NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Il cambio di presidenza costa all'IPAB di Vicenza 30 milioni di euro

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Il cambio di presidenza costa all'IPAB di Vicenza

Ma chi era la Mioni? Miresi dopo avere frequentato il liceo scientifico negli anni Quaranta, aveva seguito il padre nella gestione dell'enorme patrimonio. I Mioni erano una delle famiglie più ricche della Bassa Padovana, trasferitasi a Vicenza quando Giovanni aveva spostato il centro dei suoi interessi. Miresi come Luisa, l'altra sorella morta nel 1987, non si era sposata e ha indirizzato la sua esistenza alle opere di bene. Ha messo in pratica la parola del Vangelo, come hanno raccontato il giorno del suo funerale chi la conosceva molto bene: «Avere destinato tutti i suoi beni per finalità sociali, dunque in beneficenza, la dice lunga su quale fosse la sua ispirazione. Era difficile farle cambiare idea quando si metteva in testa qualcosa, ma quanto a generosità era impareggiabile ed ha fatto moltissimo per la nostra comunità. La sua era una generosità per opere di bene a tutto tondo, ma soprattutto sconosciute».

Villa Papadopoli a Longara sarà la sede della fondazione Mioni.

Il ruolo della Fondazione. Al consiglio direttivo è affidata l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione. In particolare stabilisce gli indirizzi della attività della Fondazione, redige la relazione annuale sulla attività, ne predispone e ne esegue i programmi; redige ed approva annualmente il bilancio consuntivo e preventivo.

Nomina il presidente ed il vicepresidente, delibera sulla accettazione delle donazioni e dei lasciti testamentari, amministra il patrimonio della Fondazione, assume e licenzia personale dipendente e ne determina il trattamento giuridico ed economico in conformità alle norme di diritto privato. Nomina il segretario generale della Fondazione e ne determina il trattamento giuridico ed economico; delibera le modifiche allo statuto e le sottopone alle autorità competenti per l'approvazione, e soprattutto delibera le alienazioni di beni immobili e la costituzione di ipoteche sugli stessi.

Un quadro di interventi molto ampi, insomma, per cui è chiaro come per l'Ipab sia stato un duro colpo veder venire meno la "gestione" della Fondazione. Una scelta che farà discutere perché è stata dettata proprio dalla decisione del sindaco di nominare un nuovo Cda targato, nella sua presidenza, politicamente, dopo il lungo periodo di commissariamento di Tiziano Zenere. Il codicillo della Mioni è datato metà luglio, pochi giorni prima della nomina di Giovanni Rolando, quando ormai in città tutti sapevano quello che sarebbe successo.

In caso di scioglimento della Fondazione, tutti i beni che restano dopo la liquidazione dovranno essere devoluti ad un'altra organizzazione non lucrativa. Inizialmente era indicato come destinatario l'Ulss 6 di via Rodolfi. Però anche in questo caso si è registrato un cambiamento: «Modifico -si legge nel nuovo testamento redatto a luglio- lo statuto all'articolo 15, nel senso che in caso di scioglimento dei beni della mia Fondazione saranno devoluti con il mio nome, non più all'Ospedale di Vicenza, ma alla Fondazione San Bortolo Onlus con sede presso la CCIA di Vicenza, con destinazione specifica agli anziani diabetici e cardiopatici».

Cominciò con 3 milioni e mezzo di euro. Con atto a rogito del notaio Giuseppe Boschetti, in data 9 marzo 2007, si costituiva la "Fondazione Maria Teresa Mioni O.N.L.U.S.", con sede in Vicenza, avente finalità di solidarietà sociale e di assistenza sanitaria nei confronti di anziani, residenti nei Comuni di Vicenza e di Arcugnano e nei Comuni limitrofi sempre della Provincia di Vicenza, specificatamente nei confronti degli anziani diabetici e/o cardio-vasculopatici, mediante ricovero e cura in abitazioni, messe a disposizione dalla fondatrice o, comunque, divenute di proprietà e/o a disposizione della Fondazione stessa a qualsiasi titolo e ricavate nel cosiddetto "Borgo" della "Villa Papadopoli" di Longara.

In data 7 maggio 2007 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale chiedeva documentazione integrativa ai fini dell'iscrizione della Fondazione all'Anagrafe Unica delle Onlus, a cui il suddetto Ente dava riscontro, come da successivo atto integrativo di costituzione, a rogito stesso notaio, datato 22 maggio 2007, rep. n. 195352.

Con istanza del 14 giugno 2007 il Presidente della Fondazione chiedeva alla Regione il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato.

Con nota regionale del 1° ottobre 2007 la Direzione chiedeva chiarimenti sulla dotazione patrimoniale dell'Ente.

La Fondazione esaurisce le proprie finalità statutarie nell'ambito della Regione Veneto, è iscritta all'Anagrafe Unica delle Onlus con effetti dal 23 aprile 2007, come da nota dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del 1° giugno 2007 (prot. n. 28058) e dispone di un patrimonio iniziale consistente, ai fini dell'iscrizione a repertorio dell'atto costitutivo, in una rendita di € 32.000,00 annui e nella nuda proprietà di immobili pari a un valore di € 3.435.875,10, come risulta da perizia asseverata di stima a firma dell'Ing. Ivano Cavestro datata 18 dicembre 2006.

 

nr. 41 anno XV del 13 novembre 2010

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