NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Ex Giusti via ai lavori: nasce il polo delle associazioni

Il progetto della amministrazione di centrosinistra prende corpo: prende corpo il progetto delle tre cittadelle del sociale, cultura ed ex combattentistiche

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Ex Giusti via ai lavori: nasce il polo delle assoc

Un polo delle associazioni alla ex scuola Giusti, il progetto della amministrazione comunale diventa realtà: i lavori nell'ex istituto scolastico sono infatti finalmente partiti e i locali che ospiteranno circa 40 associazioni vicentine sono un cantiere aperto, con gli operai di AIM Valore città che stanno impegnandosi a fondo per consegnare a tempo di record l'immobile. Entro un paio di settimane è prevista la ultimazione della ristrutturazione che riguarda la messa in sicurezza del tetto dell'immobile, la sistemazione delle pareti più rovinate, le tinte, la sistemazione dei bagni e delle parti comuni, corridoi e scale. Alcune associazioni sono già dentro e collaborano nell'opera di ristrutturazione. Il polo delle associazioni sta così per partire. «Siamo soddisfatti -commenta Massimo Pecori, neo assessore al Patrimonio- Al bando hanno partecipato sessanta associazioni. Ben quaranta hanno avuto il loro spazio, le altre 20 si sono associate ad altre, per cui sono tutte a posto quelle che hanno fatto domanda». Tutto a posto quindi? Sembrerebbe di sì anche se poi la minoranza di centrodestra ha criticato le intenzioni della maggioranza.

Pecori, quale è lo stato di salute del patrimonio comunale? È vero che molti immobili si trovano in uno stato quanto meno non ottimale se non piuttosto degradati?

«Bisogna fare un distinguo: il capitolo di bilancio che viene destinato alla manutenzione dei siti comunali è veramente ridotto al lumicino. Per quest'anno possiamo concederci solo interventi minimi di messa in sicurezza delle strutture soprattutto scolastiche. Alcuni immobili poi sono destinati alla alienazione con un bando che, lo ricordo, è scaduto il sette di ottobre. Questi immobili la amministrazione comunale non ha alcun interesse a metterli a posto. Faccio l'esempio della Rocchetta: lì inizialmente c'era un progetto che riguardava una cittadella universitaria, poi la sede degli alpini, poi si sa come è andata a finire e credo che questa sarà la linea che rimarrà anche per altri immobili comunali. Poi c'è l'altra questione per cui negli edifici del Comune abbiamo dato spazio al variegato mondo associativo che a Vicenza, come è noto, è molto ben presente. Questi sono immobili che abbiamo messo in sicurezza senza indugio nelle parti generali, poi le associazioni li sistemeranno. È un genere di intervento a cui teniamo molto, sinergie tra Comune e associazioni assegnatarie anche per sistemare gli immobili. Ovviamente chi ci ristruttura i locali avrà la possibilità di avere un canone agevolato rispetto agli altri. Ma mi pare una cosa ovvia».

La politica dell'assegnazione di sedi per le associazioni quali direttive seguirà sotto il suo mandato?

«Oggi non c'è più una gran domanda. La politica è nella massima disponibilità del Comune a trovare soluzioni per tutti quelli che ce lo chiedano. Attenzione massima, da parte nostra per dare assegnazioni a tutti, e che siano decorose. Dopo aver fatto una analisi sugli immobili liberi ci siamo impegnati nel metterli a disposizione delle associazioni il prima possibile. Faccio l'esempio della ex scuola Giusti, dell'ex ufficio leva e delle sedi delle ex circoscrizioni dedicate appieno al mondo delle associazioni; una idea lungimirante che ha risolto la domanda a Vicenza. Questo perché noi vogliamo assolutamente favorire l'associazionismo per dare a tutti la possibilità di un luogo dove ritrovarsi. Le associazioni del sociale, ex combattentistiche, sportive, non bisogna dimenticarlo, contribuiscono alla ideazione e realizzazione di avvenimenti importanti per la città ed è un contributo eccezionale per Vicenza che dà frutti di grande partecipazione e che quindi merita la massima considerazione da parte di chi amministra. Altra cosa che caratterizza l'impostazione di questo progetto è la creazione di veri e propri poli, cittadelle, delle associazioni. In via Arzignano trovano spazio associazioni ex combattentistiche e di arma. La Giusti rappresenta un polo delle associazioni che operano nella solidarietà e utilità sociale. Zona barche invece ha iniziato a profilarsi come polo della cultura. E una idea vincente mettere realtà simili vicine, è una opportunità anche per loro perché possono interagire tra loro per offrire un miglior servizio».

C'è una carenza effettiva di assegnazioni rispetto alla domanda?

«Direi proprio di no, anzi, il problema che in passato si era evidenziato in modo netto ora sta assumendo i connotati di una normale routine. Siamo venuti incontro alle esigenze delle associazioni e a dimostrarlo vi sono i numeri. Alla Giusti abbiamo 27 assegnazioni per una quarantina di associazioni; in via Arzignano 8 associazioni. Alla Giusti ancora 5 spazi da assegnare, 2 in via Arzignano. Si completa lo spazio nella totalità delle richieste, dunque».

Che tipo di indicazioni e criteri seguite nell'affidare le sedi comunali alle associazioni?

«Criteri approvati dalla giunta comunale, come l'oggetto sociale, poi, se si tratta di una onlus, di associazioni senza scopo di lucro, le caratteristiche varie. Dopo queste priorità, se ve ne sono altre ed abbiamo ulteriori spazi, li assegniamo a loro, ma pagano di più di canone».

Il piano delle alienazioni prevede anche la vendita di alcuni preziosi immobili come l'ex scuola Giusti, l'ex Fiera padiglioni di Contrà Mure Porta Nova, l'ex Caserma della Guardia di Finanza, Complesso Aim San Biagio e così via. Un sacrificio necessario?

«In questo momento l'immobile che ospitava la Caserma della Guardia di Finanza stiamo provando a venderlo perché il Comune ha bisogno di far quadrare i conti e qualcosa dobbiamo fare per raccogliere cassa e girare i soldi ad altre esigenze della città. Aim- San Biagio: una parte verrà ceduta ad Aim, una parte dedicata all'ampliamento del Park Carmini per riqualificare corso Fogazzaro e i negozi del centro, come ci hanno più volte chiesto i commercianti; si deve creare una trade d'union tra corso Fogazzaro e le altre vie. Estendere il concetto di centro storico. L'ampliamento del park è fondamentale».

Non tutto è ancora sistemato ad hoc, ma le associazioni che sono rimaste fuori troveranno spazio sempre alla ex Giusti ed in altre realtà immobiliari del Comune. Al momento la domanda è ampiamente soddisfatta, secondo Pecori. «Si è creato un vero e proprio polo e questo permette anche di dare risposte concrete ai cittadini. Quanto pagano dipende da se sono o no a scopo di lucro. Il canone mensile dipende dai metri quadri e dall'oggettivo tipo di attività svolgono».

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