NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Vent’anni di grande musica all’Olimpico
e in un libro del professor Mario Bagnara

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Vent’anni di grande musica all’Olimpico <br>
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A conclusione di questo excursus sull'attività ventennale dell'Orchestra del Teatro Olimpico che dalle celebrazioni anniversarie ha ricevuto non solo un importante riconoscimento della sua maturità artistica, ma anche un incentivo a continuare nella sua crescita con rinnovato entusiasmo, credo siano abbastanza chiare le motivazioni e le finalità che l'hanno ispirato e guidato.

All'OTO mi lega un lungo rapporto, iniziato ancor prima dell'avvio della sua attività concertistica (14 luglio 1990). Infatti come vicepresidente dell'Associazione Coro e Orchestra di Vicenza, fondata e diretta da Giuliano Fracasso, avevo pienamente condiviso, insieme con il presidente Mario Zocche e il compianto consigliere, amico indimenticabile, Luciano Maggi, la proposta dell'Assessore alla Cultura Mario Giulianati di riunire in un'unica Orchestra le tre principali formazioni musicali cittadine, trovandomi poi anche a sottoscriverne l'atto costitutivo il 19 luglio successivo.

Da allora, non solo come membro del Consiglio Direttivo, in quanto Assessore alla Cultura per due mandati, ma anche come giornalista-pubblicista e appassionato di musica, ne ho sempre seguito l'evoluzione artistica, condividendone problematiche e successi.

Per questo, convinto che, come tutte le esperienze importanti, destinate a lasciare un segno indelebile nella storia di una città, anche questa meravigliosa avventura musicale vicentina meritasse, in occasione del ventennale, una pubblicazione celebrativa, già due anni fa ne avanzai la proposta al presidente Massimo Mander, offrendo la mia collaborazione gratuita. L'idea gli piacque molto e fu condivisa poi anche dalla presidente Livia Coppola che nel frattempo gli era succeduta.

Ne è derivato questo volume che, pur con i suoi limiti di una ricostruzione faticosa e necessariamente sintetica degli eventi, non solo offre spunti di approfondimento della progettualità passata, presente e futura dell'OTO, ma anche riporta alla memoria persone generose e sensibili le quali, nei diversi ruoli di responsabilità, hanno contribuito ai successi di un'Orchestra che, nonostante le ricorrenti crisi, avvertite soprattutto nei primi anni di vita, si è imposta all'attenzione del pubblico e della critica in ambito locale, nazionale e internazionale. L'OTO infatti, oltre ad essere divenuta insostituibile punto di riferimento dell'attività musicale cittadina, da oltre due anni incrementata con l'efficiente operatività del nuovo Teatro Comunale, si è fatta apprezzare anche in varie città italiane e straniere, durante ricorrenti tournée soprattutto in Francia, Spagna e USA, intessendo, negli ultimi anni, efficaci rapporti di collaborazione e di interscambio. Molto significativi i dati statistici: oltre 500 i concerti, come annota bene anche Cesare Galla nella sua Prefazione, un centinaio i direttori, quasi 360 i solisti di varia nazionalità, 29 le formazioni corali che hanno collaborato con l'Orchestra.

E in questa significativa ricorrenza anniversaria, in una specie di lunga e affollata galleria, insieme con i responsabili delle amministrazioni locali, in particolare i Sindaci Antonio Corazzin, Achille Variati, Marino Quaresimin ed Enrico Hüllweck con i rispettivi Assessori alla Cultura Mario Giulianati, Francesca Lazzari e il sottoscritto, sfilano anzitutto i presidenti Giancarlo Forconi, Florence Marzotto, Zeffirino Filippi, Giulio Dolcetta, Gianfranco Ronconi, Massimo Mander e l'attuale Livia Coppola. Insieme con loro, altrettanto benemeriti, oltre ai tre maestri "fondatori", Carmine Carrisi, Giuliano Fracasso e Marco Zuccarini, anche i direttori artistici e principali Massimo De Bernart, Giovanni Guglielmo, Giancarlo Andretta e Giancarlo De Lorenzo con i collaboratori tra i quali figurano il consulente artistico dei primi tre anni Piergiorgio Meneghini e i segretari artistici Riccardo Brazzale, Fabio Missaggia, Augusto Bellon e Roberto De Maio, da tre anni direttore generale. Senza dimenticare la folla di orchestrali, alcuni dei quali studenti o neodiplomati del Conservatorio "A. Pedrollo", e di coristi che hanno animato i vari concerti insieme con prestigiosi direttori e solisti ospiti di tutto il mondo, grazie all'efficienza organizzativa di numerose persone che in vari periodi hanno collaborato, anche gratuitamente, come il compianto Enzo Ronconi, alla gestione della segreteria e dell'attività concertistica.

A tutti costoro e ai generosi e sensibili sponsor che hanno contribuito alla vita dell'Orchestra del Teatro Olimpico, questa monografia si propone come un cordiale tributo di gratitudine.

Per me, profondamente riconoscente a tutti coloro che mi hanno offerto il loro prezioso aiuto, è soprattutto una testimonianza di affetto verso un'istituzione musicale che è stata e continua ad essere, a prescindere dalle opportune e necessarie relazioni esterne, della città e per la città di Vicenza.

Mario Bagnara

 

nr. 41 anno XV del 13 novembre 2010

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