piste ciclabili, che ricordo averle implementate di ben 14 Km durante il mio mandato, seguendo le linee guida votate all'unanimità dal consiglio comunale del 2001. Non c'è molto da inventarsi, basta attuare quanto già approvato, ben 140 Km di piste ciclabili di cui una parte già realizzata. Non bisogna dimenticarsi altresì, delle corsie preferenziali per i bus, di cui non vedo cenni, e che danno loro sì, un vantaggio al mezzo pubblico rispetto al mezzo privato, abbassando inevitabilmente i costi di produzione, a tutto vantaggio della ottimizzazione del servizio pubblico stesso, anche perché la loro realizzazione ha costi assolutamente accessibili».
Le azioni concrete che ci si può aspettare a partire dalla fine dell'anno prossimo riguardano l'uso integrale di bus ecologici per il trasporto pubblico Aim e l'assegnazione di bus di piccola portata per le linee dentro il centro storico: ma chi sono i soldi per finanziare questa politica?
Franzina: «Credo che tutto il Pum sia un libro dei sogni. E soprattutto che rispetto al trasporto pubblico la gara bandita dalla Regione cambi tutto. Nel Pum la parola sinergia con la Provincia e con Ftv non compare, ma il futuro è quello. Il comune invece va avanti come se nulla fosse e spreca altri 100.000 euro».
Cicero: «Condivido la scelta dell'uso dei bus ecologici, anche perché è stata una delle priorità che da assessore ho imposto con l'acquisto di numerosi bus alimentati a gas GPL, arrivando ad oltre il 34% del parco circolante. Per quanto riguarda il centro storico sono convinto che i mezzi debbano essere a trazione elettrica, proprio per rispettare maggiormente il contesto in cui essi operano. Nota dolente rimangono i finanziamenti che languono in questo periodo di ristrettezze economiche dei Comuni e delle Regioni, ma sono convinto anche che con una progettazione oculata e innovativa al di fuori dei soliti schemi, si possa partecipare a bandi ministeriali dedicati, che faciliterebbero l'attuazione di queste ipotesi».