NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Quello alla Campania è un “no” tecnico

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Quello alla Campania è un “no” tecnico

Relazione su Situazione regionale smaltimento Rifiuti urbani

 

a.    SITUAZIONE SULLA PRODUZIONE RIFIUTI URBANI (RU)

Sulla base dei dati forniti da ARPAV nel report presentato nel corrente mese di novembre, la situazione della Regione Veneto è così sintetizzabile:

1. La produzione totale di Rifiuti Urbani nel 2009 è stata pari a 2.371.588 t/anno.

2. La percentuale di raccolta differenziata (RD) raggiunta a livello regionale è pari a 56,3 %.

3. Il raggiungimento di questa percentuale consente al Veneto di superare, oramai da tre anni, l'obiettivo del 50 % di RD stabilito dal Piano Regionale Rifiuti Urbani e di collocarsi ai primi posti tra le regioni italiane per la percentuale di raccolta differenziata.

4. Questa percentuale di RD corrisponde a 1.334.028 t/anno di rifiuto urbano sottratte allo smaltimento ed avviato ad impianti autorizzati di recupero.

5. Il restante di 1.037.560 t/anno (cosiddetto Rifiuto Urbano Residuo) è stato avviato in impianti autorizzati di trattamento, recupero energetico (termovalorizzatori) e di discarica. Nello specifico i flussi sono i seguenti:

    - RUR avviati a trattamento 554.997 t/anno

    - RUR avviati a incenerimento 166.474 t/anno

    - RUR avviati a discarica 316.089 t/anno

6. A livello provinciale Treviso, con il 71% di raccolta differenziata, si conferma al primo posto nella classifica regionale, superando anche l'ultimo obiettivo previsto dal D. Lgs. 152/06 (TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE) per il 2012.

7. Ogni cittadino del Veneto ha prodotto circa 483 kg/ab.anno di rifiuto urbano, vale a dire un 2,6 % in meno di quanto registrato nel 2008 e un quantitativo sicuramente inferiore a quello nazionale che è pari a 541 kg/ab.anno (quest'ultimo è l'unico dato disponibile ed è riferito al 2008).

8. A livello locale, il 55% dei comuni del Veneto, pari al 46% della popolazione (2.262.984 ab.), ha già conseguito l'obiettivo massimo del 65% stabilito dalla normativa nazionale per il 2012.

9. Ecco COSA SI RACCOGLIE in Veneto:

    - Rifiuto organico: composto da scarti di cucina (FORSU), sfalci e ramaglie (verde), con un quantitativo di 592.129 t rappresenta più del 44% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 120 kg/ab*anno. Tale valore è di gran lunga superiore alla media nazionale (55,6 kg/ab*anno) e colloca il Veneto al primo posto in Italia per questo tipo di raccolta. Il notevole quantitativo di organico raccolto e avviato a recupero, grazie alla capillare diffusione della raccolta secco-umido, ha contribuito a raggiungere in tutti gli ATO regionali l'obiettivo di riduzione del quantitativo dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB) avviati in discarica stabilito dall'articolo 5 del D. Lgs. n. 36/2003 per il 2008 (≤ 173 Kg/ab.*anno);

    - Carta: rappresenta il 22% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 60 kg/ab.*anno;

    - Vetro: costituisce il 14% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 38 kg/ab.*anno;

    - Plastica: costituisce il 7% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 19 kg/ab.*anno;

    - Imballaggi in metallo: costituiscono il 2% della raccolta differenziata per un valore pro capite di 4 kg/ab.*anno;

    - RAEE (Rifiuti costituiti da Apparecchi Elettrici ed Elettronici): l'art. 6 del D. Lgs. 151/05 prevede un obiettivo di raccolta separata dei RAEE domestici pari a 4 kg/ab*anno. In Veneto tale obiettivo, quasi raggiunto nel 2008, è stato superato nel 2009 con un valore pro capite di 4,7 kg/ab*anno che corrisponde complessivamente a 22.983 t di rifiuti raccolti;

    - Altro: si tratta di circa l'8% della raccolta differenziata e comprende altre frazioni recuperabili quali legno, indumenti e stracci, rottami ferrosi e particolari tipologie di rifiuti che per la loro pericolosità devono essere smaltite in modo appropriato e distinto dagli altri rifiuti (medicinali, pile, imballaggi etichettati come tossici o infiammabili, solventi, etc).

b.   SITUAZIONE IMPIANTISTICA VENETA (IMPIATI DI RECUPERO,  TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RU)

1. Il RECUPERO DELLA FRAZIONE ORGANICA viene garantito da 18 impianti di compostaggio e digestione anaerobica, di medie e grandi dimensioni, e da una cinquantina di piccoli impianti di trattamento del verde.

