NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il rugby raddoppia: resta al Dal Molin e a giorni via ai lavori a S. Agostino

L'assessore allo Sport Nicolai croce e delizia: “In via S. Antonino rimane il rugby che avrà anche il nuovo stadio per i Rangers, ora spero che i lavori abbiano inizio”. Sarracco: “Basta rinvii”

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Il rugby raddoppia: resta al Dal Molin e a giorni

Il Rangers Rugby Vicenza nasce nel 1974 come associazione sportiva dilettantistica, cioè senza fini di lucro e basata sul volontariato di soci e collaboratori e gioca attualmente in serie C. I colori ufficiali sono quelli della città: il bianco e il rosso. La sede si trova in via S. Antonino, nei pressi dell'aeroporto civile di Vicenza e l'impianto dove giocano i Rangers - intitolato ad Angelo Gobbato, uno dei fondatori del club - conta tre campi regolamentari, oltre agli spogliatoi, le tribune, una palestra, la club house, la segreteria e i magazzini per le attrezzature. Ed ecco il punto. Questo ad oggi, perché nei progetti della amministrazione comunale il rugby dovrebbe traslocare a Sant'Agostino, abbandonando l'area contigua al Dal Molin in seguito all'allargamento della Caserma degli americani. Ma proprio qui sta il problema, perché, a dire il vero, proprio nelle vicinanze della struttura dedicata al rugby troverà spazio il promesso parco della città. E a questo punto una domanda sorge spontanea. Che senso ha traslocare il rugby quando potrebbe integrarsi alla perfezione con il nuovo polmone verde che si verrà a creare in loco?

«Sant'Agostino è una area sportiva individuata che ovviamente partirà quando sarà finalmente realizzato il campo da gioco. Ora vi sono motivi tecnici che bloccano l'inizio dei lavori e devo dire che comincio a stufarmi. Mi sto adoperando in mille modi per superare questi ostacoli e spero che, a breve, finalmente, l'iter realizzativo si sbloccherà. Contiamo in un paio di anni di dare a Vicenza la nuova struttura. Detto questo, però è anche chiaro che il rugby può e deve rimanere anche in via S. Antonino».
L'assessore allo Sport Umberto Nicolai come di sua natura non la manda a dire, ma le cose le spiega chiare senza ombra di fraintendimenti o di ripensamenti vari. Non una, dunque, ma due strutture per il rugby avrà Vicenza, e, l'assessore, se da un lato riesce a malapena a contenere l'arrabbiatura per i lavori che non partono a Sant'Agostino, dall'altra spiega come il nuovo parco della città lo si dovrà anche «riempire con lo sport e non solo con le chiacchiere».

Il via libera per l'inizio dei lavori per il polo sportivo a Sant'Agostino è già stato dato dalla Conferenza dei Servizi cittadina, ma ad oggi è ancora tutto fermo. La prima tranche dei lavori prevede «la costruzione di due campi - uno da gioco e uno da allenamento - della tribuna e degli spogliatoi». Fin qui il bando, che scadeva il 16 febbraio 2010, anche se ora non è possibile stabilire quanto ci vorrà per completare i primi lavori; sicuramente non entro il 2011 (è previsto un tempo di 371 giorni per l'esecuzione del progetto), forse per l'inizio della stagione 2012-2013.

«Non ho nessuna intenzione che vadano via dall'aeroporto -puntualizza inoltre Nicolai- L'utilizzo del nuovo parco deve essere integrato con le attività sportive. Il Rugby Vicenza ha già 400 iscritti, è una realtà che va rispettata e potenziata. Comunque per la fine dei lavori a Sant'Agostino ci vorranno circa due anni. Per cui nessuno si muoverà da via S.Antonino per questo lasso di tempo, fino a quando cioè non si sblocca la situazione. Ma per quanto mi riguarda, ed è il mio pensiero, anche se condiviso pienamente dalla amministrazione comunale, noi la struttura esistente vogliamo mantenerla lì dove è. Ci sarà il campo di alto livello a Sant'Agostino. Per l'attività giovanile e di promozione, invece, l'impianto attuale va benissimo e lì rimarrà. Sarebbe assurdo ridurre questo movimento sportivo ora che sta crescendo». Secondo Nicolai, inoltre, il parco cittadino deve essere concretamente a disposizione dello sport: «Verde e sport nel parco della pace, questo è lo slogan giusto. Quest'area sconfinata, quasi una pampa, come la riempiamo? Ci vorranno milioni di euro da spendere per realizzarlo. Quindi dico sì al tennis, ok al rugby, alla equitazione, al tiro con l'arco, sì ad una cittadella anche sportiva. Dobbiamo fornire alla cittadinanza buoni motivi di approccio a quest'area verde. Quindi, il campo di via S. Antonino non si tocca. Verrà solo traslocata la attività agonistica di alto livello. A meno che la società Vicenza rugby abbia altre intenzioni. Vogliamo comunque che questo concetto sia chiaro».

All'inizio della stagione 2009/10 la società conta 306 atleti tesserati, 45 dirigenti, 22 fra tecnici e preparatori atletici (dati: novembre 2009), con almeno una squadra iscritta per ogni categoria agonistica prevista dalla Federazione Italiana Rugby (FIR), compreso il settore femminile. Tutti questi numeri - uniti a quelli dei soci, degli olds e dei collaboratori non tesserati - rispondono ad iniziative che fanno del Rangers Rugby Vicenza non solo la più importante realtà rugbistica della provincia, ma addirittura una delle prime in Italia, secondo i dati forniti dalla FIR.

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