NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il rugby raddoppia: resta al Dal Molin e a giorni via ai lavori a S. Agostino

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Il rugby raddoppia: resta al Dal Molin e a giorni

«I lavori dovevano cominciare questa settimana -spiega il presidente della società Sante Sarracco-L'altra settimana vi è stata la Conferenza dei Servizi. Si è bonificato il terreno, dopo che si era constatato un piccolo inquinamento; ora si passa alla assegnazione dell'area e si comincia a lavorare. Il primo stralcio prevede la realizzazione del primo campo da gioco, del campo di allenamento e le tribune. Poi il secondo campo di gara e strutture varie sono previste nel secondo stralcio, serve infine la struttura per il terzo tempo sulla quale ci stiamo attivando noi. Quale è il problema di S. Antonino? Non si sa di chi sarà, chi la gestirà questa area. Lì deve passare la tangenziale e lì devono essere realizzati i raccordi. Allora quale spazio utile rimarrà? In questa area sono state realizzate strutture che bisognerà rimuovere. Vi sarebbe tutto da rifare. Continuare ad operare sull'area del nuovo polo è una cosa, ripartire da zero è un'altra cosa. La Regione i soldi li ha dati per il rugby e la nuova struttura avrà poi bisogno di ulteriori finanziamenti. Può comunque rimanere come base di appoggio. Ora spero che i lavori partano velocemente, non sono tollerabili ulteriori rinvii».

D'altra parte quella del Rugby Vicenza è una realtà sempre più strutturata: «Gli impegni agonistici dei nostri tesserati comprendono non solo la partecipazione ai regolari campionati e ai tornei ufficiali, ma anche quella a test-match nazionali e internazionali, sia in Italia che all'estero -puntualizza Sarracco- Nel corso degli ultimi anni, infatti, le nostre squadre hanno affrontato a Vicenza numerosi test-match internazionali contro altrettante formazioni giovanili britanniche, e sono volate all'estero più di una volta (Irlanda, Francia, Portogallo). A queste attività vanno inoltre aggiunte quelle del rugby scolastico, la cui gestione è affidata alla Scuola Rugby Palladio, una struttura che nasce dalla sinergia di tre diverse società sportive della provincia di Vicenza: Rangers Rugby Vicenza, Rugby Alto Vicentino (Valdagno, Schio e Thiene), Valchiampo Rugby (Arzignano). Nel corso della stagione 2008/09 la Scuola Rugby Palladio ha consentito a quasi 10.000 studenti - maschi e femmine, dai 6 ai 19 anni - di giocare con la palla ovale a scuola e nel corso delle manifestazioni sportive che si sono disputate presso diversi impianti, tra cui la fase provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi di rugby».

L'opposizione punta il dito con le lentezze registrate nel far partire i lavori: «Possono davvero dire di essere stati fortunati, perché l'amministrazione Variati ha corso il rischio in modo irresponsabile di far finire sulla strada i tanti appassionati di rugby vicentini», afferma l'ex assessore all'Urbanistica Marco Zocca. «Noi avevamo definito il finanziamento nel 2007, circa un milione e mezzo, somma per realizzare i primi due campi e gli spogliatoi, metà a carico della Regione e metà del Comune; mentre il progetto a cura del privato è stato presentato l'anno dopo. Il ritardo è dovuto al fatto che da parte del centrosinistra allora all'opposizione si era presa una posizione nel voler introdurre anche una palestra nuova ad uso della circoscrizione. Cosa non di primaria importanza, vista la presenza lì vicino della palestra dei Ferrovieri. Naturalmente con Variati sindaco, si è portato avanti il ragionamento della palestra. Quindi rifatti i progetti, rivisti gli spazi, e così via. Non so se il progetto ad oggi abbia la palestra o no. Il ritardo è dovuto a tutto questo. Sono stati fortunati che alla fine tra l'accoglimento dello spostamento della base ad ovest invece che a est e il fatto della pista di atterraggio azzerata abbiano contribuito a non mettere il rugby in mezzo alla strada. Si è corso un rischio che oserei definire scellerato».

«L'area di Sant' Agostino è stata individuata dalla passata amministrazione per dare una risposta definitiva al problema della nuova caserma al Dal Molin -puntualizza Francesco Rucco consigliere comunale PdL- Infatti il progetto originario prevedeva che la caserma fosse costruita sul lato est andando ad occupare anche l'area del campo da rugby. Vista l'importanza sportiva e sociale del rugby in città, rappresentato da una gloriosa società, che sta operando nel settore sportivo da parecchi anni con giovani e meno giovani, era importante dare loro una nuova struttura che fosse adeguata alle necessità del caso. Mi risulta che a malincuore tutti gli iscritti del rugby si sarebbero spostati a Sant'Agostino, consci che comunque la loro preziosa attività trovasse una continuità oggettiva. Visti gli sviluppi legati al nuovo Parco in città nell'area dell' aereoporto, Rucco riterrebbe opportuno pensare di mantenere il campo da rugby dove si trova tuttora. Le risorse erogate dalla Regione potrebbero essere utilizzate per l'ammodernamento del campo attuale. Visti i tempi di crisi delle casse degli enti pubblici, potrebbe rivelarsi positivo mantenere il rugby dov'è. Di certo sarebbe un beneficio per tutti coloro che frequentano da tanti anni il campo di Via Sant'Antonino».

«Diversi amministratori oggi all'opposizione come il consigliere Zocca ed il sottoscritto hanno sempre mantenuto un canale di confronto con la società Rugby Vicenza Rangers che parte da lontano. L'individuazione dell'area ed i rapporti con la Regione per i fondi derivano da questa attività che abbiamo portato avanti unitamente al prezioso e fondamentale aiuto di Sante Sarracco, già Presidente del Consiglio Comunale e della società Rugby Vicenza. Ciò detto il nostro supporto è già scontato. Attendiamo solo di conoscere la decisione della società in ordine alla opportunità di rimanere nel campo sportivo attuale, magari ristrutturato».

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