NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Paesaggi della Pedemontana vicentina: un progetto di rivalutazione letteraria

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Paesaggi della Pedemontana vicentina: un progetto

Il maladense Luigi Meneghello [foto] con pennellate d'artista e con poche parole sapeva riprodurre i contorni speciali della sua terra. Ha reso famosa Malo, i suoi abitanti e una lingua, il veneto, che proprio grazie allo scrittore ha avuto un'apprezzata notorietà, che forse non otteneva dai tempi del Goldoni. Ma Meneghello parla anche di Thiene con divertente ironia prima di raccontare gli anni trascorsi in città. Il 3 marzo 1989 gli venne conferita la cittadinanza onoraria. «È qui a Thiene che ho scritto quasi tutte le parti dei miei libri che sono state scritte in Italia, e qui lavoro abitualmente nei miei soggiorni italiani. A Thiene, in particolare, è stata messa assieme la versione finale di Libera nos a Malo, nel 1962. Quei mesi in cui il libro prese l'ultima forma resteranno sempre vivi nella mia mente come uno dei momenti che mi hanno dato più piacere nella vita. Dalla finestra della mia stanza si vedeva la campagna, eravamo ai margini dell'abitato, dove cominciavano i campi di sorgo: sotto la mia finestra si era formato una specie di cantiere. La facevano nel tempo libero, alla sera, oppure alla festa: e la cosa mi pareva tipica di quel momento della vita italiana, della vitalità confusa della nostra società in evoluzione...».

Durante il primo conflitto mondiale il territorio di Lusiana fu compreso nelle operazioni. In località Granezza, vicino al Giardino Botanico, c'è il cimitero inglese [foto a des.]. Un ricordo lo troviamo nel toccante "Testament of Youth" della scrittrice inglese Vera Brittain [foto a sin.], che ha voluto tener viva la memoria del fratello morto sull'altopiano di Asiago: «Che strano, com'è strano - ho pensato, quando ho guardato con un lancinante dolore al petto il tuo nome tra i filari di pietre oblunghe - che tutti i miei anni passati, l'infanzia della quale io non ho nessuno, ora, con cui condividere il ricordo, possano essere sepolti in questa tomba sulla cima di una montagna, nel silenzio sublime, nel canto irreale della serenità di queste remote foreste! Ad ogni passo di ogni strada futura avrò bisogno di fare domande, per richiamare i ricordi, e lui non ci sarà. Chi avrebbe potuto immaginare che il bambino nato in una tranquilla, normale famiglia provinciale avrebbe finito brevemente i suoi giorni in una battaglia tra le alte pinete di uno sconosciuto altopiano italiano? Oh, Edward, sei così solo qui, perché non posso rimanere a far compagnia alla tua tomba per sempre, su questo altopiano dove vi è pace e dignità, lontano dal mondo e dagli sforzi inutili di ricostruire la civiltà?».

A Lugo, alle propaggini dell'altopiano di Asiago e nel verde pedemontano, il conte Tommaso Piovene e i nobili Godi scelsero il colle di Lonedo per edificare le loro ville di campagna. I Godi commissionarono alla nascente stella dell'architettura, Andrea Palladio, la costruzione della bellissima dimora che conserva ancora i dipinti cinquecenteschi. Durante il primo conflitto mondiale fu abitata dal principe ereditario inglese, Edoardo del Galles, e divenne anche sede di un importante comando di corpo d'armata britannico. Oggi appartiene alla famiglia Malinverni. L'attigua Villa Piovene [foto] è invece abitata da discendenti dei conti che la fecero erigere nel XVI secolo. Bellissimo il grande parco all'inglese con i viali, le grotte e le piante secolari. E significative le parole di Guido Piovene: «Sono veramente convinto che le colline venete fronteggianti i monti di là di un tratto di pianura siano al centro di qualche straordinaria e fortuita combinazione naturale che non si riproduce altrove, quasi di un piccolo mistero di vicende atmosferiche. È forse un incontro di luci, quelle alpine e quelle marine, che vi si scontrano e raccolgono come le luci in un diamante...». L' Ufficio Informazioni di Pedemontana Turismo è a Thiene in Piazzetta Rossi, tel. 0445/804837.

 

nr. 08 anno XVI del 5 marzo 2011

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