NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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A Villa Pisani, a Bagnolo di Lonigo, intervista sulla mostra a Francesca Pola

di Maria Lucia Ferraguti

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A Villa Pisani, a Bagnolo di Lonigo, intervista su

MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma

Il comunale museo romano MACRO, la cui nuova ala è progettata da Odile Decq ed è stata recentemente presentata in anteprima in contemporanea con il MAXXI, il nuovo Museo nazionale delle arti del XXI secolo, realizzato da Zhaha Hadid, costituisce un nuovo modello di museo dedicato all'arte contemporanea presente nella città eterna. Nato negli spazi industriali delle scuderie della Birreria Peroni si presenta, anche attraverso i suoi nuovi spazi, quale richiamo sfaccettato per la contemporaneità. Qui si precisano gli obiettivi del direttore, Luca Massimo Barbero e del curatore Francesca Pola, arricchiti da una selezionata e attiva presenza di collaboratori: qualificarsi come museo finalizzato ad essere per molte persone, secondo progetti creativi mirati. Il museo è arricchito da una collezione permanente di opere dalla fine degli anni Cinquanta all'attualità, di artisti italiani ed internazionali. Il suo fine è di presentarsi da polo di attrazione attraverso le diverse espressioni dell'arte contemporanea. Un museo quindi come reale laboratorio dell'immagine e casa aperta, dove il visitatore è stimolato alla curiosità. Un museo capace di testimoniare novità proposte secondo una variegata scelta di nomi di artisti dalla notorietà non altisonante, articolato sull'intento di non presentarsi solo con finalità espositive, ma anche in modo significativo di educare il pubblico al contemporaneo, sottolineando la presenza un programma didattico, mettendo in risalto rassegne trasversali, ricognizioni critiche, organizzate seguendo i filoni centrali della contemporaneità, come testimonia, tra gli altri, il progetto di "MACROradici del contemporaneo".

 

Villa Pisani Bonetti - Bagnolo di Lonigo -Vicenza

«Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo, progettata da Andrea Palladio a partire dal 1541, data del ritorno dal suo primo viaggio a Roma, e realizzata fra il 1544 e il 1545, è forse l'opera più rappresentativa del periodo giovanile della sua attività. Con essa inizia la gloriosa collaborazione del Palladio con la Serenissima....». «Ispirata alla monumentalità della Roma imperiale, Villa Pisani rappresentava l'affermazione del potere di Venezia sulla terraferma: la dimora rappresentativa e vivibile nello stesso tempo, controllava il territorio agricolo circostante, mentre la posizione sul fiume la collegava alla Serenissima per i trasporti di persone e di merci. Secondo il progetto originale, la Villa doveva avere infatti due facciate principali: la prima verso il fiume, ancora integra, e l'altra rivolta verso la campagna, parzialmente incompiuta».

L'idea che architettura antica ed arte contemporanea possano trovare una loro fusione, ha una sua precisa dimensione nella villa palladiana, in territorio veneto. Villa Pisani, «oggi in perfetto stato di conservazione grazie all'opera dei proprietari precedenti ed attuali» ospita secondo il progetto Arte Contemporanea a Villa Pisani, coordinato da Luca Massimo Barbero, la mostra Bruno Querci - David Tremlett, a cura di Francesca Pola. Il progetto, avviato dal 2007, è stato reso possibile per l'interesse profondo di Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti, collezionisti d'arte contemporanea e attuali proprietari della Villa. Il programma, già con quest'anno alla quarta edizione, riflette l'idea di realizzare altre forme di questa realtà tra le diverse ville della regione.

 

Bruno Querci - David Tremlett

In dialogo con l'identità strutturale dell'edificio nascono le opere di Bruno Querci (Prato, 1956), che interviene con lavori inediti di grandi dimensioni nel grande salone centrale e nella cantina con mattoni a vista: in essi, il vibrante e intenso accostamento di bianco e nero crea fasce luminose pulsanti, orizzontali e verticali, che sottolineano e traducono le privilegiate direttrici originanti, planimetriche e architettoniche, di Villa Pisani.

David Tremlett (Sticker, Inghilterra, 1945) realizza in questa occasione un grande "wall drawing" nella Torre Nord, uno degli ambienti a lato della luminosa loggia della facciata principale: attraverso dinamiche campiture ondulate di colore steso con le mani, l'artista rende l'architettura presenza tattile e concreta, autenticamente vissuta, coinvolgendo il visitatore in una danza fluente di forme, cromie e spazi. L'artista presenta inoltre, in forma di disegni e progetti, alcune ulteriori ipotesi creative pensate per questo medesimo luogo.

La mostra rende il visitatore un vero e proprio ospite in una casa nella quale le opere di Querci e di Tremlett si integrano con la Villa, così come i lavori nati negli anni precedenti dal dialogo stabilito con questi spazi da altri sei artisti internazionali, quali Nelio Sonego e Michel Verjux (2007), Igino Legnaghi e François Morellet (2008), Alan Charlton e Riccardo De Marchi (2009). Alcune delle opere esposte sono ad oggi ancora parte della Villa e del parco, concepite per essa e inserite armoniosamente nell'intero complesso.

 

nr. 31 anno XV del 4 settembre 2010

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