La potenzialità complessiva degli impianti, pari a circa 971.000 t/anno, risulta adeguata a soddisfare il fabbisogno regionale di trattamento dell'organico. Nel 2009 gli impianti di compostaggio hanno prodotto e commercializzato 227.566 t di compost di qualità utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo. L'efficienza di questi impianti è basata sulla buona qualità di partenza del rifiuto conferito, che deve pertanto provenire necessariamente dal circuito della raccolta differenziata.

2. Il RECUPERO DELLE FRAZIONI SECCHE RICICLABILI è garantito da 40 impianti principali a da circa 150 impianti di piccole dimensioni. Nel 2009 sono state raccolte in modo differenziato 606 mila t di frazioni secche riciclabili, interamente avviate a impianti di selezione e valorizzazione presenti nel territorio regionale per la produzione di materie prime seconde (MPS). Tali MPS sono impiegate nelle numerose cartiere, vetrerie, industrie di produzione di film plastici o fibre sintetiche, fonderie, presenti nel Veneto. È fondamentale evidenziare come la capacità complessiva di recupero/riciclo sia adeguata a soddisfare il fabbisogno regionale. L'intera filiera del recupero raggiunge efficienze elevate: in media le percentuali di recupero variano dal 92% della plastica al 99% degli imballaggi in metallo. Va evidenziato che la Regione Veneto sostiene questo importante settore anche mediante uno specifico Accordo di Programma con CONAI, siglato nel dicembre 2006. Tale accordo ha inteso e intende consolidare gli ottimi risultati già conseguiti dal Veneto e approfondire le tematiche relative alle modalità di raccolta e di recupero dei rifiuti di imballaggio sul territorio regionale.

3. Il TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO è garantito da 8 impianti distribuiti omogeneamente sul territorio regionale e dalla centrale ENEL di Fusina che utilizza CDR in co-combustione col carbone.

Il rifiuto urbano residuo avviato a tali impianti è costituito anche da frazioni merceologiche particolari quali lo spazzamento e gli ingombranti avviati a processi di selezione finalizzati ad un ulteriore recupero di materia (principalmente inerti e metallo) e il rifiuto secco residuo avviato a trattamento meccanico biologico. Il trattamento meccanico biologico è finalizzato alla produzione di CDR e alla riduzione dei quantitativi da smaltire in discarica. Il rifiuto avviato a trattamento meccanico-biologico nel 2009 è stato pari a 514 mila t, circa il 21,7% del RU totale, da cui sono state prodotte 153 mila t di CDR. Anche in questo caso si evidenzia come la potenzialità attualmente autorizzata risulti essere sufficiente a soddisfare il fabbisogno regionale.

4. L'INCENERIMENTO CON RECUPERO ENERGETICO avviene mediante i 3 impianti attivi presenti in Veneto, dislocati a Fusina (VE), Schio (VI) e Padova, per una potenzialità complessiva di 671 t/g, che nel 2010 passerà a 971 t/g per l'entrata in funzione della terza linea di trattamento dell'impianto S. Lazzaro di Padova. Nel 2009 sono state avviate direttamente a incenerimento 166 mila t di rifiuto urbano. È attualmente chiuso, ma in fase di riqualificazione, l'impianto di incenerimento Cà del Bue di Verona; si evidenzia come il ritardo nella effettuazione di tale riqualificazione possa nel tempo creare possibili criticità nell'area veronese. Il rifiuto urbano avviato ad incenerimento corrisponde a circa il 7% del rifiuto totale prodotto.

5. Lo SMALTIMENTO IN DISCARICA è garantito dalle 15 discariche per rifiuti urbani, che nel 2009 hanno smaltito 316 mila t di rifiuto urbano oltre a circa 182.266 t di rifiuti costituiti da scarti e sovvalli provenienti prevalentemente da impianti di trattamento meccanico biologico.

6. Dall'analisi dei costi sostenuti nel 2009 per il servizio di gestione dei rifiuti urbani in Veneto, risulta che il costo medio sostenuto da ciascun cittadino si attesta a 124,71 €/ab*anno. L'ultimo dato nazionale disponibile, di 130,64 €/ab*anno, aggiornato al 2007, conferma la posizione del Veneto sotto la media nazionale.

 

nr. 43 anno XV del 27 novembre 2010

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