NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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La monorotaia porta il raddoppio del park Bassano e si collegherà al parcheggio Verdi

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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La monorotaia porta il raddoppio del park Bassano

Il costo stimato sette anni fa si aggirava sugli 11 milioni di euro. Oggi non è dato sapere quanto potrebbe costare realizzare un simile intervento.

Il vecchio tracciato, è stato esteso nella idea della Intamin al nuovo Tribunale, alla Stazione FS, e, in una seconda fase, di fianco ai binari ferroviari, dovrebbe arrivare fino alla Fiera, con i suoi parcheggi vicino all'autostrada. La monorotaia, posizionata a circa 5 m di altezza, permetterà gli spostamenti delle vetture, anche con le strade allagate. Le vetture Intamin, non hanno il cavo trainante come a Venezia, ma sono dotate di un silenzioso motore elettrico, che le rende più flessibili ed economiche, anche nella gestione e nella manutenzione. Attualmente, a Bologna, la Intamin sta realizzando una linea simile a quella proposta a Vicenza. Si possono vedere i costi ed i tempi di realizzazione nel sito del Comune. Il percorso, a Bologna è lungo circa 5 km, e collegherà la Stazione FS, all'Università e all'aeroporto. La linea è predisposta per essere estesa di circa 10 km, per collegare anche la Fiera ed i Comuni limitrofi..

De Simone è convinto di poter resuscitare l'interesse per il People Mover dopo che Cicero aveva espresso la volontà di approfondire la questione. «Chiaro che Vicenza ha i centri di attrazione fuori dal centro storico per cui una navetta con monorotaia sarebbe perfetta. Se un automobilista sa che per raggiungere i luoghi di interesse ci può mettere solo sette minuti, allora parcheggia l'automobile fuori dal centro, sennò ci va con l'auto. Siamo anche disponibili a trattare con la Fiera la gestione dei parcheggi che gravitano in quella area estesa».

Ed ora la Intamin ha riproposto il progetto, rivisto nei termini, ma quanto mai attraente per una amministrazione comunale che vuole sgravare il centro storico dalle auto.

La proposta Intamin ha anche un altro aspetto che interessa. Monorotaia e Tav, infatti potrebbero diventare due facce della stessa medaglia. Una lettura affascinante di quello che sarà la mobilità del futuro a Vicenza o solo un sogno? «Finanzieremo la tratta dalla Fiera e dalla eventuale fermata della TAV alla stazione se solo il Comune ce lo chiederà», spiegava De Simone. Il rappresentante in Italia della ditta svizzera che sta seguendo gli sviluppi politici riguardo la possibilità di project financing della monorotaia a Vicenza ha le idee chiare.

«Siamo disponibili ad analizzare il prolungamento della linea fino alla nuova Stazione F.S. dell'alta capacità/velocità. Il contributo statale, sarebbe di gran lunga inferiore agli importi previsti con le soluzioni alternative. In tal modo i vicentini ed i viaggiatori, avrebbero la garanzia di arrivare, anche con le code, in pochi minuti, alle seguenti zone: al parcheggio uscita autostrada Vicenza Ovest, alla Fiera, all'attuale Stazione FS, al nuovo Tribunale, all'Università, alla zona Stadio, fino a Piazza Matteotti».

Quale la contropartita che la Intamin chiede per la realizzazione dell'opera?

Da quello che si è capito il carico del project sarebbe tutto sulle spalle della società svizzera che potrebbe chiedere in cambio la gestione trentennale dei parcheggi di interscambio: quello della fiera in complesso circa 3500 posti, attualmente quasi sempre vuoti ma che con tale opera diventerebbero quanto mai utilizzabili; la gestione del park Bassano raddoppiato come nelle intenzioni di Cicero e possibilmente anche la gestione del park Verdi anello di congiunzione per quanto riguarda lo sviluppo della monorotaia in zona Stazione. Insomma per il Comune una operazione a costo zero quanto mai attraente in anni di costanti tagli ai già asfittici bilanci comunali. Basterà tutto ciò per superare perplessità che come sempre nascono a fronte di opere simili? Certo, l'occasione è ghiotta ed avrebbe certo più senso di quella che prevede un potenziamento ulteriore di traffico su quattro ruote, visto lo stato attuale della viabilità cittadina. E sembra sempre più difficile la realizzazione delle corsie preferenziali per gli autobus. Tra l'altro la monorotaia avrebbe un impatto ambientale davvero irrisorio rispetto ad altre soluzioni.

L'amministrazione comunale proprio per questi motivi si sta dando da fare per analizzare tutte le proposte avanzate dalla Intamin, coinvolgendo direttamente anche AIM. La prudenza del sindaco pare di rito, ma certo una occasione simile per portare innovazione nel rispetto dell'ambiente un Comune come Vicenza non capita tutti i giorni. Ne è convinto Cicero: «Parliamo tanto di abbattere l'inquinamento e di bloccare il traffico alle porte della città. Quale occasione migliore di questa? Dovremo riflettere a fondo ma è una idea che si può sviluppare senza grandi remore e che soprattutto ci potrà dare delle risposte in temi di qualità della vita molto importanti per tutti i cittadini. E' con delle iniziative come questa che si possono risolvere questioni che sono rimaste in sospeso per anni. Tra l'altro ho constato con piacere anche il favore trasversale ai partiti con cui è stata accolta questa proposta. Ora bisogna solo articolarla e fare in modo che non subisca gli stop che le furono imposti anni addietro. Saremmo stati i primi in Veneto. Ora ci accontentiamo di arrivare dopo Venezia».

 

nr. 05 anno XVI del 12 febbraio 2011

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