NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Quello alla Campania è un “no” tecnico

L’assessore regionale Conte rileva che quello prodotto a Napoli è un rifiuto indifferenziato che non può essere trattato negli impianti del Veneto

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Quello alla Campania è un “no” tecnico

È diventato un caso nazionale, con il Veneto crocefisso per mancanza di solidarietà, c'è chi poi ci ha letto un comportamento antisudista, chi ha bollato il " no" come la solita posizione leghista, così l'assessore all'ambiente della Regione Veneto Maurizio Conte ha voluto precisare la sua posizione e la scelta della giunta veneta.

«Ai rifiuti della Campania ribadiamo il no del Veneto, ma si tratta di un no tecnico e non politico». L'assessore è intervenuto con questa precisazione a margine di un convegno svoltosi a Treviso dal titolo "Produrre meno rifiuti, esperienze a confronto", organizzato per iniziativa della Regione e dell'ARPAV, nell'ambito della campagna di comunicazione ambientale promossa dall'Unione Europea finalizzata a sollecitare tra i cittadini una maggiore consapevolezza sulla eccessiva produzione di rifiuti e sulla necessità di ridurli drasticamente. Conte ha poi precisato che pur nella consapevolezza che una mancata soluzione del dramma napoletano può comportare serie e gravi conseguenze per l'ambiente e la salute dell'uomo, ha ribadito l'assoluta impossibilità tecnica da parte degli impianti di smaltimento di rifiuti ubicati in Veneto di poter ricevere, anche in quote minime, i rifiuti provenienti dalla Campania. Tali rifiuti, infatti, non sono differenziati e quindi non presentano le adeguate caratteristiche tecniche e qualitative che ne consentano un compatibile trattamento nei nostri impianti, in grado di accogliere solo tipologie di rifiuto urbano residuo "secco", ossia con bassissimo contenuto di organico. L'assessore ha poi ricordato che, al di là dell'aspetto tecnico, l'attuale crisi dei rifiuti in Campania è un dramma che non si può certo definire emergenza, ma una crisi annunciata, che viene da lontano, figlia dell'incapacità di una classe politica che non ha saputo, o voluto, assumersi responsabilità e che ora farebbe bene ad andare a casa. «Amministrare - ha ribadito - significa anche e soprattutto assumersi responsabilità, significa anche impegnarsi affinché i cittadini abbiano la giusta attenzione verso un problema, quello dei rifiuti appunto, che è un problema di tutti e che tutti devono contribuire a risolvere, senza ricorrere ad aiuti esterni. Si tratta di una situazione che deve essere risolta una volta per tutte, non con interventi tampone, ma in loco con l'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Il Veneto ha dimostrato che con la giusta attenzione nella gestione si ottengono risultati importanti, un'esperienza di eccellenza che, questa sì - ha sottolineato con forza - mettiamo a totale disposizione degli amministratori campani». Riferendosi, infine, al tema del convengo, Conte ha detto che sarà strategico mirare ad un'azione di prevenzione, puntando cioè a monte, anche con soluzioni innovative, per la riduzione dei rifiuti, ancor prima di giungere alla raccolta differenziata. «La riduzione della quantità di rifiuti da gestire in vario modo - ha sottolineato - significa non solo preservare l'ambiente, ma equivale anche ad un risparmio economico. Ecco perché è importante una nuova cultura finalizzata a modificare comportamenti sbagliati e conseguentemente a diminuire la produzione di rifiuti».      

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