NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Vicenza, tornano a vivere le Circoscrizioni, Pecori ne vuole quattro!

Con l'approvazione del bilancio si lavora al progetto per poter ridare in fretta vita al decentramento cittadino

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Vicenza, tornano a vivere le Circoscrizioni, Pecor

Con il nuovo bilancio comunale rinascono le Circoscrizioni a Vicenza. Pare ormai definito il progetto che porterà entro due settimane al rilancio del decentramento nei servizi principali attualmente in essere in Piazza Biade e a San Rocco: sociale, servizi anagrafici soprattutto, vale a dire una grossa fetta dei servizi a favore dei cittadini. «La prossima settimana con i miei tecnici definiremo il decentramento in città - spiega l'assessore Massimo Pecori [foto] - il progetto in origine ne prevedeva tre, io però spero di aggiungerne una e di portare il numero a quattro, tante quante sono le circoscrizioni elettorali». La questione di più difficile risoluzione riguarda però il personale, mentre negli aggiustamenti di bilancio dovrebbero uscire i quattrini per realizzare l'operazione. «Sì - ammette Pecori - come è noto non possiamo assumere, per cui dovremo arrangiarci col personale in essere. Chiaro che servono professionalità di un certo tipo visti i servizi che daremo alla cittadinanza. Vedremo come fare». Altra problematica riguarda gli spazi: «Non sappiamo ancora dove troveranno posto le tre o quattro circoscrizioni - puntualizza l'assessore - ma entro massimo due settimane il piano sarà pronto». Quello che ridarà vita al tanto amato decentramento cittadino. Gli uffici e l'assessore già in questi giorni si stanno adoperando per andare a definire le migliori strategie per poter realizzare in progetto nel migliore dei modi e in tempi ristretti. «L'impegno c'è tutto - spiega Pecori - e troveremo sicuramente una soluzione che darà risposte concrete e definite il prima possibile».

Con il nuovo bilancio rinascono le circoscrizioni a Vicenza. Pare ormai definito il progetto che porterà entro due settimane al rilancio del decentramento nei servizi principali attualmente in essere in Piazza Biade e a San Rocco: sociale, servizi anagrafici soprattutto, vale a dire una grossa fetta dei servizi a favore dei cittadini. Lei che ne pensa? Sono ancora utili o sono uno spreco di denaro pubblico?

Maurizio Franzina, capogruppo PdL, ex presidente della Circoscrizione 6: «Portare i servizi vicino ai cittadini è sempre una cosa positiva. Per cui ben venga l'impegno dell'Amministrazione per far sì che nelle sette sedi decentrate del comune si eroghino tutti i servizi. Resta monco l'aspetto riguardante la partecipazione di cittadini, perché è fallito il lavoro di impegno delle associazioni, voluto un anno fa da Variati. Ed è fallito perché deficitario nei presupposti. La partecipazione democratica poco ha a che fare con l'erogazione di contributi alle associazioni, ma invece si incarna in una visione veramente democratica del governo della città. In realtà non passa giorno in cui non emerga, con sempre maggior forza, la visione dirigistica di Variati. Anche nelle ultime assemblee i cittadini hanno riscontrato che la posizione del sindaco è: "Vi ascolto tutti, ma poi faccio come voglio io".

Di più, credo che i tempi che l'Amministrazione sta annunciando "due settimane" siano assolutamente velleitari e propagandistici. Fra due settimane tutto sarà fermo come è fermo oggi. Fra due settimane non vi sarà un servizio in più da nessuna parte. Fra due settimane l'unica cosa che vedremo sarà l'ennesima conferenza stampa con l'ennesimo "pistolotto" del sindaco sul decentramento. La verità è che Variati al decentramento non ha mai creduto, e che è vera la tesi del vicesindaco che ha apertamente dichiarato che a Vicenza la stagione del decentramento è archiviata».

Filippo Zanetti, consigliere comunale di Vicenza Capoluogo: «Uno degli obiettivi di Vicenza Capoluogo è sempre stato quello di avvicinare la politica ai cittadini e di aumentare le forme di partecipazione. Le nuove normative per risparmiare soldi pubblici hanno ridotto il numero dei membri dei consigli comunale e obbligano i comuni ad avere circoscrizioni con un numero di abitanti minimo di 30.000. Per Vicenza quindi non si potrebbero realizzare più di 3 circoscrizioni. Questo non consente di dividere in maniera sufficiente il territorio per creare un giusto livello di decentramento che risponda ad esigenza di territori omogenei. Dobbiamo anche dire che le circoscrizioni, così com'erano, erano una piccola copia dei consigli comunali, con tutte le dinamiche della politica "teatrino" e non sempre orientate alle reali esigenze del territorio, quindi rappresentavano un costo che è bene venga risparmiato. Diversa cosa invece sono i servizi amministrativi decentrati, che vanno possibilmente potenziati (anagrafe, servizi sociali, vigili di quartiere ecc.), utilizzando le vecchie sedi della circoscrizione distribuite nel territorio. Rimane invece l'emergenza di fornire ai cittadini un referente nel territorio che possa interfacciarsi con gli amministratori. A noi di Vicenza Capoluogo piace l'idea di costituire delle assemblee di quartiere (un po' com'erano una volta i consigli di quartiere) dove i cittadini possano ritrovarsi periodicamente (ogni 1 o 2 mesi) per esaminare i progetti sul territorio e proporre le loro istanze. Queste assemblee possono essere anche il luogo dove sperimentare forme di partecipazione diretta come il bilancio partecipativo. Queste assemblee saranno presiedute da un referente dell'amministrazione, che potrebbe essere un consigliere delegato di quartiere, come avviene nel comune di Udine, o una persona di fiducia nominata da Sindaco, o perché no, portavoce eletti all'interno delle stesse assemblee di quartiere.

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