NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il caso Arzignano, quando ad intervenire è la comunità straniera

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Il caso Arzignano, quando ad intervenire è la comu

Perde il lavoro, comincia una vita da vagabondo, con episodi di ubriachezza violenta che preoccupano sempre di più. Lui è un extracomunitario ghanese, sorpreso più volte dalla polizia locale di Arzignano a molestare persone e all'accattonaggio: per la prima volta nel vicentino e nel veneto a rispedirlo a casa, ad Accra, è la comunità ghanese stessa, stufa di questa persona che con i suoi comportamenti li metteva in imbarazzo, con tanto di biglietto pagato e accompagnamento in auto sino all'aeroporto.

Per gestire al meglio il caso, destinato a fare scuola in Veneto ed in Italia, l'Assessorato ai servizi sociali di Arzignano, qualche tempo fa aveva preso contatti con la rappresentante della Chiesa Pentecostale Ghanese. Dall'opera congiunta è scaturita un'importante e delicata attività di convincimento che ha portato l'interessato a lasciare volontariamente il territorio italiano per il suo rientro definito in patria presso la famiglia di origine.

E così il 4 agosto con volo aereo Roma - Accra (pagato dai connazionali della Chiesa Pentecostale) è tornato in Ghana, risolvendo una situazione delicata prima di tutto per se stesso e poi per la normale convivenza della comunità arzignanese.

«Anche in questa occasione - commenta l'Assessore alla Sicurezza Enrico Marcigaglia - il Comando di polizia locale ha saputo agire con piena fermezza ed umanità, dimostrando una notevole capacità a gestire le varie problematiche di ordine pubblico e di ordine sociale che investono la nostra comunità».

L'assessore ha anche ringraziato la signora Florence, che in qualità di rappresentante della comunità ganese ha dimostrato grande disponibilità e collaborazione nel risolvere questo difficile caso umano.

Sarkozy dunque fa scuola anche da noi?

«Da questa esperienza, e grazie alla grande collaborazione della comunità ganese, come assessore alla sicurezza ed immigrazione, voglio lanciare un messaggio -spiega Marcigaglia- affinché, le diverse comunità etniche presenti nel nostro territorio, diventino responsabili e garanti del buon comportamento dei loro connazionali, in modo da poter meglio valorizzare ed apprezzare i tanti cittadini stranieri onesti che sono qui per lavorare e comportarsi bene».

nr. 32 anno XV dell'11 settembre 2010

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