NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Vicenza, tornano a vivere le Circoscrizioni, Pecori ne vuole quattro!

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Vicenza, tornano a vivere le Circoscrizioni, Pecor

[segue Zanetti] I fondi che il comune deve stanziare per il decentramento servono a finanziare le attività nei quartieri e le necessarie convenzioni con le associazioni per realizzare le attività di servizi (ludoteche, centri giovanili, centri anziani ecc...), ma non devono servire a finanziare l'attività politica cioè le assemblee e i loro portavoce, ai quali si chiede di partecipare a titolo di volontariato civico. La figura del consigliere delegato è quella che maggiormente si sta prendendo in considerazione in maggioranza, valutando bene se è la forma migliore per rispondere ai bisogni del territorio. Certo è che siamo in ritardo, e se c'è un campo su cui noi di questa amministrazione dobbiamo recuperare è proprio quello del decentramento e del contatto diretto con il territorio. Non possiamo delegare ai dirigenti che non conoscono la storia di un quartiere l'affidamento di convenzioni per organizzare servizi, e continue e provvisorie proroghe, perché fino adesso questo modo di lavorare ha generato qualche pasticcio proprio per la mancanza di conoscenza delle realtà territoriali. Di sicuro non ci saranno nuove "poltroncine" per aspiranti futuri politici professionisti, magari con forme di micro-clientelismo in cambio di qualche preferenza!».

Francesco Rucco, consigliere comunale PdL ex presidente della Circoscrizione 4: «Il PdL si è sempre battuto perché i servizi decentrati vengano mantenuti. Mi riferisco in particolare all'anagrafe ed ai servizi sociali, che vedono tra i principali fruitori persone anziane che avrebbero difficoltà a recarsi presso gli uffici centrali. Non si tratta di sicuro di uno spreco di denaro pubblico bensì di un deciso miglioramento dei servizi alla persona in quanto cittadino. Vedremo in questi giorni come l'Amministrazione Comunale affronterà il tema in sede di bilancio. Il Sindaco ha annunciato tagli a tutti gli assessorati con la promessa del mantenimento dei servizi essenziali. Dalla lettura delle poste di bilancio capiremo se questa Amministrazione ritiene essenziali i servizi decentrati in essere».

Meglio tre o quattro circoscrizioni? Dove le vedrebbe collocate e che tipo di servizi dovrebbero dare ai cittadini?

Franzina: «Il tema della organizzazione decentrata va affrontato nell'ambito della riforma statutaria, che stiamo conducendo noi, attraverso la presidenza della commissione speciale sul decentramento presieduta da Gerardo Meridio. È in tale sede che deve trovare risposta la questione sulla divisione territoriale, che a mio avviso deve essere la più ampia possibile. Sui servizi non nascondiamoci che non siamo più negli anni '80. Oggi tutti hanno un collegamento telematico ad internet e tutti i servizi "cartacei" possono essere erogati direttamente a casa del cittadino».

Rucco: «Le circoscrizioni, e questo anche perché ho vissuto un periodo importante della mia vita politica in esse, sono state un'esperienza pluridecennale importantissima per la nostra città. Gli eletti di queste istituzioni hanno svolto un servizio di volontariato politico e sociale decisivo per lo sviluppo dei nostri quartieri. La circoscrizione è stata per molto tempo la prima istituzione cui il cittadino rivolgeva le proprie istanze, richieste e, in alcuni casi, proteste. Un vero e proprio strumento di partecipazione democratica. Il legislatore ha deciso nel 2008 di annullare questa istituzione per le città con un numero di abitanti inferiore ai 250.000. Non so francamente quale fosse la ratio, ma di certo le circoscrizioni non potevano essere viste come uno spreco di denaro pubblico. Infatti i cittadini trovavano in questa istituzione cittadina il luogo dove confrontarsi con gli amministratori sulle problematiche viarie, sociali, urbanistiche e culturali. Oggi purtroppo non è più così. È tutto concentrato nelle mani di poche persone (Sindaco e Assessore al Decentramento) che a fatica riescono a dare risposte alle istanze dei cittadini. Anche la gestione dei contributi per le attività sociali e culturali sul territorio vengono decise e gestite da poche persone. Sarebbe stato meglio pensare ad una riduzione dei consigli di circoscrizione da 7 a 4. Una circoscrizione per il centro storico e le altre tre periferiche. I servizi da gestire potrebbero essere quelli attuali (sociali e anagrafici) oltre a piccole manutenzioni ordinarie e organizzazione di eventi culturali e di intrattenimento per gli abitanti dei quartieri».

 

nr. 08 anno XVI del 5 marzo 2011

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