NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Viaggio nella pittura murale dei più importanti edifici storici

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Viaggio nella pittura murale dei più importanti ed

Lei però sostiene che negli ultimi decenni sono sopraggiunte anche altre forme di attacco e nuove insidie ben più aggressive.

«Le diffuse ristrutturazioni di vecchi fabbricati, condotte con criteri arbitrari, hanno portato spesso alla cancellazione completa delle preesistenze; nelle ridipinture in generale non si è avuto cura di recuperare e ripristinare la decorazione precedente o, almeno, di conformare il nuovo all'antico; l'uso nei restauri di prodotti chimici sintetici, ben lontani dai materiali propri della nostra tradizione, ha già rivelato, in pochi anni, i suoi gravi limiti. Non si individuano ancora con chiarezza dei criteri direttivi nuovi; anche tra gli operatori domina la più grande incertezza sul modo di concepire la funzione del colore; in generale la decorazione preesistente viene ignorata; non si contano i rifacimenti, le rielaborazioni del tutto inadeguate al contesto architettonico, ben lontane dal senso della misura, dell'ordine e della compostezza che hanno ispirato le opere della nostra tradizione pittorica. È urgente avviare una azione di recupero che potrà essere efficace se si riuscirà a trovare il modo di armonizzare gli elementi validi della tradizione con quelli propri del nostro tempo. Soltanto traducendo questo criterio sul piano pratico sarà possibile esercitare una adeguata azione di tutela salvando ciò che è ancora salvabile ed uscire finalmente dalla attuale situazione di incertezza e di crisi».

Già negli anni '90, da un suo lavoro su una serie di facciate dipinte di palazzi vicentini, era nata una mostra allestita nel 1995 nella chiesa di S. Giacomo a Vicenza, trasferita nel 2000 al museo Palais de l'Isle della gemellata città francese di Annecy. Oggi il risultato della ricerca di Retis trova più ampia e completa collocazione in questo volume in cui ogni edificio è accompagnato da fotografie storiche e attuali e da disegni a colori che ricostruiscono gli ornamenti pittorici esterni ed interni. Dopo un'introduzione che descrive le diverse tecniche di pittura murale e i principali modelli stilistici, l'autore analizza lo stato di conservazione delle decorazioni, proponendo alcune soluzioni tecniche di restauro. Poi passa ad esaminare gli edifici per periodi storici. Così il Quattrocento è documentato da palazzi e chiese vicentine e della provincia come il tempio di S. Lorenzo e palazzo Thiene Cornaggia a Thiene. Il Rinascimento ci presenta, tra le altre, Villa Trissino a Vicenza, Villa Ghellini a Villaverla, Villa Godi Malinverni a Lugo. Poi via via gli altri secoli fino agli esempi di Liberty che ancora ammiriamo a Vicenza e dintorni. Uno sguardo è rivolto anche al tempo attuale, con una serie di proposte di decorazione e di finiture di architetture contemporanee. Lo studio si conclude con uno scritto che lo storico Remo Schiavo presentò in occasione della mostra "Vicenza era città dipinta" allestita nella primavera del 1995 a S. Giacomo a Vicenza.

Gianni Retis, che oggi vive a pochi chilometri da Thiene, si è formato alla facoltà di Architettura di Venezia negli anni sessanta quando a dirigerla c'era Giuseppe Samonà affiancato da un gruppo di docenti di grande prestigio come Aldo Rossi, Carlo Scarpa e Bruno Zevi. Stimolato dal significante contatto culturale con tali personalità all'avanguardia del pensiero architettonico, ha esteso la propria sfera di interessi a tutti i settori della professione, specializzandosi anche in restauro architettonico ed artistico. Insegnante di tecnologia delle costruzioni, è stato fondatore, animatore e docente di numerosi corsi di restauro. Retis ha studiato l'architettura tradizionale vicentina pubblicando un volume con l'Amministrazione Provinciale. Ha pubblicato sulla stampa numerosi studi sul restauro ed il recupero dei materiali tradizionali. Si è a lungo occupato di problemi urbani, tra i quali la viabilità e gli impianti tecnologici. Sul primo argomento è autore di una pubblicazione: "Vicenza una città per il Futuro" nella quale ipotizza una rivoluzione della circolazione urbana utilizzando le strutture esistenti, i sensi unici, le rotatorie in un sistema coordinato e funzionale.

 

nr. 07 anno XVI del 26 febbraio 2011

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