«Come si evince chiaramente dai fatti riportati -spiega il presidente Rolando- in totale trasparenza, il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato nominato da Variati ben dopo il mutamento delle volontà della Sig.ra Mioni (15.07.2010 codicillo/23.07.2010 nomina del Cda).
Così pure l'elezione del Presidente Rolando da parte dei membri del nuovo Cda intervenuta infatti in data 26.07.2010. Solo il 25.10.2010, a decesso avvenuto, interviene presso lo Studio Notarile la riunione del Consiglio Direttivo al fine di deliberare l'inserimento dei codicilli a modifica dello Statuto vigente della Fondazione. Da notare che la Fondazione e il relativo Statuto sono stati riconosciuti dalla Regione Veneto con decreto regionale. La modifica apportata allo Statuto in data 25.10.2010 non risulta autorizzata dalla Regione stessa».
Insomma, Rolando dubita in forza di una ricostruzione delle date che il cambio di testamento dettato dall'ormai famoso codicillo possa essere direttamente collegato con le nomine all'Ipab ufficializzate dal sindaco Variati dopo la modifica delle volontà testamentarie. «Al di là di questi aspetti, quello che è veramente importante è che la signora Mioni ha confermato di essere una donna di straordinaria generosità. Il suo lascito, comunque sia, andrà a favore delle persone anziane, e in un momento di particolare difficoltà economica degli enti pubblici può risultare decisivo poter contare sulla disponibilità di privati che guardano disinteressatamente a favore delle persone anziane. A lei quindi il grazie mio e dell'intero consiglio di amministrazione di Ipab, assicurando che non è nostra volontà alimentare polemiche sulla interpretazione di quella modifica del testamento, sarebbe un mancare di riconoscenza verso la sua scelta, che comunque può essere stata modificata anche in forza degli eventi che nel corso del 2009 hanno coinvolto l'Ipab». Chiaro il riferimento al caso del casale di Longara e al successivo commissariamento dell'ente. «C'è però da chiedersi come mai, se le cose stanno davvero così come afferma Rolando -replica Gerardo Meridio- la signora Mioni mi abbia confermato nel consiglio di amministrazione della Fondazione. Se non avesse avuto fiducia di me o fosse stata turbata dal nostro operato, perché mai mi avrebbe inserito. La verità è che tutti sanno di quanto ho fatto per l'Ipab e la Mioni in primis, tanto che non si riconosceva più nei nomi usciti in quei giorni come possibili componenti del Cda, nomi poi confermati nei fatti dalle scelte del sindaco Variati».
"No comment" da parte degli altri componenti del Cda della Fondazione che lasciano però capire come il codicillo parli chiaro e non vi siano possibilità di fraintendimento.
Ma perché è così importante il fatto dell'esclusione dell'Ipab dalle nomine della Fondazione?
Perché al consiglio direttivo è affidata l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione? In particolare stabilisce gli indirizzi dell'attività della Fondazione, redige la relazione annuale sulla attività, ne predispone e ne esegue i programmi; redige ed approva annualmente il bilancio consuntivo e preventivo.
Nomina il presidente ed il vicepresidente, delibera sulla accettazione delle donazioni e dei lasciti testamentari, amministra il patrimonio della Fondazione, assume e licenzia personale dipendente e ne determina il trattamento giuridico ed economico in conformità alle norme di diritto privato. Nomina il segretario generale della Fondazione e ne determina il trattamento giuridico ed economico; delibera le modifiche allo statuto e le sottopone alle autorità competenti per l'approvazione, e soprattutto delibera le alienazioni di beni immobili e la costituzione di ipoteche sugli stessi.
Un quadro di interventi molto ampi, insomma, per cui è chiaro come per l'Ipab sia stato un duro colpo veder venire meno la "gestione" della Fondazione.
In caso di scioglimento della Fondazione, tutti i beni che restano dopo la liquidazione dovranno essere devoluti ad un'altra organizzazione non lucrativa. Inizialmente era indicato come destinatario l'Ulss 6 di via Rodolfi. Però anche in questo caso si è registrato un cambiamento: «Modifico -si legge nel nuovo testamento redatto a luglio- lo statuto all'articolo 15, nel senso che in caso di scioglimento dei beni della mia Fondazione saranno devoluti con il mio nome, non più all'Ospedale di Vicenza ma alla Fondazione San Bortolo Onlus con sede presso la CCIA di Vicenza, con destinazione specifica agli anziani diabetici e cardiopatici».
Una situazione di empasse per l'Ipab, tanto da far affermare a Meridio stesso come, con il patrimonio da gestire da parte della Fondazione, sarà possibile in futuro gestire una "nuova Ipab" a sostegno delle fasce della popolazione vicentina più deboli. Una vicenda destinata a far ancora discutere a lungo.
nr. 42 anno XV del 20 novembre 2010