NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Dopo la Stazione ecco i ponti per pedoni a San Felice, Albera e Parco Città

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Dopo la Stazione ecco i ponti per pedoni a San Fel

Interessante è capire cosa ne pensi la classe politica vicentina di queste misure votate alla sicurezza di ciclisti e pedoni.

Come valuta la proposta del consigliere delegato alla mobilità Claudio Cicero di creare una rete di sovrappassi ciclopedonali all'altezza delle principali rotatorie cittadine?

Federico Formisano [foto], capogruppo PD: «Mi sembra un'ottima proposta. Abbiamo sempre sostenute che le Rotatorie sono utili ma nel contempo pericolose per ciclisti e pedoni. Mi pare quindi una buona cosa che si cominci a pensare anche alla loro sicurezza».

Maurizio Franzina, capogruppo PdL: «L'idea non è nuova, né originale, in quanto si fa così in tutte le città d'Italia. Sempre più il traffico veicolare e quello ciclo-pedonale vengono sfalsati con varie soluzioni tecniche. Per cui bene che si faccia. Spero, però, di vedere, quando la giunta si degnerà di mostrare il bilancio preventivo (è in ritardo di almeno due mesi), iscritte a bilancio adeguate poste per questa linea progettuale. Altrimenti sarà, questa, una delle tante idee di Cicero che Variati non finanzia, e compito e dovere di chi governa è fare le cose non prometterle. E vedrete che sarà così, tante idee, ma poi le risorse prendono altre vie... Indispensabile sarebbe riuscire almeno a finanziare nel 2011 la struttura per risolvere il problema del passaggio pedonale di fronte alla Stazione dei treni, fonte di infiniti problemi e rallentamenti al traffico. Speriamo bene».

Ciro Asproso, Verdi: «L'intenzione del consigliere Cicero di aumentare gli standard di sicurezza a beneficio degli utenti deboli della strada, non può che trovare il mio pieno e incondizionato appoggio. Si tratta di un segnale importante da parte di questa Amministrazione, ed è un riconoscimento per tutti coloro che nel corso degli anni, avevano denunciato l'eccessiva pericolosità di queste infrastrutture. Credo tuttavia che né il metodo, né la soluzione siano i più appropriati. Il sovrappasso è un'opera di notevole impatto sia sotto il profilo estetico, sia architettonico, ed è alquanto "impegnativo" anche dal punto di vista finanziario. Inoltre è poco funzionale alle esigenze dei ciclisti e rappresenta una sorta di barriera per le persone anziane. Molte rotatorie della città, più che su reali esigenze di tecnica trasportistica, sono nate sotto la spinta emotiva e motivazionale del consigliere Cicero. Non vorrei che nel tentativo di porre rimedio agli errori del passato, andassimo a cumularne di nuovi».

Come giudica più in generale gli interventi del Comune per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni?

Franzina [foto]: «Fino ad ora mi pare di non vedere particolari novità se non la pista ciclabile in contromano lungo S. Felice, che forse proprio in tema di sicurezza dei ciclisti ha i suoi maggiori limiti».

Formisano: «È evidente che pedoni e ciclisti devono essere maggiormente tutelati. Vicenza ha una discreta rete di piste ciclabili e dovrà potenziarle per il futuro con un grosso sforzo. Ma anche dovrà metterle in sicurezza. Oggi non sempre è così. Ci sono dei punti di intersezione che non sempre sono tutelati adeguatamente. Penso a Viale Trento dove la pista ciclabile viene intersecata in più punti da attraversamenti o ingressi per auto. Penso alla pista ciclabile di Corso Fogazzaro dove spesso parcheggiano le auto. Laddove possibile bisogna che le piste ciclabili siano illuminate e tutelate. Sono stati fatti molti attraversamenti pedonali rialzati, ma non bastano. Ne devono essere fatti di più soprattutto nei punti più pericolosi della rete stradale. Inoltre l'intervento dei vigili urbani attuato abbastanza saltuariamente contro gli automobilisti che non si fermano in prossimità degli attraversamenti va fatto con una cadenza più ravvicinata. Oggi il codice della strada è molto più severo su questa pericolosa mancanza di rispetto degli automobilisti, ma il codice deve essere applicato. Perché la prevenzione è una buona cosa ma, talvolta, bisogna intervenire anche con sistemi repressivi».

Asproso [foto]: «Va sicuramente riconosciuto, a questa Amministrazione, la volontà di rendere più sicuri i percorsi ciclabili e gli attraversamenti pedonali. Molti interventi si sono dimostrati efficaci, come nel caso dei rallentatori di velocità, altri mi lasciano perplesso (vedi la ciclabile a Ponte degli Angeli) ma nel complesso il giudizio è positivo. Quello che continuo a non capire è come si possa procedere senza un Piano Urbano della Mobilità che renda coerenti e funzionali i vari interventi.

Siamo in un periodo di grave crisi economica e di contrazione dei Bilanci pubblici, nel 2011 si calcolano minori trasferimenti dallo Stato per 3,4 milioni di Euro e per la prima volta, si dovrà procedere a tagli nel settore dell'Assistenza Sociale pari a 170 mila Euro. In questa situazione, trovo francamente poco credibile la creazione di una rete di sovrappassi ciclopedonali. Troverei molto più utile e ragionevole, procedere con un'attenta analisi della funzionalità delle principali rotatorie cittadine: flussi di traffico, incidentalità, verifica dei raggi di curva e delle intersezioni. Fatto questo mi affiderei a dei professionisti del settore, incaricandoli di trovare le soluzioni più adeguate per la messa in sicurezza dei percorsi pedonali e delle traiettorie ciclabili, il tutto a costi più contenuti e con minore impatto di qualsiasi sovrappasso».

 

nr. 07 anno XVI del 26 febbraio 2011

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