NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Inaugurata “A tavola con Merlin Cocai” la ventesima rassegna dei ristoranti “Macaronici”

A Campese il presidente del collegio dei ristoratori, ha insignito dell’incoronazione il prof. Bernardo Perini, che ha insegnato per tanti anni all’Università di Padova, ed è uno dei più grandi cultori di Teofilo Folengo

di Gianni Giolo
giolo.giovanni@tiscali.it

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Inaugurata “A tavola con Merlin Cocai” la ventesim

Si è inaugurata a Campese, nei pressi di Bassano del Grappa, nel monastero di Santa Croce, dove il grande poeta del '500, autore del poema macaronico il Baldus, Teofilo Folengo, è morto nel 1544, la ventesima rassegna 2010 "A tavola con Merlin Cocai" del Macaronicorum Ristoratorum Baxaniensium Collegium, di cui è presidente Otello Fabris. Come ogni anno si è proceduto alla cerimonia dell'incoronazione del busto del poeta e quest'anno il grande onore è stato conferito al prof. Bernardi Perini che ha insegnato per tanti anni letteratura latina all'Università di Padova ed è uno dei più grandi cultori di Teofilo Folengo. Il "Chaos in cucina" è il titolo inquietante di questa ventesima rassegna che da vent'anni si propone di ricordare il poeta macaronico, intellettuale benedettino che fu tra i protagonisti del Rinascimento europeo. La fonte di ispirazione per i menù della rassegna proviene da una sua opera - pochissimo conosciuta - il "Chaos del Triperuno", stampata a Venezia nel 1527 e riprodotta recentemente in edizione anastatica dagli Amici di Merlin Cocai. Parte importante delle narrazioni di questo curiosissimo e sconcertante testo è ambientata nella "Schlaraffenland", ossia nel regno della crapula e della pigrizia, quello del nostrano Paese di Cuccagna.

Ars lecatoria

Mentre ne descrive i paesaggi, tra fonti di moscatello e malvasia, fiumi di latte e valli di lasagnette il poeta in realtà fa l'esaltazione di valori opposti a quelli legati all'Ars lecatoria, ma tant'è: il pubblico dei merliniani ne fa ipocritamente la lettura che gli garba, attratto dai numerosissimi richiami enogastronomici, tanti da riempire una rassegna di undici succulente serate, ambientate in altrettanti ristoranti dell'Alto Veneto che hanno il loro epicentro a Campese, dove è sepolto il poeta, "in altro che nel formaggio", bensì nella cappellina a destra dell'altar maggiore della chiesa benedettina della Santa Croce, a lui riservata. È la letteratura cucaniense a guidare quindi i menù che verranno presentati, con una rapsodia solo apparentemente caotica di sapori, che trovano le loro radici nella più illustre tradizione rinascimentale.


Serate enogatronomiche

Mercoledì 29 settembre a Villa Razzolini Loredan (Asolo) si terrà il convito preparato da Pietro Pusceddu, a base di lombi di cinghiale arrostiti e lasagnette allo zafferano. Venerdì 22 ottobre, a Villa Ca' Amata (Castelfranco Veneto), il convito sarà allestito da Giuseppe Agostini e i garzoni del teatro dei Sapori, con menù a base di cervo allo spiedo, sapore negro, secondo la Doctrina Cosinandi XIV.

Domenica 14 novembre, presso il ristorante Il Pioppeto, Sacro Cuore di Romano d'Ezzelino, si terrà l'agape merliniana alla romanesca preparata dal maestro Sergio Dussin con menù a base di polpe di petto di cappone stillato, fagioli di Pietro Valeriano, canonico lateranense, stufati con senape, ricetta tratta dal De honesta voluptate et Valetudine del Platina, bibliotecario vaticano. Venerdì 26 novembre a Villa Damiani Trevisani, a Campese, si terrà il convito preparato da Emilio Trevisani, con menù a base di "rostizzana super brasas", funghi e salsa verde.

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