A suscitare tanto interesse sarebbe stato più che sufficiente anche la sola Biennale di Architettura i cui dati statistici (46 gli invitati, tra studi, architetti, ingegneri e artisti da tutto il mondo e 53 le partecipazioni nazionali di cui per la prima volta quelle di Albania, Regno del Bahrain, Iran, Malesia, Repubblica del Ruanda e Thailandia) ancora una volta sono chiara espressione dell'importanza davvero unica di questo appuntamento biennale veneziano. E vi sono coinvolti non solo le sedi ormai storiche dei Giardini e dell'Arsenale ove si trova anche il rinnovato e ampliato spazio dedicato all'Italia, ma anche vari palazzi ed edifici del centro storico, di Mestre (con il New Museum for a New City) e delle isole che in tale circostanza possono essere scoperti dal pubblico anche per la suggestiva bellezza delle loro strutture architettoniche. Di notevole interesse, nei Saloni Marco Polo dell'Hotel Danieli in Riva degli Schiavoni, è stata (fino al 9 settembre) anche la mostra Le cattedrali del vino. L'incontro di due culture che, dedicata ad alcune importanti cantine progettate e realizzate negli ultimi anni, probabilmente nei prossimi mesi sarà ospitata nell'appartamento realizzato da C. Scarpa a Vicenza alla Biblioteca Internazionale "La Vigna".
La nuova Biblioteca della Biennale
Com'è ormai consuetudine, anche questa edizione è stata ed è arricchita da 20 eventi collaterali, organizzati da enti e istituzioni internazionali in varie sedi a Venezia e fuori Venezia. Una novità di questa edizione è soprattutto la grande Biblioteca della Biennale - Archivio Storico delle Arti Contemporanee che, interessante anche per il nuovo e funzionale criterio di distribuzione dei materiali su tre livelli, per oltre 800 metri lineari di scaffalature, in un'ala completamente ristrutturata (di 1400 mq con una sala di lettura di 350 mq) del Padiglione centrale dei Giardini, messa a disposizione permanentemente dal Comune di Venezia, ospita 130.000 volumi di cui 70.000 cataloghi di mostre e 3.500 periodici.