NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Un colosso dalle ruote d’argilla?

di Tommaso Quaggio

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Un colosso dalle ruote d’argilla?

Il presidente di Aim Roberto Fazioli non ha nascosto la volontà di trovare un accordo sulla questione e con la sua proverbiale schiettezza spiega il motivo di tanta attesa prima di sedersi attorno ad un tavolo e dialogare sul futuro insieme delle due società. «Il motivo è solo politico - incalza il numero uno della multiutility - io sono pronto, sono stato io stesso a dire che entro ottobre si potrebbe già fare tutto. Aim Mobilità è in pareggio da due anni, e di certo non ci sono ostacoli da parte nostra per creare una nuova società che anche rispecchi in percentuale quelle di Svt. Il mio auspicio è che si apra un tavolo tecnico vero e che sappia affrontare bene la questione, fino ad ora tutti i contatti sono stati blandi e senza soluzioni. Dico anche che io non affronto le strategie di una società con l'orologio sotto il naso, serve responsabilità prima di fare qualunque passo: di certo Aim Mobilità e Ftv hanno problemi comuni come la questione sindacale e doppioni che se cancellati daranno dei risparmi. Quindi un unico soggetto affronterebbe meglio le cose. Prima di fare delle scelte definitive dobbiamo tutelare gli investimenti e i lavoratori. Per questo visto che la gara regionale molto probabilmente subirà uno slittamento di un anno c'è tutto il tempo per fare il punto intorno alla questione. Il bando della Regione sono certo che non sarà pronto prima del prossimo anno, ci sono vari problemi da affrontare prima: in primo luogo dal punto di vista dei regolamenti comunitari, e poi su finanzianti regionali che non sono ancora stati decisi. Poi non credo che si intervenga prima dell'approvazione del Piano Urbano della Mobilità che Vicenza sta per approvare». Ma sulla questione c'è anche un terzo interlocutore con cui le due aziende dovranno fare i conti ovvero i sindacati che recentemente sono tornati alla carica.
«La fusione tra Aim mobilità e Ftv è un problema politico - ha spiegato il coordinatore Mobilità Filt-Cgil Vicenza D'Angelo Massimo - Basta prendere in giro i lavoratori, gli studenti e gli utenti in generale. Il Presidente di Aim si è espresso in maniera positiva "la fusione si ha da fare". L'Assessore Provinciale ai trasporti Cristiano Sandonà invece nicchia e dichiara: chi pagherà il rinnovo del parco macchine di Aim vista l'entità della cifra che inevitabilmente sarà molto alta dal momento che l'azienda di trasporto del Comune dovrà mandare in pensione molti mezzi? Nel frattempo tutti sembrano ignorare cose molto importanti e che la nostra Organizzazione sindacale denuncia da anni. La Regione ha individuato per la Provincia di Vicenza in prossimità delle gare un unico bacino sia per il trasporto urbano che extraurbano. In questo territorio manca da lustri un piano territoriale sulla mobilità. La Società Trasporti Vicentina costituita tre anni orsono che doveva essere il volano per la costituzione della grande azienda del trasporto pubblico provinciale non ha partorito nulla. Nelle due aziende i livelli della qualità del lavoro, della sicurezza si sono abbassati e i salari, particolarmente quelli dei neo assunti sono vertiginosamente diminuiti. Ad oggi sono aperte due grandi vertenze, una riguarda i lavoratori inerenti alle problematiche già citate e l'altra riguarda gli studenti, i maggiori utenti, perché contestano l'alto costo dei biglietti e degli abbonamenti, un mancato coordinamento tra le aziende e i dirigenti scolastici sugli orari e rivendicano di poter viaggiare meglio e in tempi più congeniali. In questo marasma generale le amministrazioni di Comune e Provincia proprietarie delle due aziende più volte sollecitate da noi (l'ultima richiesta d'incontro è freschissima) tacciono, quasi disinteressati alla cosa, scaricando spesse volte le responsabilità alle aziende. Noi siamo a ribadire che la scelta è politica. È la politica. Conclude D'angelo - che si deve far carico di incentivare l'apertura di un confronto e di un dialogo propositivo tra le diverse aziende operanti nel settore. Questa nuova azienda dovrebbe essere partecipata anche da tutte le attività che permettano un rendiconto economico (come la sosta) e una potenzialità d'attività lavorative per terzi (le officine) in un'ottica d'autofinanziamento da dedicare all'innovazione tecnologica, agli investimenti, agli acquisti d'autobus ecologici che sono necessari all'attività nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Riteniamo poi necessario che l'integrazione dei vettori come da noi delineato non deve prevedere costi aggiuntivi utilizzando aree diverse, che non facilitino l'interscambio e quindi per quanto ci riguarda lo scalo merci ex-FF.SS e l'area FTV dovrebbero restare un'area dedicata all'interscambio fra gomma-rotaia, gomma-gomma potenziando lo scambio auto-servizio collettivo strategicamente indispensabile alla riuscita di una valorizzazione del trasporto collettivo. Partiamo da queste banali proposte e apriamo un confronto di fattibilità».

nr. 34 anno XV del 25 settembre 2010

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