NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Monorotaia? Coro di sì (anche del sindaco) per valutare il progetto che fa rima con la fermata Tav

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Monorotaia? Coro di sì (anche del sindaco) per val

È anche tornata di moda la monorotaia, che potrebbe collegare anche la vecchia stazione ferroviaria alla Fiera, oltre che park Bassano a piazza Matteotti: che ne pensa della proposta di project financing della Intamin e crede che la monorotaia possa aiutare a sgravare del traffico il centro storico?

Formisano: «Potrebbe essere una soluzione interessante. Anche in questo caso chiederei di valutare bene aspetti positivi e negativi senza partire da schemi precostituiti. Dobbiamo valutare i costi e l'impatto sulla città. Per Vicenza che ha una particolare situazione viabilistica con vie di comunicazioni spesso strette e impossibilitate a sopportare percorsi dedicati per i bus o per un metrotram, la monorotaia potrebbe essere una situazione meno impattante e più funzionale. Quello che è certo è che dobbiamo risolvere il problema sempre più "asfissiante" del traffico cittadino».

Francesco Rucco, PdL: «Conosciamo bene la problematica inerente la mobilità della nostra città, legata a strade che ormai faticano a dare ospitalità al crescente numero di mezzi che vi circolano. Il progetto della Intamin appare, sulla carta, sicuramente affascinante e indubbiamente utile. Però vorrei capire quale sarà la contropartita che spinge dei privati a impegnarsi su tale progetto così futuristico, ma, nel contempo, impegnativo in termini economici. Il Sindaco dovrà muoversi secondo i principi di assoluta trasparenza che contraddistinguono un buon amministratore pubblico».

Soprana: «Il vero obbiettivo per sgravare il traffico nel centro storico è togliere le auto dalle strade ed implementare vie preferenziali per il trasporto pubblico (di piccole dimensioni come elettrico o ibrido), oltre alle vie ciclabili e alle vie pedonali. Perché questo si realizzi servono ampi parcheggi-garage che svolgano il duplice servizio di togliere le auto dalle strade e servire i cittadini con diversi strumenti pubblici (comprese le bici elettriche che saranno il veicolo urbano del futuro per le nostre città). La monorotaia può essere uno di questi strumenti, ma per essere efficace e sostenibile per il project-financing servono questi ampi parcheggi -garage accompagnati da una politica della sosta in superficie che avvantaggia chi usa i parcheggi e i mezzi collettivi o ciclabili. Sarà interessante verificare, con chi sta progettando la nuova stazione, come pensa di implementare questi grandi silos a servizio dei vari trasporti collettivi e ciclabili».

Franzina: «Non ho visto il project, per cui non so su quali equilibri si basi. Vedremo se Variati lo inserirà nel piano delle opere pubbliche, per ora resta solo una idea tanto cara al collega Cicero, che già la analizzò in profondità in quel di Mosca, ed in altri siti. Però, se la si realizza davvero, potrebbe cambiare in meglio il volto del centro cittadino».

Asproso: «Non mi stupisce affatto che sia tornata in auge la monorotaia. L'inatteso sdoganamento di Cicero, da parte del sindaco, sta assumendo contorni che vanno ben al di là del semplice tatticismo elettorale. Nel campo della Mobilità l'agenda amministrativa è scandita dalle medesime priorità della Giunta precedente - come dimostra il caso del pioppo nero di Borgo Scroffa - ma oggi come allora, si tratta di interventi spot, avulsi da una coerente programmazione generale. I modelli di simulazione del traffico su cui si basa il Comune non sono aggiornati, manca uno Studio di efficienza che valuti gli interventi fin qui eseguiti, e quel che più conta, non si capisce quali siano i fondamenti della "nuova" politica trasportistica. Abbiamo inteso che la fluidificazione del traffico è un dogma irrinunciabile anche per Variati (il che dovrebbe porre qualche problema di coerenza in molti esponenti del PD, un tempo, strenui avversari di Cicero), ma non è ancora chiaro con quali risorse si intenda attuare la rivoluzione del trasporto pubblico e con quali modalità si potrà accedere al centro storico».

Meglio la monorotaia che ha bisogno di tracciati alternativi, o le corsie preferenziali degli autobus che hanno però bisogno di seguire linee da tracciare sulle attuali sedi stradali, molto limitate nello spazio?

Formisano: «È evidente che non possiamo non considerare un'integrazione fra i due sistemi. La monorotaia non arriva dappertutto e laddove possibile i bus devono avere percorsi agevolati dalle corsie preferenziali».

Rucco: «Ritengo di essere concreto quando affermo che nell'immediato va dato spazio a progetti attuabili con risorse economiche contenute e direttamente gestibili dall'Amministrazione Comunale senza l'intervento dei privati. Sono altrettanto consapevole che ci sono strade che non consentiranno la realizzazione di corsie preferenziali perché troppo strette. È sufficiente fare un giro per Corso S. Felice e vedere cosa accade nel tratto di strada dove il consigliere delegato Cicero ha imposto la corsia preferenziale per la pista ciclabile. Nelle ore di punta, e non solo, è il caos! E ciò a discapito dei commercianti e dei residenti che ci devono convivere».

Soprana: «Tutti i mezzi sono utili, ma sicuramente permetterci il lusso di usare le nostre strade come garage o come parcheggi non sarà più possibile viste le nostre strade strette. Il nostro modo di muoverci è drogato dal mezzo privato che collassa ogni rete stradale. Solo lo sviluppo dei mezzi pubblici sia con monorotaia sia con vie preferenziali permetterà di cambiare le nostre abitudini, ma con un solo obbiettivo concreto: il mezzo pubblico deve essere più veloce del mezzo privato, solo cosi anche i più comodi cambieranno abitudini».

sproso: «Temo che sia fuorviante porre le due soluzioni a confronto. La rete di trasporto pubblico tradizionale, ovviamente innervata da un asse forte dedicato al Metrotram, è il fondamento di un Progetto della Mobilità che miri a scoraggiare l'uso del mezzo privato, offrendo nel contempo un'alternativa valida ed efficiente. Diversamente, la monorotaia può essere utile per connettere alcuni nodi o tratte specifiche, ma parliamo sempre di offerte complementari e non certo sostitutive. Naturalmente, è assai complesso reperire nella sede stradale spazi riservati al mezzo pubblico totalmente autonomi e competitivi, ma è proprio su questo campo che si gioca la partita più importante e delicata. A metà del mandato Amministrativo, sarebbe forse più utile concentrarci sulla Pianificazione organica e generale piuttosto che inseguire "suggestioni", per quanto interessanti. Da ultimo vorrei ricordare che lo strumento del projet financing può essere molto allettante per reperire risorse finanziarie, ma senza un'adeguata e certa remunerazione il privato non intraprende alcuna iniziativa. In un settore com'è quello del trasporto pubblico, le tariffe non potranno mai essere tanto elevate da risarcire l'investimento iniziale, è quindi facile supporre che solo abbinando il trasporto con la sosta si possa sperare in un Utile per il gestore. In tal caso però, si entra inevitabilmente in conflitto con AIM e questo è un punto oscuro che nessuno ci ha ancora spiegato».

 

nr. 45 anno XV dell'11 dicembre 2010

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